È ormai emergenza conclamata quella che riguarda la copertura dei posti vacanti dei medici di base: nella provincia di Modena, su 45 posti vacanti, ne sono stati coperti solamente due; il dato è il peggiore della regione e riguarda zone già svantaggiate come l’appennino, ma anche centri importanti come Mirandola.
“La Regione – così in una nota il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Luca Cuoghi – al di là delle narrazioni che la vorrebbero un’eccellenza nella sanità, non è in grado di risolvere il problema. Fratelli d’Italia ha chiesto l’apertura di un tavolo di confronto con l’Ordine dei Medici e le Associazioni di categoria per mettere in campo ogni utile proposta; il Governo, dopo aver stanziato per l’anno in corso 2,4 miliardi di euro proprio sui rinnovi contrattuali del personale, ha approvato il mese scorso altre misure per aumentare la disponibilità di personale sanitario; la Regione cosa fa?”
Meno medici di base significa meno assistenza, perché i medici in servizio devono dividersi per un numero maggiore di pazienti, che in alcuni casi supera le 2000 unità. Mentre la fuga verso le cliniche private comporta un indebolimento di tutto il sistema sanitario pubblico e universalistico.
“Serve una strategia – prosegue Cuoghi – che veda per il personale, oltre ad un’equa retribuzione, tutele sia legali che in termini di sicurezza e serve trasparenza sui percorsi di carriera; occorre una rimodulazione degli orari ed il completo superamento dei “gettonisti”; per i medici di base nelle zone più svantaggiate, in particolare, serve mettere a disposizione ambulatori e servizi adeguati allo svolgimento della professione. Queste ed altre soluzioni potrebbero emergere dal tavolo di confronto che abbiamo suggerito se la Regione non facesse un uso politico della sanità, alimentando i problemi per poter così incolpare il Governo centrale, che invece ha già fatto la sua parte.”