Venticinque dottorande e dottorandi dell’Università di Bologna a tu per tu con le sfide della divulgazione scientifica. Si è conclusa con successo la seconda edizione di UniboPER / PhD Storytelling, la rassegna promossa dall’Alma Mater in collaborazione con UGIS – Unione Giornalisti Italiani Scientifici per promuovere il racconto della ricerca alla società in maniera semplice ed efficace.
Accompagnati da professori, ricercatori ed esperti di divulgazione dell’Università di Bologna, e supportati da giornalisti professionisti dell’UGIS, i partecipanti hanno scoperto metodi e segreti della divulgazione e del mondo dell’informazione, lavorando alla realizzazione di articoli sulla loro attività di ricerca per un pubblico non specialistico, per i media e i giovani.
I testi nati dal laboratorio sono disponibili in una sezione dedicata al progetto sul sito dell’UGIS, che ne ha selezionati dieci, e saranno pubblicati nei prossimi mesi su UniboMagazine, ma potranno comparire anche su riviste di attualità e di divulgazione scientifica.
Inoltre, le dottorande e i dottorandi di UniboPER / PhD Storytelling animeranno la rassegna “Generazioni: la ricerca incontra la città“, che si svolgerà come lo scorso anno a partire dalla primavera nella Biblioteca Salaborsa, in collaborazione con il Settore Biblioteche e Welfare Culturale del Comune di Bologna.
“UniboPER / PhD Storytelling punta i riflettori sui progetti di ricerca delle dottorande e dei dottorandi dell’Alma Mater e sulle loro ricadute positive nella quotidianità di ognuno di noi”, dice Maria Letizia Guerra, delegata del Rettore per l’Impegno Pubblico. “L’efficacia della narrazione di tali ricadute è garantita dall’attività di mentoring animata da esperti giornalisti scientifici che rendono l’attività di divulgazione apprezzabile da una vasta platea e certamente rinnovabile in futuro”.
Nel corso del laboratorio, docenti, ricercatori ed esperti dell’Alma Mater hanno introdotto le dottorande e i dottorandi nell’affascinante e complesso rapporto tra scienza e società, anche attraverso testimonianze di casi di successo di divulgazione della ricerca.
A questi si sono inoltre affiancati sei giornalisti UGIS esperti di formazione, compreso il presidente Giovanni Caprara, con tre lezioni singole sui vari aspetti del mondo giornalistico e selezione delle notizie, del rapporto dello scienziato con l’aspetto multimediale, social e uffici stampa; e tre con uno specifico focus sull’attività del laboratorio redazionale, per narrare le scienze con metodologie e strumenti approfonditi, analisi e lavori di gruppo.
“La scienza e la tecnologia non sono curiosità come nel passato, da tempo si aprono prospettive per l’umanità che hanno bisogno di essere raccontate da più punti di vista e con responsabilità, una visione che guarda al futuro dove sono coinvolte molteplici realtà. Da molti anni UGIS porta avanti una sfida per far conoscere il valore della conoscenza scientifica e promuovere la corretta informazione per tutti, dal mondo del giornalismo, all’università e alla società. È urgente e necessario, nel contesto globale di oggi dove il giornalismo è in continua trasformazione, che lo scienziato sappia interfacciare al pubblico e ai media le sue ricerche”, spiega Giovanni Caprara, presidente UGIS, editorialista scientifico Corriere della Sera e docente al Politecnico di Milano.