L’area attorno al teatro, la zona antistante la chiesa e una parte di via Matteotti. È un giorno importante, oggi, per Reggiolo, comune in provincia di Reggio Emilia: si conclude il secondo stralcio dei lavori, finanziati dalla Regione con un milione di euro, e si inaugura piazza Martiri, oggetto di un lungo percorso di riqualificazione.
Un nuovo inizio al quale ha partecipato, insieme al sindaco Roberto Angeli e alle autorità locali, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
“Siamo orgogliosi di aver restituito ai cittadini di Reggiolo questo spazio simbolo della loro comunità- ha commentato il presidente Bonaccini-. Reso ancora più bello e fruibile dai vari interventi che sono stati realizzati. Le risorse che la Regione ha messo a disposizione per ridare linfa e vitalità ai centri storici, a partire da quelli colpiti dal terremoto, hanno contribuito in modo sostanziale a rigenerare il tessuto produttivo e sociale dei centri abitati colpiti dal disastroso terremoto in Emilia, insieme a tenacia e forza che in primo luogo le persone hanno dimostrato fin dal primo istante”.
Le risorse e gli interventi
Con la ripartizione dei 30 milioni per i centri storici, la Regione ha destinato all’Amministrazione comunale di Reggiolo 2,2 milioni di euro circa per ricostruire e riqualificare una serie di opere destinate alla rivitalizzazione della “città pubblica”.
Di queste risorse, 1 milione di euro è stato utilizzato proprio per la riqualificazione di piazza Martiri (secondo stralcio), cuore della città. Peraltro, questo intervento ha completato un progetto già finanziato con il Programma Speciale d’Area, che ha interessato la parte della piazza a nord, nei pressi del teatro, della zona antistante la chiesa e una parte di via Matteotti.
L’intero progetto di riqualificazione (primo e secondo stralcio) è stato elaborato per rispondere alle esigenze della comunità reggiolese che, nel corso di vari confronti con l’amministrazione, ha chiesto di avere a disposizione ambiti pubblici piacevoli e gradevoli, capaci di agevolare la coesione sociale senza perdere identità e memoria storica dei luoghi stessi.
Il progetto ha, pertanto, incentivato la massima accessibilità alla piazza pedonale, ciclabile e anche veicolare, mantenendo la memoria storica del tracciato.
Sono state riprogettate le diverse funzioni ospitate negli spazi per favorire le attività commerciali del centro, aumentare le superfici pedonali, incentivare l’utilizzo socio-aggregativo del giardino adiacente alla Rocca e rendere più vivaci i “dinamismi” urbani.