Reggionarra prende a prestito i versi di Ilaria Rigoli, poetessa e scrittrice, che titola la sua raccolta A rifare il mondo (Bompiani Editore).
Un compito non da poco, quello che si pone questa 18esima edizione, che riempirà piazze, strade, parchi, biblioteche, cortili, musei e teatri con narratori professionisti e compagnie teatrali, insieme a genitori, ragazzi raccontastorie, scrittori, danzatori, illustratori, studenti, adulti, bambine e bambini. Spettacoli teatrali, fiabe, racconti, letture e laboratori sono i mattoni che serviranno per cominciare A rifare il mondo, a partire dalla scelta delle parole. E mai come ora sembra essercene bisogno.
HANNO DETTO – Reggionarra 2024 è stato presentato stamani in una conferenza stampa ha coi hanno partecipato il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessora a Cultura, Turismo e Pari opportunità Annalisa Rabitti, Davide Zanichelli direttore della Fondazione Palazzo Magnani e Maddalena Tedeschi pedagogista dell’Istituzione scuole e nidi dell’infanzia del Comune di Reggio Emilia, Monica Morini, curatrice del festival.
Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, ha detto: “E’ ambizioso e del tutto pertinente il tema ispiratore di Reggionarra 2024: A rifare il mondo, con un chiaro riferimento all’ambiente, alla pace e al dialogo. Reggionarra conferma anche quest’anno, in cui diventa ‘maggiorenne’ essendo la diciottesima edizione, da una parte il proprio consolidamento nel tessuto educativo e socioculturale della città e dall’altra la propria capacità di rigenerarsi, riprogettarsi a ogni occasione e di evocare un immaginario che chiama in causa il nostro futuro, facendo la propria parte nel caratterizzare la nostra città. E’ un festival che si alimenta della ‘chimica’ della città e nello stesso tempo la alimenta, associando la narrazione alla cultura dell’infanzia, i bambini e le famiglie al protagonismo della città. Reggionarra cresce, coinvolge anche altri comuni reggiani e viene adottato da altri Paesi, dato che il Sudafrica promuoverà Africanarra. Una crescita che ci auguriamo destinata a proseguire negli anni che verranno”.
Annalisa Rabitti, assessora a Cultura e Pari opportunità, ha illustrato i significati ispiratori, le relazioni e i contenuti poliedrici della manifestazione: “In questi tempi difficili, dove servono parole brave e parole forti, ma anche la rabbia e i silenzi, per raddrizzare il pianeta, capovolgerlo, volerlo fortissimamente migliore, Reggionarra propone il tema ‘A rifare il mondo’, dalla bella poesia di Ilaria Rigoli. Narratori e autori, illustratori e registi, attori e artisti sono chiamati ad affrontare, quindi, l’ampio tema della pace e della sostenibilità ambientale, di un mondo nuovo e migliore.
Reggionarra diventa maggiorenne, è la 18° edizione, e presenta una policromia di appuntamenti, confermando la forte collaborazione di tutti i nove enti promotori. Siamo partiti con “La notte dei racconti” a febbraio, che si è svolta in quasi 200 città e quattro continenti, un grande abbraccio di storie per rifare il mondo. Anche Reggionarra si amplia e quest’anno dà il benvenuto a 5 comuni che hanno accolto l’invito con un ‘finalmente! Sono Albinea, Quattro Castella, Rubiera, San Polo d’Enza e Castelnovo Sotto (che anche quest’anno ci stupirà con un capolavoro di cartapesta e meraviglia come il drago blu dell’anno passato). E che emozione quando ci hanno scritto dal Sudafrica, dove stanno organizzando un festival nelle stesse date, dal titolo ‘Africanarra’.
Come sempre sarà un Reggionarra senza barriere con tanti appuntamenti; cito solo Missione Roosevelt dove si potrà fare un percorso seduti in carrozzina, per misurarsi con l’immedesimazione e l’empatia. Non ultimo, siamo stati selezionati tra i 30 festival italiani che verranno raccontati e promossi al Salone del Libro di Torino. Reggionarra è un appuntamento con migliaia di presenze, atteso e amato da bambini e genitori, che coinvolge la città e le scuole, le piazze e i parchi, le librerie e gli esercizi commerciali e ci farà vivere una settimana di fantasia e sogni possibili”.
