Venerdì 6 ottobre, alle 20.30, la compagnia Twinkly, che accosta teatro e abilità differenti, porta sul palcoscenico del Teatro Michelangelo di Modena “Sei tu Alice?”, uno straordinario spettacolo teatrale che interroga sul senso comune e incoraggia a guardare il mondo da una prospettiva differente andando oltre le apparenze.
Parte del ricavato della serata, che si svolge con il patrocinio del Comune di Modena, sarà devoluto a Fondazione Vita Indipendente, soggetto nato con lo scopo di sostenere e sviluppare progetti di autonomia personale e abitativa rivolti a persone con disabilità. Fondazione Vita Indipendente – i cui soci fondatori sono Aisla, Anfass, Aut Aut, Insieme a Noi, Uildm, Istituto Charitas e Comune di Modena – è impegnata infatti in diversi progetti pensati per accrescere i livelli di autonomia delle persone con disabilità, fino all’attivazione di esperienze di vita indipendente.
A salire sul palco del teatro Michelangelo nella serata del 6 ottobre saranno i ragazzi della compagnia teatrale Twinkly, un progetto dell’associazione Habilitas aps, che offre opportunità di creatività e sviluppo; vi lavorano insieme ragazzi con disabilità e non, che partecipano, si confrontano, si mettono in gioco attraverso l’arte e il linguaggio teatrale.
Il testo “Sei tu Alice?”, scritto da Valerio Boni e Chiara Gatti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione Habilitas aps, nonché registi dello spettacolo, è liberamente ispirato al libro di Giacomo Mazzariol “Mio fratello rincorre i dinosauri” e dalle riflessioni dei ragazzi della compagnia Twinkly. Gli attori non sono quindi solamente gli esecutori di un testo ma essi stessi artefici della rappresentazione.
L’amore, l’amicizia, il valore della famiglia, la diversità, l’unicità e l’importanza dell’affetto verso i propri cari sono i temi che emergeranno via via nel corso dello spettacolo. La serata rappresenta per gli attori una singolare opportunità per esprimere emozioni e passioni attraverso il linguaggio teatrale, mostrando le loro speciali attitudini; per il pubblico presente sarà l’occasione di partecipare alla costruzione di uno spazio inclusivo e autentico, dove le differenze non allontanano ma avvicinano creando un terreno di incontro e confronto.
DALLE PALESTRE DI AUTONOMIA AL COHOUSING
Dalle Palestre di autonomia all’abitazione che ha consentito a tre ragazze con sindrome di Down di coronare il loro sogno di autonomia andando a vivere insieme, fino alla prossima realizzazione di un’ulteriore soluzione abitativa di cui potranno beneficiare altre persone con disabilità.
Sono i progetti in cui è attualmente impegnata Fondazione Vita Indipendente, nata nel 2008 da diverse associazioni locali che si occupano di disabilità – Aisla, Anfass, Aut Aut, Insieme a Noi e Uildm, insieme a Asp Charitas e Comune di Modena – per garantire alle persone con disabilità e alle loro famiglie un percorso di sviluppo in grado di accompagnarle verso l’autonomia.
Dopo l’esperienza compiuta con la Palestra di autonomia, esemplare è appunto la storia di Simona, Francesca e Francy il cui sogno era di disporre di una casa in cui andare ad abitare insieme. Il Comune di Modena ha messo a disposizione l’appartamento ristrutturato da Acer grazie ai fondi del “Dopo di noi” e continua a cofinanziare il progetto insieme a Fondazione di Modena, mentre una qualificata equipe di psicologi ed esperti ha accompagnato le ragazze nel percorso di autonomia in cui sono state sostenute dai genitori. Le ragazze stanno ora proseguendo il loro cammino di autonomia, sviluppo personale e autodeterminazione con il progetto “21UpStreet”. Per loro è stato fatto quello che in Fondazione Vita Indipendente chiamano un “vestito su misura”, ma si tratta anche un’importante esperienza che presenta alcuni elementi di replicabilità sul fronte metodologico e che, opportunamente riadattata potrà essere esportata.
