Dopo il grande successo dell’evento del 13 gennaio scorso, l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena invita per la seconda volta la cittadinanza e le associazioni di volontariato all’incontro “L’Umanizzazione come elemento di cura: il volto umano degli Ospedali” organizzato per sabato 13 aprile 2024 presso l’Aula Magna del centro Didattico del Policlinico di Modena dalle ore 9,30 alle 12,00. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale You tube dell’AOU di Modena https://www.youtube.com/AOUModena
All’evento – che è ad accesso libero – verranno presentati i nuovi progetti di umanizzazione delle cure dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria che hanno lo scopo di rendere i percorsi assistenziali orientati quanto più possibile alla persona, ai suoi familiari e ai suoi cari, grazie al determinante contributo anche del volontariato. Verrà anche presentato un resoconto dei progetti già avviati, presentati in gennaio. All’evento parteciperanno anche due ospiti di grande importanza: il Direttore Generale dell’AOU Senese, prof. Antonio Barretta e il Direttore Scientifico del Festival Filosofia, Dott. Daniele Francesconi.
All’ingresso del Centro Didattico, nella giornata dell’evento sarà allestita un’esposizione dal titolo “L’umanizzazione è un gesto familiare”. L’esposizione è un percorso ideale di avvicinamento all’evento, dove oggetti di uso quotidiano diventano strumenti di umanizzazione e di recupero di una dimensione quotidiana nella malattia. L’esposizione è resa possibile dalla sensibilità di UPM MODENA SPA che ha offerto gli strumenti necessari per l’allestimento.
L’umanizzazione è l’impegno a rendere i luoghi di assistenza e i percorsi diagnostico-terapeutici orientati quanto più possibile alla persona, considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica. Questo approccio è un elemento essenziale per garantire la qualità dell’assistenza e l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena è molto attenta ad applicare questo approccio in diversi ambiti.
“Sono molto contento di presentare questo secondo incontro sull’umanizzazione delle cure– ha commentato Claudio Vagnini, Direttore Generale dell’AOU di Modena – che certifica il consolidamento di un percorso iniziato nei mesi scorsi. Per questo motivo l’incontro prevede non solo la presentazione di nuovi progetti, ma anche il rendiconto di quelli già presentati a dimostrazione che il nostro impegno è concreto e poggia su solide basi organizzative. La presenza del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Senese è legata a un’importante collaborazione con questa realtà toscana proprio sul tema dell’umanizzazione. L’intervento del Direttore Scientifico del Festival della Filosofia ci consente di costruire una rete con la città su un tema che riteniamo decisivo rispetto all’unicità della persona malata in particolare il rispetto della dignità umana. Siamo convinti che questo approccio di condivisione possa aprire a importanti sviluppi di lungo periodo per il bene dei nostri pazienti, e di tutta la comunità”.
“Mettere la persona, e non la malattia, al centro del percorso di cura – spiega il sindaco di Modena e presidente del Ctss Gian Carlo Muzzarelli – non è solo uno slogan, deve essere un impegno ben preciso per la sanità pubblica con l’obiettivo di garantire la salute e il benessere dei cittadini nel modo più ampio ed efficace possibile. Sono tante le esperienze in corso con queste caratteristiche, che coinvolgono i pazienti, i familiari e il mondo del volontariato e che sono caratterizzate da un impegno forte e convinto di tutto il personale sanitario”.
Il programma dell’evento.
