Dalla Sala alla cucina… impastiamo insieme. Questo è il titolo dell’iniziativa organizzata dalla Chirurgia Oncologica e Senologica del Policlinico, insieme all’Associazione Il Cesto di Ciliege, e in collaborazione col Tortellante APS rivolta alle donne operate per tumore della mammella. La Chirurgia Oncologica Senologica è un centro ad alto volume con certificazione EUSOMA dal 2016 (European Society of Breast Cancer Specialist), rispetta pertanto il principio di multidisciplinarità collaborando con vari servizi, tra i quali quello di Medicina Fisica e Riabilitativa. Sabato 10 febbraio e domenica 17 marzo presso la Sala del Tortellante di via Borelli 82 a Modena, le donne operate e gli operatori della Breast Unit impasteranno insieme i tortellini tradizionali modenesi che poi saranno donati alle pazienti e alle loro famiglie.

“Questo progetto – spiega il Direttore Generale dott. Claudio Vagnini – rientra nel percorso di umanizzazione delle cure intrapreso dall’Azienda. Il titolo dell’iniziativa racchiude questo percorso. Dalla “Sala” è un rimando alla Sala operatoria, un luogo freddo nel quale la paziente si trova catapultata all’improvviso nel bel mezzo della sua vita, un luogo che cambierà in qualche modo la sua esistenza, la trasformerà, genererà in lei probabilmente ansia, paure, insicurezze, rabbia. La “Cucina” è, invece, un luogo Caldo, confortevole che rimanda alla convivialità, all’amicizia, alla spensieratezza, un luogo dove ritrovare insieme la propria dimensione e dal quale “Ricominciare”. Si è, infine, scelto il verbo “Impastare” perché l’’impasto è qualcosa che grazie al lavoro e all’impegno di tutti, unendo molteplici e diversi ingredienti, dà vita a qualcosa di più definito, concreto ma soprattutto sicuro, un po’ come il percorso di assistenza alle nostre pazienti. Ringrazio quindi tutto il personale della Breast Unit per il grande lavoro svolto, il Cesto di Ciliegie per la costante collaborazione e Tortellante APS per l’ospitalità”.

“Noi sappiamo che una rapida ripresa delle abilità fisiche e della quotidianità è  fondamentale per il benessere psico-fisico della paziente, per favorire una migliore compliance alle cure e ridurre le complicanze  legate alle procedure chirurgiche  (dolore, limitazione funzionale dell’arto superiore, linfedema secondari, disfunzione posturale, affaticabilità, disturbi ansioso-depressivi) – ha spiegato la dottoressa Enza Palma, Direttore pro-tempore della Chirurgia Oncologia e Senologica del Policlinico – Per questo motivo l’iter riabilitativo è integrato a 360° nel nostro percorso di cura. Le fisioterapiste incontrano le pz già nella fase di preospedalizzazione fornendo consigli sugli stili di vita e le prendono in carico durante il ricovero ospedaliero favorendo una mobilizzazione precoce nell’immediato post-operatorio. Garantire un pronto recupero delle proprie abilità significa favorire la “guarigione” della donna”.

“Fin dagli anni Novanta del Novecento – ha aggiunto la dottoressa Giovanna Fabbri, Referente della Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Ospedale Civile – la Medicina riabilitativa si è occupata di riabilitazione post – chirurgica senologica. Allora gli interventi erano molto demolitivi, mastectomie con svuotamento dei linfonodi ascellari e ricostruzioni dolorose e difficili. Le rigidità articolari, le retrazioni dovute alle cicatrici gli edemi linfatici degli arti superiori richiedevano un immediato e lungo trattamento fisioterapico. Oggi questa nostra lunga esperienza nel trattamento riabilitativo   associata a un deciso miglioramento delle tecniche chirurgiche vede le pazienti acquisire un recupero funzionale ed estetico pressoché completo. E non solo. Ricominciare con semplici gesti della vita quotidiana, il fare la pasta, tirare con la “canela”, avere un momento conviviale in famiglia e con gli amici diventa il prolungamento di un atto terapeutico e ancora di più se guidato dalle indicazioni del fisioterapista che fa del movimento il suo strumento di cura.  Ringraziamo il Cesto di Ciliege, la Dr.ssa Enza Palma e tutti e le pazienti partecipanti per questa specialissima iniziativa”.

“Questa iniziativa rafforza il già consolidato rapporto tra la nostra associazione e la struttura complessa di chirurgia senologica dell’AOU del Policlinico. Un’occasione per andare oltre le cure strettamente mediche e di osservare il paziente e il medico nella loro globalità. In questo contesto, entrambi abbandonano temporaneamente i loro ruoli convenzionali per diventare solo e semplicemente “persone” che intrecciano sguardi e mani nella condivisione di un momento di leggerezza. Il trattamento di particolari patologie tra cui quelle oncologiche ed il conseguente percorso di cura hanno implicazioni psicologiche e relazionali di rilevante importanza. Professionalità ed umanità sono un connubio non sempre scontato ma strettamente necessario per il paziente che cerca il conforto della cura.
Ringrazio pertanto le dottoresse e tutti gli operatori sanitari della chirurgia oncologica senologica dell’AOU Policlinico per questa opportunità e ringrazio l’associazione il Tortellante per la disponibilità e la collaborazione”. – ha commentato Carmela Mastroianni del Cesto di Ciliege.

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(nella foto: Claudio Vagnini, Direttore Generale dell’AOU di Modena; Enza Palma, Direttore pro-tempore Chirurgia Oncologica e Senologica dell’AOU di Modena; Giovanna Fabbri, Referente Medicina Fisica e Riabilitativa dell’AOU di Modena; Erika Coppelli Fontana, Presidente Tortellante APS; Maurena Abbati, Tesoriera Cesto di Ciliegi e Rosaria Pulimeno, Coordinatrice infermieristica Chirurgia Oncologica Senologica)