In Italia, il 3 per cento della popolazione maggiorenne, oltre un milione e mezzo di cittadini, rientra nel profilo del giocatore problematico, cioè fatica a tenere sotto controllo il tempo e il denaro che dedica al gioco d’azzardo.
Parte da questo dato il progetto “La trappola dell’azzardo” che mercoledì 25 ottobre arriva anche a Modena, tappa conclusiva di un percorso di conoscenza e consapevolezza sul gioco d’azzardo, ideato e realizzato da Avviso Pubblico e Bper Banca, che ha già toccato le città di Roma, Torino, Genova, Napoli e Palermo.
A Modena, con il patrocinio del Comune, la giornata del 25 ottobre è suddivisa in due eventi, entrambi al Forum Monzani: al mattino, un incontro riservato alle scuole superiori al quale sono già iscritti 958 studenti (712 in presenza e 246 collegati in streaming) e 65 docenti di dieci istituti modenesi: Wiligelmo, Cattaneo-Deledda, Fermi, Sigonio, Sacro Cuore, Selmi e il Ferrari di Maranello. Nel pomeriggio l’iniziativa si apre alla città con l’incontro “Gioco d’azzardo: perdere è matematico”, un’occasione per approfondire alcuni aspetti della dipendenza patologica dei giocati e del rapporto tra il gioco d’azzardo e le organizzazioni criminali.
La giornata dedicata a “La trappola dell’azzardo” è stata presentata questa mattina, martedì 17 ottobre, a Palazzo Comunale, con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il sindaco del Comune di Modena Gian Carlo Muzzarelli e l’assessore alle Politiche per il lavoro e la Legalità Andrea Bosi; Flavia Mazzarella, presidente di Bper Banca; Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale Avviso Pubblico e Claudia Capitani in rappresentanza di Caritas diocesana di Modena e Consulta diocesana delle Opere caritative.
Il progetto di Bper e Avviso Pubblico nasce, appunto, dall’osservazione della dimensione sempre crescente del fenomeno del gioco d’azzardo e dalla riflessione conseguente sul rischio per molte persone, soprattutto le più giovani, di sviluppare una vera e propria dipendenza comportamentale (il Disturbo da gioco d’azzardo), che porta a conseguenze negative anche sull’equilibrio familiare, lavorativo e finanziario, con il pericolo di indebitarsi e di finire in mano agli usurai e alla criminalità organizzata. L’obiettivo del percorso è, dunque, proporre un’azione di informazione e di consapevolezza fornendo, soprattutto ai più giovani, strumenti per prevenire il più possibile le condizioni patologiche che causano problemi alla società.
Il sindaco Muzzarelli, ringraziando Bper Banca e Avviso Pubblico per “l’impegno nel combattere la piaga del gioco d’azzardo patologico”, ha messo l’accento sui giochi online che “coinvolgono e rendono prigionieri tanti giovanissimi. Non credo che il proibizionismo sia la soluzione, quello che conta è l’educazione alla legalità. Sono contento – quindi – ha concluso che questa iniziativa, di cui condividiamo le ragioni e che sosteniamo pienamente, coinvolga così tanti dei nostri ragazzi”.
Come ha spiegato la presidente di Bper Banca Flavia Mazzarella, “con questo progetto Bper ha voluto ricoprire un ruolo sociale attivo per arginare un fenomeno che ha riflessi sempre più evidenti sulle famiglie e sulle comunità”. Mettendo in evidenza l’iniziativa per gli studenti, ha sottolineato che “al Forum Monzani i ragazzi, sempre più esposti al fenomeno, potranno fare propri consigli e informazioni utili per evitare di cadere in quella che è una vera e propria trappola. Abbiamo il dovere morale di fare sensibilizzazione e creare momenti utili a una corretta e doverosa informazione”.
“Il progetto ideato con Bper – ha affermato Pierpaolo Romani – testimonia ulteriormente l’impegno che Avviso Pubblico porta avanti da anni per prevenire la crescita del gioco d’azzardo che colpisce sempre di più le nuove generazioni: l’Italia è infatti tra le primissime posizioni nella classifica mondiale per diffusione di gioco d’azzardo online, la modalità più utilizzata da ragazze e ragazzi. Il gioco d’azzardo è inoltre uno dei principali interessi per le organizzazioni criminali. Progetti come questo sono fondamentali per rendere più consapevoli i giovani e la società dei rischi e pericoli di questa insidiosa dipendenza in continua espansione ed evoluzione”.
Il programma della mattinata con gli studenti svelerà in modo accattivante, i trucchi, i piccoli segreti, i pericoli e le grandi verità che stanno dietro al gioco d’azzardo, utilizzando la matematica come una specie di antidoto logico che renda le persone più consapevoli dei rischi e delle implicazioni socio-economiche del fenomeno.
Nell’incontro del pomeriggio intervengono Diego Rizzuto, divulgatore scientifico di Taxi1729, Chiara Gabrielli, direttrice del Programma Dipendenze Patologiche dell’Ausl di Modena, Mauro Croce, professore di Psicologia della devianza e della criminalità all’Università della Valle d’Aosta. L’intervento dell’assessore Bosi, che conclude l’incontro, sarà dedicato al ruolo della società civile nel contrastare il gioco d’azzardo patologico, alle possibili strategie di contrasto da parte del mondo bancario e da parte degli amministratori locali, con un riferimento particolare anche ai diversi progetti di prevenzione attivati sul territorio dal Comune e alle azioni che hanno permesso di ridurre da 29 a otto il numero delle sale slot sul territorio del Comune di Modena.