Il progetto definitivo del nuovo Polo dell’infanzia al parco Iotti (parco Ottavi) è stato approvato in questi giorni dalla giunta comunale e questo consente di procedere alla redazione del progetto esecutivo, che permetterà a sua volta di indire la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori. L’apertura del cantiere è prevista entro la prossima estate e la chiusura dovrà avvenire entro il 2026, come da disposizioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) Missione 4-Istruzione e ricerca-Potenziamento dell’offerta di servizi di istruzione dall’infanzia all’università, che finanzia l’intervento con 2,9 milioni di euro. Alle risorse del Pnrr si sono aggiunti circa 290.000 euro in riconoscimento dell’aumento dei prezzi, per un totale di circa 3,1 milioni di euro, oltre ad 1,1 milioni di fondi comunali finanziati a mutuo. L’investimento complessivo è di circa 4,2 milioni di euro.

Nelle tre sezioni Nido e nelle due di Scuola dell’infanzia potranno essere accolti 96 bambine e bambini, determinando così da una parte una importante implementazione della scolarizzazione nella fascia 0-6 anni e d’altra parte una riduzione delle liste di attesa per l’accesso ai nidi e alle scuole comunali.

 

E’ emerso nel corso dell’incontro di aggiornamento sul progetto con i cittadini, avvenuto ieri sera al nido-scuola d’Infanzia Iotti-Agorà. Sono intervenuti il sindaco Luca Vecchi, l’assessora all’Educazione Raffaella Curioni, Elena Melloni dirigente del Servizio qualità e sostenibilità della città pubblica del Comune di Reggio Emilia, Elena Melloni, la presidente dell’Istituzione nidi e scuole dell’infanzia Gigliola Venturini e Maddalena Tedeschi, pedagogista della stessa Istituzione; gli architetti di Cairepro, autori del progetto.

 

HANNO DETTO – “Questa nuova scuola, in particolare nel dialogo concettuale e architettonico tra gli spazi interni e quelli esterni che la caratterizza, è un’esperienza progettuale qualificante e di riferimento, per il nostro sistema educativo e per la città – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Da una parte questo Polo costituisce infatti un investimento importante in nuovi servizi educativi e politiche pubbliche per la fascia 0/6 anni, dall’altra non mancherà di essere attrattore di educatrici, pedagogisti, ricercatori internazionali che visiteranno questa realtà. Il progetto assume anche un significato politico in un preciso momento storico, nel quale la città è stata pronta e capace di attrarre risorse pubbliche per riqualificare il patrimonio pubblico ed innovare le politiche a partire dal suo bene più prezioso, le scuole”.

 

“Questo nuovo polo dell’infanzia sarà in grado di dare una risposta significativa al forte aumento di domande al nido e quindi sollievo al tema dell’accessibilità ai servizi educativi e alle liste di attesa”, hanno sottolineato l’assessora all’Educazione Raffaella Curioni e la presidente dell’Istituzione nidi e scuole dell’infanzia Gigliola Venturini.

Con questo progetto – hanno aggiunto – interpretiamo in pieno quanto previsto dalle normative in relazione alla continuità pedagogica e organizzativa del sistema educativo integrato 0/6 anni. E’ il risultato di un grande impegno, con una forte attenzione alla progettazione degli ambienti a partire dal Reggio Emilia Approach, che ha visto tecnici, architetti e pedagogiste collaborare insieme per realizzare un progetto di scuola innovativa e contemporanea”.

La gestione del Polo dell’infanzia, è stato inoltre spiegato, sarà diretta, cioè svolta direttamente da personale dell’Istituzione scuole e nidi dell’infanzia. I 96 posti creati non ospiteranno trasferimenti da altre scuole: saranno quindi ‘effettivamente nuovi e in più rispetto alla dotazione attuale dell’istituzione.

