Nel pomeriggio di sabato 20 aprile, personale della Squadra Volanti di Reggio Emilia è intervenuto nelle adiacenze della stazione “storica” reggiana, in ausilio a personale della Polizia Ferroviaria che segnalava un’avvenuta aggressione.
Giunti sul posto, gli operatori notavano la presenza di un giovane soggetto di origine tunisina, che riferiva di essere stato aggredito nei pressi del binario 1-est da parte di un numeroso gruppo di soggetti che, grazie all’immediato intervento di personale della Polizia Ferroviaria, si era dato alla fuga al di fuori della stazione.
La vittima dell’aggressione riferiva che vi era stata una vera e propria “spedizione punitiva” nei suoi confronti in quanto, nella stessa mattina, aveva avuto un acceso diverbio con il fratello di uno degli aggressori e riconduceva a questa motivazione l’avvenuto pestaggio.
Riferiva inoltre che l’aggressione era avvenuta sui binari della stazione, in quanto gli aggressori erano a conoscenza che la vittima ogni giorno utilizzava il treno per far rientro a casa.
Dopo aver ricevuto alcune descrizioni da parte della vittima, che veniva accompagnata in ospedale per essere sottoposto a visita medica, gli agenti si mettevano alla ricerca dei presunti responsabili. Dopo qualche minuto, i possibili autori venivano rintracciati all’interno di una sala slot di via Emilia Ospizio.
Si trattava di dieci soggetti, di cui nove italiani e un marocchino, di età compresa tra i 18 e i 24 anni, tutti residenti tra la provincia modenese e la provincia reggiana, corrispondenti perfettamente alle descrizioni fornite dal giovane aggredito.
Inoltre, dalla visione delle immagini di videosorveglianza è stato possibile notare che alcuni componenti del gruppo erano armati di bastoni. Un ragazzo, in particolare, è stato trovato in possesso di uno sfollagente immediatamente posto sotto sequestro.
Dopo essere stati accompagnati tutti e dieci presso i locali della Questura, al fine di essere sottoposti alle consuete attività di identificazione, i soggetti sono tutti stati deferiti in stato di libertà per l’ipotesi di reato di lesioni aggravate in concorso.