Parafrasando Paolo Borsellino, sconfiggere le mafie significa, anche e per buona parte, contrastare la cultura mafiosa, e farlo sin dai banchi di scuola: è animati da questo spirito che i membri della Commissione contrasto a mafie e corruzione del CUP, il Comitato Unitario dei Professionisti della provincia di Modena, insieme a Comune e Cooperativa sociale Open Group – Libera Radio, promuovono la Biblioteca vivente dell’Antimafia, la raccolta delle testimonianze delle donne e degli uomini – i ‘libri viventi’, appunto – che, nei campi e nei ruoli più differenti, si occupano ogni giorno di contrastare la cultura dell’illegalità, della corruzione e del compromesso con il malaffare.
Attivisti, docenti, giornalisti, imprenditori: sono tanti e diversi i libri che compongono questa ‘biblioteca in carne e ossa’ che viene messa a disposizione degli studenti delle scuole modenesi, ormai da tre anni.
Quest’anno la Biblioteca Vivente si arricchisce di due nuovi testi: Giulia Migneco, giornalista responsabile della comunicazione di ‘Avviso Pubblico. Enti locali e regioni contro mafie e corruzione’, protagonista del libro ‘La pandemia dell’azzardo’, e Marcello Ravveduto, docente di Digital Public History all’Università di Salerno, cui è dedicato il libro ‘Il racconto pubblico delle mafie’.
Entrambi, insieme al giornalista Giovanni Tizian e al sociologo Marco Omizzolo (che per l’occasione presenterà in anteprima il suo ultimo libro ‘Laboratorio Criminale’, in uscita con le edizioni People) saranno protagonisti, giovedì 25 maggio dalle ore 9.30 alle 11.30, di un incontro con gli studenti dell’IIS Fermo Corni di Modena.
La mattinata – coordinata dal giornalista Federico Lacche, sarà introdotta dai saluti dell’assessore alla Legalità del Comune di Modena Andrea Bosi, di Giuliano Fusco e Anna Allesina, rispettivamente presidente e coordinatrice Commissione contrasto a mafie e corruzione del CUP | presidente del CUP, e del preside del Corni Federico Giroldi – rappresenterà l’occasione per gli studenti di confrontarsi con i ‘libri viventi’, di porre domande a chi ha scelto, per trasmettere l’idea di un paese più giusto, la più efficace delle lezioni, quella dell’esempio.
“Reduci dal convegno di formazione dei professionisti sul tema del pericolo infiltrazioni rispetto a PNRR e bonus edilizi – commentano Giuliano Fusco e Anna Allesina –, per il terzo anno consecutivo siamo orgogliosi di poter portare avanti, insieme al Comune di Modena, il progetto della Biblioteca Vivente. L’incontro con gli studenti, e il percorso preparatorio di approfondimento sui racconti dei testimoni che lo precede, grazie anche al fondamentale apporto di alcune docenti, rappresenta la nostra idea di diffusione della cultura della legalità attraverso l’esempio diretto, che sulle giovani generazioni ha più efficacia di tante altri ammonimenti teorici. Alle ragazze e ai ragazzi che li ascoltano, e che con essi dialogano, i ‘Libri viventi’ riportano la testimonianza concreta che la giustizia, in quanto fenomeno umano, non può essere composta soltanto di codici e norme, ma anche e soprattutto di persone che a quelle norme e a quei codici danno valore e senso con le proprie azioni concrete, con i gesti quotidiani che, anche se piccoli, contribuiscono ad allontanare violenza, prepotenza, egoismo e omertà, ovvero gli elementi sui cui invece la mala pianta delle mafie si radica e prospera”.
L’intenzione degli organizzatori è poi quella di mettere a disposizione della collettività gli otto libri realizzati – oltre a quelli che nel futuro potranno arricchire la Biblioteca vivente – per contribuire a sviluppare ulteriori iniziative di divulgazione e approfondimento su queste tematiche, sia nei confronti degli studenti che di tutti i cittadini.
L’iniziativa è realizzata con il patrocinio e il contributo del Comune di Modena nell’ambito del progetto “Legalità e Territorio 2022”, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna.