Steve Coleman (by John D. & Catherine T. MacArthur Foundation)

Inizia una nuova stagione per il jazz emiliano-romagnolo, che ora ha la sua fondazione: Jazzer, il “super brand” già operativo da un anno che riunisce le tre più prestigiose realtà culturali in campo jazzistico della regione Emilia-Romagna (Bologna Jazz Festival – Associazione Bologna in Musica, Crossroads – Associazione Jazz Network e Jazz Club Ferrara), ha infatti assunto ora la sua forma giuridica ufficiale. La nuova Fondazione Jazzer, con Maurizio Roi come presidente, nasce e si sviluppa grazie al main partner Gruppo Hera.

Maurizio Roi è una figura di spicco nell’ambito delle politiche per la cultura: attualmente è presidente della Coop Società Creativa e direttore del Lerici Music Festival, oltre che presidente dell’Associazione Left Wing. In precedenza è stato sovrintendente della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova (2014-2019), dirigente di struttura per la produzione musicale della Fondazione Arturo Toscanini (2006-2013), presidente dell’Associazione Teatrale Emilia-Romagna (1996-2015), vicepresidente dell’AGIS con delega allo spettacolo dal vivo (2006-2013). È stato vicesindaco di Lugo di Romagna dal 1989 al 1994, ricoprendo poi la carica di sindaco nei due mandati successivi.

Jazzer è promosso in collaborazione con il Comune di Bologna nell’ambito delle azioni di Bologna Città della Musica Unesco e con il contributo della multiutility Gruppo Hera, da sempre impegnata a favore delle tante esperienze artistiche e culturali promosse sui territori serviti.

 

Jazzer in scena

L’attività musicale di Jazzer è distribuita in maniera organica e capillare su tutto il territorio regionale: le decine di concerti già in programma entro l’estate sono l’inizio di un’attività che proseguirà poi per tutto il resto dell’anno con ulteriori contenuti musicali. Jazz a tutti i livelli: dalle star internazionali ai fondamentali protagonisti della scena italiana, dagli esponenti della tradizione afroamericana ai più imprevedibili innovatori, dalla dimensione locale a quella esotica. La programmazione (al cui interno ricoprono un ruolo fondamentale le produzioni originali, le residenze artistiche e gli scambi internazionali) è consultabile sul sito web www.jazzer.eu, che diventa il collettore della principale produzione jazzistica regionale.

 

Jazzer a Bologna

È ancora presto per il cartellone completo del Bologna Jazz Festival, che andrà in scena in autunno. Ma intanto trapela il nome del primo dei big in programma: il 17 novembre all’Unipol Auditorium si esibirà la cantante Samara Joy. Una serata che mette in risalto l’impegno di Jazzer nella valorizzazione dei nuovi talenti: Samara Joy, che solamente un anno fa, ancora poco nota, era stata ospite della programmazione del Jazz Club Ferrara, con la recente vittoria del Grammy come migliore nuovo talento si trova improvvisamente catapultata ai vertici della scena festivaliera mondiale.

 

Jazzer lungo tutta la via Emilia

Le attività festivaliere di Jazz Network, sparse in tutta la regione, sono nel loro momento di massima intensità. Il festival Crossroads è in pieno svolgimento, con ancora oltre venti serate concertistiche in programma sino all’inizio di agosto. Tra i concerti in arrivo spiccano il live di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti a Meldola (29 aprile), la decina di serate al Teatro Asioli di Correggio tra il 16 maggio e l’1 giugno (con, tra gli altri, Flavio Boltro assieme all’Orchestra Cherubini Brass 10tet, Donny McCaslin, Shai Maestro, Famoudou Don Moye), i concerti estivi a Rimini di Julian Lage (11 luglio) e Alfredo Rodriguez (6 agosto).

È inoltre pronta al via la 50° edizione del festival Ravenna Jazz: dal 4 al 13 maggio, con Irene Grandi in versione blues, il jazz ‘sinfonico’ dell’Italian Jazz Orchestra con Maria Pia De Vito e Flavio Boltro, i progetti di Daniele Sepe (dedicato alle colonne sonore jazz dei film di Totò) e Francesco Bearzatti (omaggio ai Led Zeppelin), la world music di Susana Baca, gli intrecci con la club culture di Neue Grafik, l’approccio rock di Hugo Race, la fusion di Matteo Mancuso, il jazz puro di Alessandro Scala.

 

Jazzer a Ferrara

Al Jazz Club Ferrara sono in corso gli ultimi concerti stagionali, con un paio di esaltanti optional aggiunti alla programmazione originariamente annunciata. Nel mese di maggio si terranno infatti due concerti con artisti di culto della jazz statunitense: Steve Coleman con i Five Elements (l’1 maggio) e il trio di Benjamin Koppel, Scott Colley e Brian Blade (il 6).

