La pastasciutta antifascista quest’anno ha un sapore particolare : quello dell’ottantesimo anniversario da quel fatidico 25 luglio 1943 quando venne trasmesso il celebre messaggio radiofonico che annunciava la sostituzione, alla guida del governo, di Benito Mussolini con il Maresciallo Pietro Badoglio. E’ l’illusione, la prima di quell’anno fatale, che la guerra sia finita ma, purtroppo, durerà per altri venti sofferti mesi. Quel 25 luglio, però, alla notizia che il duce è stato arrestato, per molti italiani c’è solo la voglia di festeggiare.
Com’è noto, a Campegine la famiglia Cervi, con altre del paese, portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Rapidamente la cittadinanza si mise in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi con burro, formaggio e desiderio di libertà. Non c’era, infatti, solo la fame, ma anche tanta voglia di uscire dall’incubo del fascismo e della guerra. Quel momento viene riproposto ormai da diversi decenni ed è diventato un appuntamento imprescindibile per l’ ANPI.
Anche per questa edizione la grande tavolata della “Pastasciutta antifascista” si snoda, a partire dal 22 luglio e via via fino al 2 agosto, in un lungo percorso, dalla Bassa all’ Appennino, con iniziative, organizzate sul territorio, spesso in collaborazione e con l’adesione di altre associazioni culturali, sindacali accomunate dagli stessi valori antifascisti. Quest’anno la Pastasciutta antifascista “simbolo”, nel modenese, avrà luogo il 25 luglio a Carpi, nel Cortile d’Onore del Castello dei Pio. Una prestigiosa cornice per dare il giusto rilievo a questa iniziativa di carattere provinciale, che si avvale anche del patrocinio del Comune di Carpi a significare il legame tra cittadini e istituzioni nel nome della partecipazione democratica e della Costituzione antifascista.
La collocazione nello splendido cortile, del Palazzo dei Pio è una ulteriore sottolineatura dell’avvenimento per tutto ciò che rappresenta: cuore e simbolo della città, ospita , il Museo del deportato politico e razziale e si affaccia su Piazza dei Martiri, dedicata alle vittime, partigiani e civili, della cruenta rappresaglia fascista del 16 agosto 1944.
All’avvenimento sono state invitate a dare adesione le Associazioni che compongono il “Tavolo della Memoria” perché il segnale che si vuole trasmettere è quello di un’ iniziativa non di parte , ma aperta a coloro che si riconoscono nei valori trasmessi dall’antifascismo, dalla Costituzione democratica, ma soprattutto si vuole coinvolgere la città di Carpi e si aspetta una forte risposta dalla popolazione.
All’evento di Carpi, dopo i saluti del sindaco Alberto Bellelli seguiranno gli interventi di Metella Montanari, Direttrice Istituto Storico di Modena su “25 luglio ’43: contesto e significato”; Gerardo Bisaccia, Vice Presidente ARCI Provinciale di Modena; Aurora Ferrari, Membro Segreteria Provinciale CGIL di Modena e Vanni Bulgarelli, Presidente ANPI Provinciale di Modena. Spazio anche alla Musica resistente con la partecipazione di Stefano “Cisco”Bellotti e i suoi amici.
Torna la Pastasciutta Antifascista, giovedì 27 luglio alle 19.30 anche al Circolo Arci Arcobaleno di Santa Croce di Carpi, festa popolare con un ricco programma di interventi, testimonianze e musica. Organizzato da una rete di associazioni ed enti del territorio, celebra la festa organizzata dalla famiglia Cervi il 25 luglio 1945, quando decise di offrire un pasto a tutta la comunità per celebrare la caduta del fascismo e, seguendo questa tradizione, continua ad essere un momento di condivisione dei valori dell’antifascismo, della libertà e della democrazia. L’appuntamento è alle 19.30 con alcune testimonianze di resistenza dei giorni nostri: “Il popolo delle tende” a cura di Unione degli Universitari, che raccontano degli universitari che hanno occupato le piazze con le tende, davanti agli atenei, per sensibilizzare sul caro affitti nelle città e “I giovani del fango” a cura di I burdèl de paciug, racconto dei giovani che volontariamente hanno “spalato fango” dopo l’alluvione che ha colpito la Romagna. A seguire il pranzo popolare offerto ai partecipanti: un piatto di pastasciutta, acqua e dolce. In serata concerto live dei Tupamaros, band storica di folk-rock di Carpi e altri ospiti a sorpresa.