Una maxi truffa da circa 100.000 euro ai danni di varie aziende delle province di Siena, Firenze, Cremona, Parma, Modena e Reggio Emilia, è stata scoperta dai carabinieri di Albinea.
Dopo aver rilevato un’azienda termoidraulica di Albinea, in provincia di Reggio Emilia, e averla intestata a due ragazze romene residenti in Campania, sono stati effettuati acquisti di materiale pagato con assegni falsi o con bonifici bancari fantasma.
Nella rete dei truffatori è finita un’azienda di Grumello Cremonese, che ha venduto cinque gruppi elettrogeni per un valore di oltre 5.000 euro, un’azienda di Monteriggioni (Siena) dove sono stati acquistati impianti per pannelli solari per un valore di circa 5.000 euro, un’azienda di Modena dove sono state acquistate pompe per acqua e autoclavi per circa 4.000 euro, un’azienda di Firenze da dove si sono riforniti di materiale idrotermosanitario per oltre 30.000 euro, un’azienda di Rolo (Reggio Emilia) che ha venduto condizionatori d’aria e accessori per oltre 30.000 euro.
Al termine delle indagini, durate alcuni mesi, sono state denunciate tre persone. Si tratta delle due ragazze romene intestatarie dell’azienda, L.L. 40enne e L.G. 33enne, entrambe residenti nella provincia di Napoli, e un 39enne di Marigliano (Napoli).
Non è ancora stato identificato il complice del napoletano, l’uomo che viene considerato dai carabinieri la mente della truffa.
Il tutto è partito con la denuncia di un rivenditore di condizionatori d’aria di Parma che aveva ceduto all’azienda di Albinea condizionatori d’aria per oltre 16.000 euro pagati con assegni falsi. Nel periodo settembre – dicembre 2007 il gruppo ha fatto acquisti per circa 100.000 euro promettendo bonifici bancari mai eseguiti o rifilando assegni falsi.
I carabinieri hanno recuperato parte della refurtiva e in particolare alcuni condizionatori e tre gruppi elettrogeni.