 

Giornata Internazionale del Jazz

Molteplici le attività di Jazzer il 30 aprile, in occasione della Giornata Internazionale del Jazz.

Al Teatro Comunale di Russi, nell’ambito del festival Crossroads, Enrico Rava e Mauro Ottolini saranno protagonisti di un progetto musicale dedicato a Lester Bowie ed eseguito con un nutrito ensemble: una data in esclusiva con due solisti al vertice del jazz italiano.

Il Jazz Club Ferrara ospiterà una serata stratificata per la Borsa di studio “Emanuele Rossi”, che verrà assegnata a uno studente del conservatorio distintosi durante le jam session della stagione. Sul palco si alterneranno le esibizioni del pianista Hugo Aisemberg e degli allievi del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara (il quintetto The Touchstones, il Triodimension, una jam session a opera del Laboratorio di Ritmica sotto la direzione di Alessandro Paternesi).

Sotto l’egida del BJF, al Cinema Lumière di Bologna sarà proiettato il film Il tocco di Piero di Massimo Martella (Italia/2022), che ripercorre la parabola creativa di Piero Umiliani, uno dei più importanti compositori italiani di colonne sonore.

 

Oltre i live: Jazzer al servizio del tessuto culturale regionale

A integrazione del palinsesto concertistico, le tre realtà associative che convergono nel progetto Jazzer svolgono ulteriori attività allo scopo di valorizzare l’humus culturale della regione Emilia-Romagna. Questi ulteriori obiettivi sono possibili grazie al contributo del Gruppo Hera, sostenitore del cartellone di Jazzer e, in senso più ampio, della valorizzazione della cultura jazz in Emilia-Romagna.

 

Attività didattiche e concorsi. Varie iniziative sono state create per coinvolgere, sostenere e formare i giovani musicisti emiliano-romagnoli, anche attraverso rapporti continuativi e diretti con i Conservatori e Licei Musicali della regione: dal Progetto Didattico “Massimo Mutti” di Bologna in Musica (in autunno, contestualmente al BJF), alla nuova Borsa di studio “Emanuele Rossi” istituita nel 2023 dal Jazz Club di Ferrara (30 aprile), a Pazzi di Jazz di Jazz Network (iniziato in marzo e ormai pronto per il concerto conclusivo del 4 maggio al Teatro Alighieri di Ravenna, con una vasta selezione degli allievi assieme ai docenti Tommaso Vittorini, Mauro Ottolini, Mauro Negri e Alien Dee). Sempre sotto l’egida di Jazz Network in maggio si terranno i workshop di “Mister Jazz” (a Ravenna, con Flavio Boltro il 7 maggio e Maria Pia De Vito l’11); i seminari “Correggio On Time” (a Correggio dal 26 al 28 maggio: stage intensivo di formazione professionale con jam session e una produzione concertistica originale al Teatro Asioli con gli allievi e il nutrito cast didattico composto da Cristina Renzetti, Alessandro Paternesi, Cristiano Arcelli, Marcello Allulli, Fulvio Sigurtà, Francesco Diodati, Enrico Zanisi, Francesco Ponticelli); l’incontro-guida all’ascolto su Elvis Presley a cura di Francesco Martinelli destinato alla Scuola Comunale di Musica “Giuseppe Sarti” di Faenza e al Conservatorio Statale di Musica “Bruno Maderna” di Cesena (29 maggio).

 

Attività di sostegno dei luoghi di aggregazione e di pratica jazzistica. Un supporto sia economico che promozionale realizzato organizzando spettacoli e favorendo jam session nell’ambito dei jazz club di Bologna (Camera Jazz & Music Club, Binario 69, Sghetto Club, Cantina Bentivoglio, Bravo Caffè, Mercato Sonato), Ferrara (Torrione Jazz Club) e Ravenna (Bronson, Cisim).

 

Attività di produzione di formazioni musicali emiliano-romagnole. Jazz Network aggiunge ogni anno, come anteprima del palinsesto del festival Crossroads, una serie di produzioni concertistiche interamente dedicate a jazzisti emiliano-romagnoli (che peraltro trovano poi spazio anche all’interno del festival principale). Bologna in Musica sostiene le produzioni del collettivo emiliano-romagnolo “Istantanea” (Tower Jazz Composers Orchestra, Istantanea Ensemble, Unscientific Italians). Il Jazz Club Ferrara da quest’anno, nell’ambito della propria stagione concertistica, propone jam session non solo i venerdì sera ma anche tutte le domeniche sera: un palco aperto e sempre disponibile per i musicisti del territorio.

 

Attività turistico-culturali. Il Torrione San Giovanni di Ferrara ha dato vita a un ciclo di visite guidate alla scoperta della storia del suggestivo baluardo difensivo rinascimentale nel quale ha sede il jazz club. L’iniziativa dell’Associazione Culturale Jazz Club Ferrara, curata da Eleonora Sole Travagli, è realizzata in collaborazione con il Comune di Ferrara.