 

DAL GIARDINO AL PORTICO, DALLA PIAZZA E ALL’ATELIER – Il nuovo Polo dell’infanzia sorgerà sul lato nord dell’area del parco Iotti (quartiere Orologio), su un lotto di 6.608 metri quadrati, con accesso da via Belgio, limitrofa alla linea ferroviaria Reggio Emilia-Ciano d’Enza.

Il concept progettuale è quello di un nido-scuola come ‘atelier diffuso’, dove “i linguaggi del fare e del pensare si coniugano”.

Una scuola, si spiega nel progetto, “che nell’offrire esperienze induce all’elaborare ipotesi, teorie provvisorie da mettere in dialogo con quelle di altri, nella consapevolezza che essenziale è l’atteggiamento verso l’apprendere: aperto, curioso, disponibile”.

Perciò il progetto che sviluppa un edificio di 2.054 metri quadrati compone le sezioni in modo che si affaccino verso le due aree più estese del giardino che circonda gli edifici (un’area complessiva di 2.938 metri quadrati di proprietà comunale), per valorizzare in maniera ottimale il rapporto interno–esterno.

 

Le aree esterne saranno articolate su diversi ambiti spaziali caratterizzanti:

  1. le radure per i giochi e percorsi avventurosi per i bambini
  2. un’area per eventi collettivi
  3. il bosco che ritma il passaggio delle stagioni
  4. una cornice campestre per mitigare rispetto all’intorno.

 

Inoltre, all’interno:

  • le sezioni saranno arricchite da spazi porticati che fungeranno da vere e proprie sezioni all’aperto;
  • l’ampia piazza centrale, molto luminosa, sarà in diretto collegamento con la cucina e con l’atelier – giardino d’inverno;
  • le aule della scuola si affacciano tutte sulla piazza centrale coperta per far in modo che si crei condivisione nelle attività.

 

Il luogo principe dell’aggregazione, della condivisione, della comunità che si riconosce nella pluralità, è la piazza: “E la forma archetipica della piazza è il quadrato, quindi l’agorà. Fare una scuola è come fare una piccola città: una scuola riassume e ripropone gran parte dei temi della vita quotidiana”.

 

ENERGIA E SOSTENIBILITÀ – Il nuovo edificio sarà sostenibile in termini energetici e ambientali, sarà dotato di pannelli fotovoltaici che lo renderanno del tutto autosufficiente sul piano dei consumi energetici, che risulteranno quindi pari a zero, e potrà cedere l’energia prodotta oltre il proprio fabbisogno. Questo garantirà costi di gestione drasticamente ridotti oltre a una riduzione consistente dell’emissione di gas climalteranti.

 

SISTEMA EDUCATIVO PUBBLICO INTEGRATO: ALCUNI DATI – Il sistema educativo pubblico integrato di Reggio Emilia offre ad oggi oltre 91 servizi educativi:

  • 47 dal Comune, di cui
  • 33 a gestione diretta
  • 14 a gestione indiretta (cooperative educative)
  • 19 dalla Fism
  • 14 dallo Stato
  • 4 da privati

.

Il sistema nel suo complesso, nell’anno 2022-2023, si sintetizza in questi valori:

 

  • Nidi

1.769 Posti complessivi

3.098 Residenti in età da nido

57,12 % Scolarizzazione

 

  • Scuole dell’infanzia

3.943   Posti complessivi

3.998   Residenti in età da scuola

98,62% Scolarizzazione

 

  • 25 nidi d’infanzia di cui

12 comunali con 746 bambini

5 convenzionati con 363 bambini

8 nidi–scuola convenzionati con 202 bambini

16 sezioni primavera con 340 bambini

3 servizi privati con 69 bambini

 

  • 66 scuole dell’infanzia di cui

21 scuole comunali con 1.664 bambini

8 nidi-scuola convenzionati con 351 bambini

1 sezioni Agorà autogestite dai genitori con 46 bambini

14 scuole statali con 710 bambini

19 scuole Fism con 1.066 bambini

2 servizi privati con 107 bambini

Scuola steineriana con 56 bambini