Davide Zanichelli direttore della Fondazione Palazzo Magnani ha sottolineato fra l’altro le relazioni tematiche fra Reggionarra e Fotografia Europea, il cui tema è quest’anno ‘La Natura ama nascondersi’, la condivisione di beni culturali quali oggetti di ispirazione, è il caso degli antichi Erbari custoditi nei Musei Civici di Reggio Emilia, e la coincidenza di sedi, fra le quali villa Zironi, capolavoro dell’eclettismo-liberty, che torna a ospitare di iniziative di entrambi i festival.
Maddalena Tedeschi pedagogista dell’Istituzione scuole e nidi dell’infanzia del Comune di Reggio Emilia: “L’anima di Reggionarra è nelle Scuole d’infanzia ed è bello e significativo osservare come quest’anima abbia costruito una narrazione di comunità. Credo che sia questo in sintesi il percorso generativo della manifestazione, che porta sempre con sé un senso di attesa. L’attesa è una dimensione educativa. Una dimensione molto importante, che viene trasmessa e in definitiva fatta propria dalla città”.
Monica Morini, direttrice artistica di Reggionarra, invita a modificare il proprio punto di vista e a trovare nuovi pensieri: “La cultura dell’infanzia è un’esperienza trasformativa e generativa. Muoversi all’interno di una città in parata guidati dalle voci delle bambine e dei bambini, seguendo le note della banda, vuol dire aprirsi poeticamente a ciò che è possibile. Abbiamo bisogno di pensieri nuovi, per trovare soluzioni che non appaiono in questo sistema che ha infragilito il pianeta e ha moltiplicato i conflitti. Occorre cambiare punto di vista. La cultura è un modo per immaginare un sistema diverso, dove vivere, dove le comunità si incontrano, ascoltano storie, musica, sperimentano visioni impreviste, trovano parole nuove, generano comportamenti nuovi. Reggionarra è un tempo dove i processi emergono nello spazio cittadino, nelle piazze, nei cortili, nei parchi, nelle strade, processi che si sono fatti largo durante l’anno nei laboratori, nelle biblioteche, nelle scuole. E’ una tessitura profonda intergenerazionale, che abbatte le barriere e riconosce un Noi pensante in festa pronto a rivoluzionare ciò che ci impedisce di restare umani e custodire una casa, chiamata pianeta”.
AVVICINAMENTI: Castelnovo Sotto apre la settimana di Reggionarra il 20 maggio con Storia di un colibrì di Davide Villani, proprio quel colibrì che reincontreremo nella parata inaugurale del Comune capoluogo. All’allegra ciurma di Reggionarra si sono uniti anche i Comuni di Albinea (21 maggio Equilibri Notti di buio e di luna), Rubiera (21 maggio Bum Bum Ciak Imagine – Un libro che suona), Quattro Castella (22 maggio Teatro delle Brame In poche parole) e San Polo d’Enza (23 maggio Teatro dell’Orsa Rodari in valigia).
La Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi organizza un evento di avvicinamento, così come le biblioteche decentrate di Santa Croce, San Pellegrino e Ospizio accolgono le narrazioni e i laboratori rispettivamente di Clara Lasagni, Loretta Serofilli e Annamaria Gozzi, alla Rosta si terranno le Letture in ambulanza della Croce Rossa che faranno da apripista.
GRANDE PARATA Reggio Emilia, che da sempre ha fatto dell’educazione dell’infanzia la propria competenza distintiva, si fa arca per accogliere tutti a bordo e salpare venerdì 24 maggio alle 17.00 con la parata da piazza Fontanesi, guidata da una strana coppia composta dal Grande Drago Gentile della scorsa edizione, accompagnato, stavolta, dal suo amico, un piccolo Colibrì giallo, altra figura chiave di questa edizione, che nella fiaba a lui dedicata diventa simbolo del nostro impegno a costruire un mondo migliore. Usciti entrambi dalla fucina degli artisti del Carnevale Al Castlein di Castelnovo Sotto, il drago e il colibrì guideranno questo atto collettivo (ideazione e regia a cura della Casa delle Storie), con la musica della Banda Tricolore, al quale ci si potrà unire, meglio se vestiti di giallo.
