Stefano Pieralli è scomparso l’anno scorso a soli 57 anni, di cui oltre 40 dedicati all’attivismo LGBT e sieropositivo. È stato uno dei sette fondatori di Plus, di cui è stato vicepresidente e membro del Direttivo pressoché sempre, fin dall’inizio. È stato lo zoccolo duro di Plus e ha contribuito a costruirne l’impostazione politica, ed è stato una figura cruciale non solo nella storia di Plus ma nella lotta alla HIV e alla sierofobia in Italia.
Intitolargli la sede nazionale di Plus non è che un riconoscimento minimo per una persona che ha dedicato la sua vita all’attivismo, contribuendo a creare condizioni di vita migliori per centinaia di persone LGBT che vivono con HIV e sierocoinvolte.
“Stefano – ricorda il presidente di Plus Sandro Mattioli – ha dato a Plus un’impostazione politica tesa all’equidistanza dai partiti, preferendo il colloquio istituzionale al rischio di lasciare che questo o quel partito mettesse il cappello sul nostro lavoro. Ci ha insegnato ad avere una serie di attenzioni verso il mondo della politica, da un lato vitale per il sostegno al nostro lavoro e dall’altro spesso poco interessato alla prevenzione. Ci ha insegnato a guardare oltre le parole anche nel mondo delle associazioni, ed è stato proprio grazie a queste osservazioni che abbiamo deciso di fondare Plus in risposta alle carenze dell’associazionismo LGBT nella lotta all’HIV e nell’investimento di fondi nella salute queer”.
Ad un anno dalla sua morte, nella giornata di oggi 16 aprile Plus Aps ha deciso quindi di ricordare Stefano Pieralli attraverso l’intitolazione della sede in Via San Carlo 42/C, un luogo che lui stesso ha contribuito a costruire e che negli anni ha accolto migliaia di persone. Dopo lo svelamento della targa avvenuto in mattinata, questo pomeriggio alle 17.45 si terrà una commemorazione laica presso la stessa sede, aperta agli iscritti e alle iscritte a Plus, alle Istituzioni ed Enti, alle Associazioni di Pazienti e di lotta contro HIV, alle persone sierocoinvolte e a chiunque sia interessato/a.