Un sopralluogo nel ravennate, ai cantieri gestiti dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e Protezione civile, in particolare per gli interventi in corso nei Comuni di Brisighella e di Cervia. E’ stato effettuato questa mattina dalla presidente della Regione facente funzioni con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, accompagnata dal presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale e dai sindaci dei comuni di Cervia, Mattia Missiroli, e Brisighella, Massimiliano Pederzoli. Presente anche il Prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa.
“Un complesso e articolato programma di interventi per accrescere la sicurezza al territorio colpito dall’alluvione dello scorso anno- ha sottolineato Priolo-. Dopo i lavori di somma urgenza realizzati nel minor tempo possibile, ora stiamo completando gli interventi per migliorare la capacità idraulica, ricostruire e potenziare gli argini, ridurre il rischio idrogeologico”.
Nel ravennate si sta lavorando per adeguare la capacità idraulica del fiume Savio e gli argini a valle degli abitati di Castiglione di Ravenna e Cervia, fino alle località Bottega della Guarniera e Villa Ragazzena, a partire dalla zona che è stata oggetto di intervento di somma urgenza a seguito della tracimazione avvenuta durante l’alluvione del maggio 2023.
L’intervento, realizzato nel corso del 2023, finanziato con un importo complessivo di oltre 1,2 milioni di euro, ha riguardato la ricostruzione della golena destra con realizzazione di difesa in massi, la ricostruzione dell’argine e la sua compattazione nonché la rimozione delle alberature in alveo, con contestuale riprofilatura delle scarpate.
Il cantiere attuale, con un finanziamento di 1,9 milioni di euro, servirà a adeguare le arginature su aree espropriate del fiume Savio, a valle degli interventi eseguiti in precedenza.
Il progetto prevede l’adeguamento della sezione di deflusso negli abitati di Castiglione di Ravenna e di Cervia, per un tratto di circa 2 chilometri, con un sostanziale allargamento delle arginature del fiume Savio, sia a sinistra per un tratto di circa 500 metri (Comune di Ravenna) che a destra per un tratto di circa 1 chilometro (Comune di Cervia). Con i lavori si aumenterà significativamente la sezione d’alveo e quindi la capacità del fiume Savio di smaltire il quantitativo di acque. I lavori sono cominciati il 3 luglio, e si prevede che si concluderanno entro la fine dell’anno.
Sui fiumi Savio e Bevano è inoltre in corso di esecuzione – e in programma anche per il prossimo anno – lo sfalcio delle arginature, lavori finanziati con circa 1 milione di euro per il 2024 e il 2025. Da poco sono state ultimate le attività di taglio della vegetazione infestante a rischio crollo e la rimozione di materiale flottante nel tratto fluviale dal ponte di Matellica-Cannuzzo alla SS16 Adriatica/Ponte ferroviario Ravenna-Rimini.
Inoltre, è stato completato il ripristino di una frana golenale-arginale sulla sponda destra in località Borgo Pasini/Cannuzzo, con la realizzazione di una difesa di sponda in massi.
Per un importo di 1 milione di euro si sta provvedendo anche al miglioramento dell’assetto idraulico dei tratti arginati di seconda categoria dei corsi d’acqua dei fiumi Lamone, Savio e Bevano. L’intervento si è reso necessario a seguito di cedimenti verificatisi nel corso degli anni, anche in conseguenza a eventi di piena, non ultimi quelli del maggio 2023. La fine dei lavori è prevista per il prossimo 31 ottobre.
Con un importo complessivo di 220 mila euro si sta provvedendo alla manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua nei bacini idrografici Montone, Ronco, Fiumi Uniti, Savio e Bevano.
Sul fiume Savio, inoltre, si è da poco concluso un intervento per ripristinare una frana golenale nel tratto fluviale fra i ponti Nuove SS16 e la vecchia statale 16 Adriatica, con la posa di massi.
Il sopralluogo è poi proseguito a Fognano, nel comune di Brisighella (Ra), dove un cantiere da 300 mila euro sta consolidando i versanti sul fiume Lamone, per ridurre il rischio idrogeologico.
Le opere, finanziate dal PNRR e progettate dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, si concluderanno in autunno.
Attualmente è in corso la riprofilatura del ciglio della scarpata, erosa dall’alluvione dello scorso anno, oltre al taglio della vegetazione morta e pericolante. Allo stesso tempo si sta provvedendo alla messa in opera delle reti protettive e di una geo-griglia di contenimento aderente al terreno. La struttura è tenuta ferma da un intreccio di funi in acciaio bloccate in superficie con una chiodatura diffusa. Questi interventi si aggiungono a quanto già realizzato a Fognano alla confluenza del Rio Bagno con il Lamone.