NICOLE ET MARTIN Nel 2018 avevano già incantato gli spettatori, ora gli artisti svizzeri Nicole & Martin si installeranno con la loro magica tenda da circo e l’allegra carovana d’altri tempi proprio nel cuore della città: in piazza Martiri del 7 Luglio. Un po’ poeti e un po’ molto acrobati, questi artisti invitano grandi e piccoli per quattro spettacoli del loro repertorio: Wassilissa, La fanciulla senza mani, Hansel e Gretel, Il pescatore e sua moglie.
SPETTACOLI ITINERANTI In Missione Roosevelt di Tony Clifton Circus, noi spettatori abbiamo una missione audace: compiere azioni quotidiane a bordo di una sedia a rotelle. Ciò che richiedere pochi minuti, andare da qua a là, in carrozzina potrebbe diventare un’avventura, tra barriere architettoniche, scalini, auto e monopattini mal parcheggiati. Atmosfera allegra e clownesca, che ci proietta in una diversa prospettiva: quella che affronta quotidianamente chi ha una disabilità motoria. Il progetto è sostenuto da FCR nell’ambito delle attività previste da Reggio Emilia Città senza barriere.
In WOOW , la coppia clown di Cie BruBoc, a bordo di un bizzarro veicolo in rame e metallo, con ruote, motore e impianto audio, ci porterà a zonzo catturando anche quei pochi che non sanno che c’è Reggionarra in città.
In ottica green, non più Rodaribus ma… gambe in spalla con Rodaribike, in collaborazione con Tuttinbici. Qui si prosegue la tradizione dei genitori-narratori de Il Cerchio delle Parole – laboratori sull’arte della narrazione tenuti dal Laboratorio Rodari e da Monica Morini del Teatro dell’Orsa: si pedala toccando i punti più poetici della città, al suono immortale delle Favole al telefono rodariane, contaminate dalle parole dei bambini di oggi; arrivo ai Chiostri di San Domenico dove i ragazzi del Conservatorio di Musica di Reggio Emilia e Castelnovo né Monti Peri-Merulo metteranno in scena un Rodari in musica da non perdere.
Errante, nel ritrovato Parco del Legno – dove troveremo anche le iniziative di Legambiente – il Teatro dell’Orsa conduce grandi e bambini sul sentiero che ci porterà al Drago dalle sette teste. Niente paura, la natura amica e gli aiuti magici ci condurranno in salvo.
BANQUO E BANQUET (PER I GRANDI). Nel Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro, Teatro Invito propone Macbeth Banquet messinscena originale e non convenzionale dell’opera più cupa e sanguinosa di Shakespeare. La storia di Macbeth e della sua Lady è qui raccontata da un cuoco stralunato, Luca Radaelli, che sta imbastendo il banchetto nel quale comparirà il fantasma di Banquo, accompagnato dalla chitarra di Maurizio Aliffi. Il risultato è un dialogo culinario/musicale in cui arte culinaria e musica si uniscono in virtù della loro qualità comune di momento rituale, portando la coppia regale alla distruzione.
IL WEEKEND, come sempre, è una galoppata nel regno della fantasia, con un occhio alle questioni ambientali: come i laboratori e le narrazioni sulla natura, organizzati da Palazzo Magnani (Il mio erbario: la natura svela le sue forme e Come un giardiniere) o come Nina delle Stelle di Zelda Teatro, una delicata favola moderna sul legame indissolubile fra uomo, Natura, istruzione e diritti. Teatro Koreja con Babilonia Teatro porta in scena il mondo dell’Infanzia con Dire, Fare Baciare, Lettera, Testamento, titolo che scatena ricordi infinti di pegni e penitenze; Il Nido di Teatro Telaio, per bambini piccolissimi (dai 3 anni) è uno spettacolo dolcissimo e “consolatorio” per i genitori che rivivono, tra le risate dei figli, tutta la perplessità del ritrovarsi mamma e papà. Stravaganze in sol minore, in scena alla Fonderia ad opera di Ccn Aterballetto, ispirata dai testi e dalle poesie di Toti Scialoja, è un’opera visionaria, ironica e divertente, capace di far sognare i piccoli spettatori. Ambiente e narrazioni all’Oasi di Marmirolo: la scuola e la ludoteca di Marmirolo con WWF cittadini di Castellazzo e Corticella organizzano un pomeriggio di narrazioni e passeggiate dal titolo Oasi di storie per domenica 26 maggio.
