La piazza sotto le Due Torri a Bologna rimarrà chiusa alcuni anni, fino al termine del restauro della Garisenda. È quanto annunciato dall’amministrazione comunale di Bologna che si avvia a predisporre un piano di mobilità ad hoc. La zona transennata attorno alla torre, sorvegliata speciale perché oggetto di oscillazioni anomale nell’ultimo periodo, sarà allargata in vista del futuro cantiere. Questo prevede il montaggio di una struttura metallica provvisoria intorno alla torre.
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“Come Cgil Cisl Uil territoriali – dichiarano Michele Bulgarelli Cgil Camera del lavoro metropolitana, Enrico Bassani Cisl Area metropolitana e Marcello Borghetti Uil Emilia Romagna – riteniamo positivo che l’Amministrazione comunale abbia convocato le Organizzazioni sindacali per informare della situazione e delle decisioni riguardanti la Torre della Garisenda, ancorché già ampiamente espresse nel dibattito pubblico di questi giorni.
Se è responsabilità dell’Amministrazione prendersi cura del patrimonio storico, simbolo ed immagine della nostra città, non ci sottraiamo certamente come OO.SS. alla tensione che crediamo essere di tutta la città per le sorti del suo simbolo, oggi divenuto anche brand della rinnovata vocazione turistica di Bologna. Siamo inoltre consapevoli degli aspetti legati alla sicurezza collettiva che la salute della torre comporta.
Abbiamo condiviso l’intenzione dichiarataci di un percorso che vedrà attivati tavoli sindacali, anche con le categorie dei trasporti, per affrontare le ricadute, sicuramente non indifferenti in termini di mobilità collettiva, della decisione di proseguire con la chiusura e la pedonalizzazione di via San Vitale, e per affrontare un riordino preannunciatoci più complessivo del trasporto locale.
Anche in tal senso è nostro auspicio, espresso oggi al Sindaco, che possano risolversi presto e positivamente le vertenze giustamente aperte dalle categorie dei trasporti.
Se questi futuri confronti serviranno per realizzare, con il consenso di tutti e con la sottoscrizione di appositi accordi, una nuova mobilità pubblica della nostra città in un momento in cui il cantiere della Garisenda si affiancherà agli altri cantieri cittadini sarà a vedersi”.
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“Confesercenti Bologna ha preso atto che il Comune di Bologna ha accolto con favore la sua proposta di far transitare sulle corsie preferenziali di via Ugo Bassi e via Rizzoli, nel centro storico di Bologna, tutti gli automezzi dei titolari e dei fornitori delle attività commerciali e di pubblico esercizio che si trovano sotto le Due Torri e d’intorni”. Questa la dichiarazione rilasciata dai dirigenti della nostra Associazione all’uscita dall’incontro ieri mattina a Palazzo D’Accursio con Matteo Lepore, sindaco di Bologna, che ha illustrato la situazione relativa allo stato della storica Torre Garisenda e le iniziative prese dal Comune in accordo con il Ministero per i Beni Culturali per la messa in sicurezza e il restauro della Torre e i nuovi provvedimenti sulla mobilità degli automezzi pubblici e privati nel centro storico di Bologna.
“Confesercenti Bologna – proseguono i dirigenti di via del Commercio Associato 30 – accolgono con favore la decisione del Comune di utilizzare i 5 milioni di euro messi a disposizione del Governo per i lavori sulla Garisenda. Altresì ha preso atto della scelta dell’Amministrazione comunale di chiudere per due anni e mezzo via San Vitale al traffico veicolare. Non ci si può esimere, però, dal segnalare i danni che un periodo così lungo dei cantieri potrà comportare sulle attività economiche di negozi, bar, ristoranti, pub, alberghi e ogni altro tipi di pubblico esercizio. Sia che si trovino in via San Vitale che nelle vie circostanti il cantiere”.
“Per tutte queste attività commerciali e di pubblico esercizio – insistono in casa Confesercenti Bologna – dovranno essere previsti sgravi fiscali ed eventuali ristori”.
Infine, Confesercenti Bologna invita tutti a non enfatizzare la situazione della Garisenda. “Il clamore mediatico – sottolineano i dirigenti – potrebbe avere un impatto negativo sull’immagine turistica che Bologna, che la Città delle Due Torri si è così faticosamente conquistata negli ultimi anni. Facciamo in modo che l’odierna Bologna turistica continui ad apparire sempre allo stesso modo in Italia e nel mondo”.
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“Siamo consapevoli che un intervento straordinario come la salvaguardia della Torre Garisenda preveda azioni dal forte impatto sulla mobilità del centro storico e sulla vita delle aziende che hanno sede in particolare nell’area di via San Vitale. Con senso di responsabilità parteciperemo a tutte le riunioni, come quella di questa mattina, per informarci e poi informare le imprese di quanto verrà deciso dal Comune. Ma allo stesso tempo Cna avrà come ‘stella polare’ sia la tutela delle imprese che vivono e lavorano in centro che le modalità di accesso al centro per il rifornimento di merci e servizi, considerando l’importanza strategica per la mobilità che riveste via San Vitale. A questo proposito Cna sta lavorando per sottoporre al Comune una proposta per minimizzare i disagi, coinvolgendo tutti gli attori: le aziende della logistica, dei trasporti, della consegna delle merci, taxisti e operatori commerciali e artigianali. Gli interventi sulla mobilità legati alla Garisenda potrebbero diventare anche un’opportunità per ripensare complessivamente l’accesso al centro storico per quanto riguarda la consegna delle merci”. È la dichiarazione di Antonio Gramuglia, Presidente Cna Bologna, che questa mattina ha partecipato all’incontro con il Sindaco Lepore.
“Cna ha poi un motivo in più per prestare la massima attenzione alle modifiche del traffico nella zona – prosegue Antonio Gramuglia – in quanto ad oggi l’unica azienda che con certezza sarà costretta a chiudere durante la fase del monitoraggio sarà la ‘Santolini Andrea’ che gestisce la bottega ArtigianArte ai piedi della Torre Asinelli. Il marchio ArtigianArte appartiene a Cna Bologna e la bottega dedicata all’artigianato artistico bolognese nacque nel 2000 in occasione di Bologna capitale della cultura. Nello stato di avanzamento lavori per la tutela della Garisenda si dovrà ragionare per trovare risposte anche a questa criticità”.