Un edificio del dopoguerra che grazie ai fondi messi a disposizione dalla legge regionale per gli investimenti territoriali viene riqualificato e diventa uno spazio al servizio di una comunità fortemente colpita dall’alluvione dello scorso maggio.
A Casalfiumanese, Comune della Valle del Santerno che fa parte del Nuovo circondario Imolese, questo pomeriggio ha inaugurato la “Casa delle associazioni e delle collettività”: una struttura di 400 metri quadrati, nel cuore del centro storico del paese, che ospiterà ambulatori medici, l’assistenza sociale, una serie di servizi comunali come il coordinamento pedagogico e lo sportello d’ascolto e diversi uffici di realtà del terzo settore del territorio, dall’Avis alla Pro Loco fino alle società sportive.
La ristrutturazione di questo spazio, subito ribattezzato ‘Casa Michele’ in memoria di Michele Santonastaso, figura di spicco dell’associazionismo locale scomparso pochi anni fa, è costata 311mila euro, di cui la maggior parte (184mila euro) a carico della Regione Emilia-Romagna, che ha finanziato l’intervento nell’ambito dei Programmi straordinari di investimenti territoriali previsti dalla legge regionale 5/18, che promuove l’elaborazione e la realizzazione di Programmi speciali per gli ambiti locali, cioè interventi che prevedono l’azione coordinata e integrata di più soggetti pubblici: il resto del costo dell’opera è stato infatti coperto dall’amministrazione comunale di Casalfiumanese.
Al taglio del nastro, insieme alla sindaca Beatrice Poli, l’assessore regionale al Bilancio Paolo Calvano: “Quando si aprono nuovi spazi per i cittadini è sempre un ottimo risultato, ma questa ‘Casa Michele’ è davvero un esempio perfetto di come possono e devono lavorare insieme istituzioni e comunità- spiega l’assessore Calvano-: c’è l’impegno costante e concreto della Regione per l’Appennino e le aree interne, in modo da limitare il più possibile ogni distanza tra i centri e le periferie; c’è la valorizzazione di una tradizione forte in tutta questa terra come l’associazionismo; c’è l’attenzione a un territorio gravemente colpito dall’alluvione dello scorso maggio e c’è anche la scelta di riqualificare un edificio, invece che costruire ex novo, investendo su sicurezza e sostenibilità”.