Prosegue anche quest’anno il progetto di PCTO curato dai Musei Civici con il Liceo Canossa, l’istituto per ciechi Garibaldi e UniMoRe. Le studentesse di una classe quarta vivranno l’esperienza della ‘Settimana al Museo’, occasione per avvicinarsi ai linguaggi dell’arte, per mettere in dialogo le matterie curricolari con il museo e per avvicinarsi al mondo degli albi illustrati e degli albi tattili.
Quest’anno Officina Educativa propone narrazioni in dialogo con le scuole e le famiglie all’interno del Manifesto di bambine e bambini: “Se rifacciamo il mondo, lo rifacciamo con le nostre idee e le nostre mani”.
NOTTE A TEATRO L’anno scorso si è a lungo cercato il fantasma del palcoscenico e non lo si è trovato. Forse perché non c’è. Si replica quest’anno con una intera notte a teatro, con la Fondazione I Teatri, con la collaborazione del Centro Teatrale MaMiMò, che accoglierà bambine e bambini al Municipale Valli, per racconti itineranti, visite alla luce delle torce nei luoghi segreti e una bella dormita nel sacco a pelo sul palcoscenico, cena con pizza e colazione con cornetti.
SCRITTRICI E SCRITTORI Reggionarra, poi, incontrerà autrici, autori, illustratori, illustratrici come Annamaria Gozzi, Ilaria Rigoli, Bruno Tognolini, Marina Girardi, Cristiana Valentini, Pina Irace, Franco Tanzi, Andrea Ferretti che accenderanno incontri, laboratori e narrazioni alla Biblioteca Panizzi, Biblioteca delle Arti, nei Musei, al Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro e in tanti altri luoghi.
E SE PROPRIO DEVE ESSERE BATTAGLIA…. che sia La battaglia dei cuscini: soffici, colorati, innocui come quelli della Compagnia Il Melarancio che in piazza Prampolini concluderà il weekend. Con scatenatissime musiche ska, gli spettatori si trovano coinvolti in una piccola follia collettiva, che prosegue fino allo sfinimento dei partecipanti. Ad un preciso segnale la battaglia si conclude in un soffio di piume. Prima di salutare il pubblico esausto, un grande telo colorato invita gli spettatori a sedersi: ben presto ci si trova su un cuscino gigante, pieno d’aria, su cui è possibile nuotare, rotolare, gattonare e ovviamente riposarsi dopo tanta fatica.
In Pace, come è l’augurio di questa edizione di Reggionarra.
SENZA BARRIERE Come sempre, sarà favorita la partecipazione di tutte le persone, anche le più fragili grazie al progetto Reggio Emilia Città senza Barriere del Comune di Reggio Emilia e Farmacie Comunali Riunite che sarà presente a Reggionarra con “ I Raccontastorie”, collettivo di performer con disabilità che utilizza diversi linguaggi per narrare storie che sanno allargare gli orizzonti.
In alcuni spettacoli vi sarà la traduzione nella lingua internazionale dei segni.
Per tutta la durata dell’evento sarà possibile incontrare il collettivo “Scatti precisi” formato da persone con fragilità che, attraverso il linguaggio fotografico, documenteranno il festival cogliendo sfumature inaspettate.
Inoltre, la compagnia “Burattini in bilico” costituita da persone con disabilità e professionisti in campo educativo, metteranno in scena Un condominio per tutti presso lo spazio di viale Ramazzini VR33, nell’ambito di Aspettando Reggionarra.
