La Giunta del Comune di Sassuolo ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di restauro delle facciate della Torre Civica di piazza Garibaldi, il “Campanone”, che sarà realizzato grazie anche al contributo di Marazzi Group. I lavori inizieranno nelle prossime settimane.
La Torre, edificata tra il 1676 e il 1680 secondo un progetto dell’architetto ducale Antonio Loraghi, caratterizza fortemente Piazza Garibaldi, centro nevralgico della città che ospita durante tutto l’anno mercati, conferenze, spettacoli ed eventi aperti ai cittadini. Negli anni, la Torre ha subìto più interventi per mano di diversi architetti che hanno progettato le coperture e gli ornamenti dalla sua nascita agli ultimi lavori di restauro della piazza, negli anni Ottanta del Novecento, occasione in cui è stata proprio l’azienda Marazzi a donare il quadrante in ceramica dell’orologio.
“Si tratta di un intervento importante – sottolinea il Vicesindaco con delega al Patrimonio Alessandro Lucenti – che punta a riqualificare, non soltanto da un punto di vista estetico, uno dei punti di riferimento della nostra città, quel campanone che simboleggia Sassuolo in tutto il mondo. Un intervento che ha una duplice rilevanza: se da un lato puntiamo a mettere in sicurezza e riqualificare il campanone, infatti, dall’altro puntiamo a farne un simbolo, un volano che incentivi tutti i proprietari degli immobili che circondano piazza Garibaldi a fare altrettanto. Sistemando e riqualificando le facciate degli edifici riporteremmo quello che viene definito il “salotto buono” della città allo splendore che merita. Un ringraziamento particolare, da parte dell’intera città di Sassuolo, va a Marazzi Group che è sempre molto sensibile alle iniziative locali e che si è subito messa a disposizione per reperire i fondi volti a sistemare una torre su cui capeggia l’orologio donato a suo tempo proprio dall’azienda ormai quarant’anni fa”.
“Abbiamo un profondo legame affettivo con piazza Garibaldi, dove è ancora presente la drogheria che era di proprietà del fondatore di Marazzi, Filippo Marazzi, e che lasciò per dedicarsi alle ceramiche e fondare l’azienda che conosciamo oggi”, commenta Mauro Vandini, AD di Marazzi Group. “Siamo fortemente legati al nostro territorio e crediamo sia importante collaborare con le istituzioni per promuovere azioni di sostenibilità sociale e contribuire, come nel caso del restauro di un elemento simbolo di Sassuolo, alla realizzazione di progetti rivolti a restituire valore alle comunità coinvolte”.