ANPI-SASSUOLO invita la cittadinanza alla sesta edizione della ‘Pastasciutta antifascista’ che si terrà sabato 31 agosto 2024 in una nuova sede poiché è intenzione ruotare ogni anno nei quartieri e nei circoli che potranno e vorranno accogliere il famoso evento commemorativo della caduta del fascismo il 25 luglio 1943, in modo da coinvolgere l’intera città negli ideali antifascisti.
La Pastasciutta gode del patrocinio del Comune di Sassuolo e della collaborazione di CGIL-SPI Sassuolo, ARCI Modena, e quest’anno di ANPPIA e del circolo ospitante Circolo ARCICACCIA IL PARCO sito nei pressi del Parco ducale in via Padova 7a. In caso di maltempo la manifestazione si terrà il sabato successivo 7 settembre 2024.
L’evento è a prenotazione ai seguenti numeri: 345 53 13 351 – 3930332888 – 377 23 68 187.
La manifestazione inizierà alle ore 18.30 sul tema ” Il Coraggio: dall’omicidio di Giacomo Matteotti alle tante storie di chi andò in direzione ostinata e contraria” con Giovanni Taurasi (ANPPIA Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) autore del volume: “Le nostre prigioni: storie di dissidenti nelle carceri fasciste”.
Dalle ore 20 sarà offerta una pastasciutta gratuita cui seguiranno a richiesta gnocco fritto, salumi e formaggi, bevande.
Accompagnamento musicale di Giovanni Colangelo.
Sarà possibile per chi lo desideri firmare il Referendum per bloccare la legge sull’autonomia regionale differenziata.
Nell’occasione saranno ricordati i partigiani sassolesi Oliviero Cassani nato a Sassuolo il 19 aprile 1911 partigiano Capo Squadra Divisione Modena Montagna, Brigata Bigi; Andrea Roversi nato a Sassuolo il 13 febbraio 1924 partigiano Divisione Modena Montagna, Brigata Bigi, caduti a Monte Cenere di Lama Mocogno il 13 agosto 1944 nelle operazioni di guerra che accompagnarono l’attacco nazista e fascista alla libera Repubblica partigiana di Montefiorino di cui ricorre l’ottantesimo, e l’onorevole Giacomo Matteotti del quale ricorre il centenario della morte.
Un ringraziamento va all’attenzione gli organizzatori: il Comitato comunale di A.N.P.I.-Sassuolo, CGIL-SPI Sassuolo, ARCI-Modena, A.N.P.P.I.A., Circolo ARCICACCIA “Il Parco” APS.
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Come noto l’origine della Pastasciutta antifascista è nella famiglia dei Cervi a Campegine.
Il 25 luglio del 1943, a seguito della riunione del Gran Consiglio del Fascismo, Mussolini viene destituito e arrestato. Dopo 21 anni terminava il governo del Partito Fascista. Il Re designò il Maresciallo dell’esercito Pietro Badoglio come nuovo capo del governo.
Nonostante la caduta del Fascismo, la guerra continuava a fianco dei tedeschi: nei giorni successivi l’arresto vi furono numerose sollevazioni popolari; il 28 luglio, a Reggio Emilia, i soldati spararono contro gli operai delle Officine Reggiane facendo 9 morti.
I Cervi non vennero immediatamente a conoscenza della notizia della caduta di Mussolini perché impegnati nei campi, ma fu sulla via del ritorno a casa che incontrarono numerose persone in festa.
Sebbene sapessero che la guerra non era davvero terminata, decisero di festeggiare comunque l’evento, un momento di pace dopo 21 anni di dittatura fascista. Si procurarono la farina, presero a credito burro e formaggio dal caseificio e prepararono chili e chili di pasta.
Una volta che questa fu pronta, caricarono il carro e la portarono in piazza a Campegine pronti a distribuirla alla gente del paese. Fu una festa in piena regola, un giorno di gioia in mezzo alle preoccupazioni per la guerra ancora in corso: anche un ragazzo con indosso una camicia nera (forse era l’ultima rimasta?) fu invitato da Aldo a unirsi e a mangiare il suo piatto di pasta.