Altri appuntamenti faranno parte del programma online su www.reggionarra.it: la Casina dei Bimbi, Il Giardino dei Linguaggi, le attività con le scuole in collaborazione con Officina Educativa e i Musei civici, gli eventi di Natiperleggere e Natiperlamusica con i Pediatri di famiglia.
Molti altri appuntamenti e opportunità sono previsti in diversi luoghi: stanno arrivando in questi giorni le proposte di eventi, narrazioni, scontistica, offerte da parte di librerie, esercizi commerciali e della ristorazione cittadini.
Sarà presente in città il tradizionale Bookshop, con libri e oggetti di qualità a cura di Reggio Children.
REGGIONARRA AL SALONE DEL LIBRO Quest’anno Reggionarra è stata selezionata tra i 30 festival che verranno raccontati e promossi al salone del Libro di Torino, che si svolgerà dal 9 al 13 maggio 2024. Il progetto si chiama Luci sui festival e ha l’obiettivo di mettere in connessione e dare visibilità a manifestazioni ed eventi culturali che ogni anno su tutto il territorio nazionale danno vita a momenti in cui lettori e lettrici, autori e autrici hanno la possibilità di ritrovarsi e di arricchirsi.
Come ogni anno Reggionarra sarà presente anche al salone del Libro di Bologna, che si terrà dall’ 8 all’11 aprile.
VOLONTARI C’è bisogno della collaborazione di tutti per costruire la città delle storie. Anche quest’anno si cercano nuovi volontari e volontarie: chi volesse dare la propria disponibilità può scrivere a: reggionarra@comune.re.it
AFRICANARRA Contemporaneamente, dall’altra parte del mondo, in Sudafrica, i semi gettati in anni di lavoro da Reggio Emilia hanno prodotto un innesco virtuoso che si tradurrà in un analogo evento. Africanarra è un progetto di Africa Reggio Emilia Alliance, partner ufficiale per l’Africa del Network internazionale di Reggio Children.
SE PIOVE? Tutti gli spettacoli sono confermati anche in caso di pioggia. In molti casi, perché i luoghi sono al coperto, in altri casi sono previste soluzioni alternative. Se piove durante la parata, si farà con gli ombrelli.
E’comunque consigliabile seguire i social (Facebook Reggionarra, Instagram reggionarra_official che daranno notizie in tempo reale)
Reggionarra nasce nel 2006 quale progetto sull’arte della narrazione nell’ambito dell’esperienza educativo-pedagogica dell’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia e di Reggio
Children; mette a valore la narrazione e l’educazione all’ascolto che coinvolge, in un percorso formativo e partecipativo, bambini, educatori e genitori.
Reggionarra è promosso da: Comune di Reggio Emilia, Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia, Fondazione Palazzo Magnani, Fondazione I Teatri, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Conservatorio di Musica di Reggio Emilia e Castelnovo né Monti Peri-Merulo, Reggio Children, Fondazione Reggio Children, FCR- Farmacie Comunali Riunite con il progetto Reggio Emilia Città Senza Barriere.
Con il sostegno di Destinazione Turistica Emilia.
Main sponsor: Iren. Sponsor: Sigma.
BIGLIETTI E PRENOTAZIONI Alcuni eventi sono su prenotazione e/o a pagamento (inizio prenotazioni e vendite da lunedì 6 maggio) tutti gli altri ad accesso libero e gratuito.
Per prenotazioni e biglietti Stravaganze in Sol Minore e Family Contact: tel. 334 1023554 -biglietteria@aterballetto.it
Per Una Notte a Teatro: prenotazioniscuole@iteatri.re.it (verranno considerate valide le prenotazioni inviate a partire dalle ore 9 del giorno 6 maggio).
INFORMAZIONI L’ufficio IAT – Informazioni e accoglienza turistica di via Farini, 1 sarà aperto da martedì a domenica 9.30 – 13.30 / 15.00 – 18.00
Info, prenotazioni e programma completo su www.reggionarra.it
Tutti i partecipanti potranno condividere sui propri profili social foto e video dell’evento con #reggionarra.