Nel corso dell’incontro saranno presentati:
- Endogym – Endometriosi
Il progetto si rivolge alle pazienti affette da endometriosi con dolore miofasciale e dispareunia afferenti all’ambulatorio di Endometriosi e Dolore Pelvico Cronico dell’AOU di Modena e si propone di valutare i diversi benefici dati dalla pratica dello Yoga sul dolore miofasciale e dispareunia nel contesto della riabilitazione del pavimento pelvico. Tutto questo è reso possibile grazie alla collaborazione sinergica tra la Ginecologia e Ostetricia del Policlinico di Modena e la Medicina Riabilitativa, e il sostanziale contributo dei volontari dell’associazione APE Onlus
- La Tana della Lettura
Pagina dopo pagina: un viaggio nel benessere tra lettura e assistenza è questo il filo conduttore del progetto. La lettura va oltre il semplice gesto di sfogliare le pagine; è un viaggio che arricchisce la mente e nutre l’anima. Attraverso la lettura siamo, infatti, in grado di esplorare nuove prospettive, acquisire conoscenze e una comprensione diversa delle cose e della vita. È un’esperienza che stimola la creatività, potenzia le capacità critiche e offre un rifugio nei momenti di solitudine. È, inoltre, un ponte tra presente e passato, tra culture e generazioni che trovano nella lettura un momento di incontro e condivisione. La biblioteca aziendale diventa, quindi, un luogo dove trovarsi nuovamente, un luogo di promozione della salute, il luogo della cura con le parole; parole che sostengono sia le persone assistite che i professionisti della salute.
- Gestione delle coppie con lutto perinatale: PeriLoss
Il sostegno al lutto, in ambito ospedaliero, ha un impatto importante sulla capacità della donna e della coppia di fronteggiare la situazione, adattarsi alla perdita e continuare la propria vita, ed è un elemento fondamentale per contenere gli effetti psicosociali negativi riportati in letteratura. Lo scopo del percorso assistenziale di cura con queste pazienti è quello di offrire alle famiglie in lutto la migliore assistenza possibile, professionale ed empatica, attraverso tre parole chiave: diagnosi, prognosi e sostegno.
- Dalla Sala alla Cucina…Impastiamo insieme
Incontri laboratoriali rivolti alle donne che hanno subito un trattamento chirurgico per neoplasia mammaria. Gli operatori sanitari insieme alle pazienti, come nella buona tradizione Emiliana, impastano la pasta per produrre tortellini e in questo modo svolgono gli esercizi fisici corretti per la precoce mobilizzazione del braccio, necessari alla prevenzione delle complicanze. Determinante risulta la collaborazione con Il Cesto di Ciliege o.d.v. che da anni svolge un importante ruolo di affiancamento e supporto alle donne operate al seno e il Tortellante che si contraddistingue come laboratorio terapeutico e palestra di autonomia, luogo di riposo, centro di socializzazione, con anni di sperimentazione.
- Umanizzazione delle cure in Terapia Intensiva.
L’alleanza e la cooperazione con i volontari per l’accoglienza e il supporto dei parenti dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva. I familiari dei degenti in Terapia Intensiva che ne abbiano i requisiti e necessità contingenti possono usufruire di alcuni servizi messi a disposizione presso la Casa di Fausta, in attesa che sia disponibile la Seconda Casa di Fausta, la nuova struttura di ospitalità gestita da Aseop Odv, che fin dal momento della fondazione ha orientato l’attività sul principio cardine dell’accoglienza.
- Taglio cesareo dolce
Umanizzare il parto significa dare ad ogni donna la possibilità di vivere l’esperienza della nascita del suo bambino secondo i suoi valori, la cultura in cui è cresciuta, i suoi desideri e le sue aspettative. Sappiamo che il parto cesareo è associato a stress fisico e psicologico per molte donne e per questo nell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia di Modena è nata la necessità di introdurre, quando le condizioni di programmabilità lo consentono, il taglio cesareo dolce. Questo approccio permette da un lato di favorire il contatto pelle a pelle, il bambino viene, infatti, adagiato sul petto della mamma con conseguenze positive sui parametri biologici e psicologici della diade madre-neonato, dall’altro lato tale approccio consentirà a breve l’ingresso del partner in sala operatoria diventando così un parto cesareo familiare.
- Facilitiamo l’accoglienza
Progetto di umanizzazione dell’accoglienza nella sala d’attesa dell’endoscopia digestiva dell’Ospedale Civile di Baggiovara: sono stati realizzati dei video esplicativi dell’attività che si svolge all’interno degli ambulatori e a breve i volontari dell’“Associazione per la Lotta alle Malattie dell’Apparato Digerente – ODV” forniranno informazioni ai pazienti e ai loro caregivers e assisteranno alla pratica di self-accettazione.