Il parco campagna della Resistenza, tra vecchie e nuove funzioni, evocazione storica e biodiversità è al centro del convegno in programma venerdì 21 aprile, dalle 15 alle 19, nella sala conferenze della palazzina Pucci (largo Pucci 40).
Il convegno è promosso dal Comune di Modena, in collaborazione con la rivista Acer e con il Gruppo modenese scienze naturali, nell’ambito del percorso per la riqualificazione del parco che, in questa prima fase che si sta concludendo, ha visto il coinvolgimento di enti e associazioni ambientali, agricole e di esperti entomologi.
L’appuntamento è aperto a tutti gli interessati ed è riconosciuto come corso di aggiornamento per gli Ordini degli Architetti e degli Agronomi e forestali, per i periti agrari e i periti agrari laureati, per agrotecnici e agrotecnici laureati.
Dopo l’introduzione dell’assessora all’Ambiente del Comune di Modena Alessandra Filippi e di Lucio Saltini, presidente del Gruppo modenese di scienze naturali, la prima parte del convegno, moderata da Mauro Ferri, sarà dedicata soprattutto alla biodiversità: Elisabetta Sgarbi, del dipartimento di Scienze della vita di UniMoRe, tratterà di parchi urbani e biodiversità vegetale; Giovanni Bazzocchi, del dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna, del ruolo dei parchi urbani nella valorizzazione e tutela degli impollinatori e dell’entomofauna; Giulia Santunione, di UniMoRe, del ruolo dei parchi in ambito urbano nel contrasto ai cambiamenti climatici; Anna Garavaldi, del Centro ricerche produzioni animali di Reggio Emilia, interverrà su prati stabili, segno distintivo della biodiversità sulle caratteristiche del Parmigiano Reggiano.
Nella seconda parte, moderata da Marilena Po, si approfondirà il ruolo attuale e futuro del parco campagna della Resistenza nel sistema dei parchi modenesi e del nuovo Regolamento del verde approvato dal Comune di Modena, con gli interventi di Saverio Cioce, dirigente del settore Ambiente del Comune, e di Eraldo Antonini, l’agronomo incaricato del progetto di riqualificazione. Sarà trattato, inoltre, il tema delle specie vegetali rare presenti nel parco, e in particolare dell’Allium angulosum, specie autoctona e protetta, e della loro tutela nel nuovo disegno del parco, con Claudio Santini, dell’associazione Foreste per sempre; Fabrizio Buldrini, Università di Bologna; Filiberto Fiandri, Gruppo naturalistico modenese. L’ultimo intervento, infine, a cura di Elisa Monterastelli e di Marco Palmieri, del Gruppo modenese scienze naturali, sarà dedicato agli invertebrati, rettili e anfibi che popolano il parco.
Il progetto di riqualificazione del parco campagna della Resistenza si pone l’obiettivo di ricreare un’area di biodiversità all’interno della città. Il Parco della Resistenza, istituito nel 1995, ricostruisce il paesaggio agrario della pianura modenese così com’era al tempo della lotta partigiana con l’intento di salvaguardare per il futuro la testimonianza di un ambiente quasi interamente scomparso, utilizzando modelli di paesaggio locale e non quelli derivati dal parco all’inglese e maggiormente diffusi. La riqualificazione punta a recuperare queste caratteristiche peculiari del Parco, che nel corso degli anni si sono indebolite anche a causa di cambiamenti climatici e fitopatie, per favorire una nuova frequentazione da parte del pubblico dando valore alla ricostruzione storico-agraria, anche a fini didattici, e, appunto, favorendo e arricchendo la biodiversità vegetale e animale dell’area, in particolare, le popolazioni di impollinatori selvatici, uccelli e anfibi. Nella prima fase del progetto, in via di conclusione, vengono mappati gli oltre 200 mila metri quadrati del parco per rilevare le specie vegetali e animali presenti ai fini della definizione delle linee di indirizzo sulle quali, nell’ambito della seconda fase del progetto, verrà redatto il progetto di fattibilità, affidato a un agronomo esperto. La consegna del progetto di fattibilità è prevista per la fine dell’anno.