Sul palcoscenico hanno fatto sorridere, riflettere e commuovere il pubblico mettendo in scena l’amore, l’amicizia, la diversità, loro stessi e le loro riflessioni. Sono i ragazzi della compagnia Twinkly che accosta teatro e abilità differenti e il 6 ottobre ha portato al Teatro Michelangelo di Modena lo spettacolo “Sei tu Alice?” per sostenere l’attività di Fondazione Vita Indipendente.

Ben 436 i biglietti venduti quella sera per assistere allo straordinario spettacolo che interroga sul senso comune e incoraggia a guardare il mondo da una prospettiva differente, andando oltre le apparenze. Grazie ai tanti modenesi che sono andati a teatro, la serata, pagate le spese, ha consentito di devolvere a Fondazione Vita Indipendente quasi 3mila euro: 2.930 per la precisione, destinati a sostenere progetti di autonomia per persone con disabilità.
Nella mattinata di martedì 7 novembre Valerio Boni e Chiara Gatti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione Habilitas che ha dato vita alla compagnia Twinkly e registi dello spettacolo, hanno consegnato al presidente di Fondazione Vita Indipendente Roberto Bosi, il simbolico maxi-assegno con il ricavato della serata. All’occasione non potevano mancare Simona, Francesca e Francy che, oltre a far parte della compagnia, sono andate a vivere da sole proprio grazie a un progetto di Fondazione Vita Indipendente.
Ed erano presenti il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che ha voluto complimentarsi di persona con i protagonisti della compagnia teatrale e l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli che ha ringraziato gli oltre 400 modenesi che hanno assistito allo spettacolo, “perché questo ci consente di guardare con più fiducia al futuro della Fondazione Vita Indipendente che continuerà a raccogliere fondi per consentire a persone con disabilità di poter avere una vita autonoma. Voglio anche ricordare – ha aggiunto – che Twinkly ci dimostra come si possa lavorare, recitare, divertirsi insieme fra persone con disabilità e non: lo stare insieme, senza differenze e senza pregiudizi, deve diventare sempre più normale nella nostra comunità”.
Fondazione Vita Indipendente è nata alcuni anni fa per sostenere e sviluppare progetti di autonomia personale e abitativa rivolti a persone con disabilità; i soci fondatori sono Aisla, Anfass, Aut Aut, Insieme a Noi, Uildm, Istituto Charitas e Comune di Modena. La Fondazione è attualmente impegnata in diversi progetti pensati per accrescere i livelli di autonomia delle persone disabili fino all’attivazione di esperienze di vita indipendente come appunto quella di Simona, Francesca e Francy che sono andate ad abitare insieme in un appartamento del Comune ristrutturato da Acer grazie ai fondi del “Dopo di noi”, mentre una qualificata equipe di psicologi ed esperti le ha accompagnato nel percorso di autonomia in cui sono state sostenute dai genitori. Il progetto è tuttora finanziato da Comune e Fondazione di Modena.