Fondazione Vita Indipendente intende, infatti, essere un laboratorio di idee e progetti innovativi per persone con disabilità che intendono sperimentare concrete modalità abitative di vita indipendente ed è ora impegnata, grazie a risorse del Pnrr, insieme a Comune di Modena, Csv, Intandem e Onyva, su un’ulteriore iniziativa: la realizzazione di altri due appartamenti che potranno ospitare complessivamente 12 ospiti. Parallelamente la Fondazione è impegnata a studiare nuove modalità per reperire alloggi anche da privati, con particolare riferimento alle famiglie di disabili interessate a un progetto di vita indipendente del loro congiunto attraverso l’avvio di esperienze di cohousing.
“L’obiettivo di questi progetti pilota – afferma l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Modena Roberta Pinelli – è appunto la replicabilità e la diffusione di queste iniziative in un contesto dove il numero di persone con disabilità, cognitive o motorie, già molto elevato, è destinato ad aumentare per l’allungamento dell’aspettativa di vita. Si tratta quindi di azioni di cui, in futuro, potrebbe beneficiare anche una parte di popolazione anziana. Da una parte – continua Pinelli – puntiamo a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e a salvaguardare il più possibile la loro autonomia; dall’altra a fare rete tra tutte le componenti della società civile – istituzioni, Terzo settore, famiglie e privati – per garantire il supporto necessario affinché questi progetti di welfare innovativo siano sostenibili”.
AL MICHELANGELO LO STRAORDINARIO MONDO TWINKLY
In viaggio tra sogno e verità, Alice si aggira tra le incomprensioni di un mondo in bianco e nero, tra domande e dubbi su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ove l’unica costante è l’amore. In questo modo, “Sei tu Alice?” invita il pubblico a riflettere sulla bellezza della vita quotidiana, valorizzando i piccoli gesti di gentilezza e di condivisione e respingendo l’idea dell’insoddisfazione cronica che mira a eliminare tutto ciò che viene considerato imperfetto.
Dopo aver già toccato diverse città, lo spettacolo “Sei tu Alice?” della compagnia Twinkly, per la regia di Chiara Gatti e Valerio Boni, approda a Modena, venerdì 6 ottobre alle 20.30 al Teatro Michelangelo (prevendite sul sito: www.teatromichelangelo.com) per una serata organizzata da associazione Habilitas aps e Fondazione Vita Indipendente con il patrocinio del Comune di Modena.
La compagnia Twinkly nasce 15 anni fa da Teatro Ability, un laboratorio artistico e educativo d’integrazione dell’associazione Habilitas promosso da un gruppo di volontari in collaborazione con la scuola d’arte Talentho. Della compagnia teatrale, che ha già all’attivo sei spettacoli, fanno parte ragazzi con disabilità e non che si confrontano attraverso l’arte e il linguaggio teatrale. Guidati da educatori e insegnanti, attraverso il lavoro di training di riscaldamento, esercizi d’improvvisazione, lettura collettiva, studio dell’interpretazione e prove si preparano per arrivare all’emozione unica di salire sul palcoscenico dove ciascuno può esprimere le proprie potenzialità.
“Sei tu Alice?” nasce anche dalle riflessioni dei Twinkly che portano in scena uno spaccato coinvolgente che esplora diverse tematiche fondamentali dell’esistenza umana, uno specchio della dicotomia interiore presente nel momento in cui la disabilità fa capolino in una qualsiasi famiglia. I personaggi incarnano allo stesso tempo i “limiti” e il “genio” dell’essere umano: la Regina rappresenta la paura che limita e ostacola la spontaneità e la diversità, mentre il Tempo incarna l’idea di normalità che tutti cercano di raggiungere, o ancora il Cappellaio incarna la creatività esponenziale propria di ogni essere umano.
A salire sul palcoscenico del Michelangelo venerdì 6 ottobre saranno: Chiara Gatti, Viviana Piglialarmi, Annamaria Minghetti, Francesca Fanti, Lucia Frescadore, Leslie Aunum, Antimo Pedata, Alessia Zara, Filippo Caiumi, Rachele Solieri, Eugenio Degli Esposti, Simona Franceschi, Charlie Bottura.