Venti aspiranti autisti di autobus hanno iniziato questa settimana il percorso di formazione organizzato e finanziato da SETA che li porterà, entro giugno, a conseguire la patente D e l’abilitazione professionale CQC (Carta di Qualificazione del Conducente), requisiti necessari per guidare i mezzi pubblici. Il corso è realizzato in collaborazione con ACI Modena, che ne cura la direzione didattica secondo precisi e rigorosi standard qualitativi. SETA garantisce ai futuri conducenti di autobus la copertura integrale del costo della scuola guida (dal valore di mercato di circa 4mila euro) e la garanzia di assunzione, una volta terminato positivamente il percorso formativo, con contratto di lavoro a tempo indeterminato e possibilità di scelta tra impiego full time o part time.
Il gruppo di aspiranti autisti è caratterizzato dalla perfetta parità di genere (dieci uomini e dieci donne), un’età media di poco superiore ai 30 anni ed un’ampia varietà di precedenti esperienze lavorative e di motivazioni personali. La maggioranza delle donne e dei ragazzi più giovani, ad esempio, viene da esperienze di lavoro precario: per loro, diventare autista di autobus rappresenta finalmente un’occasione concreta di lavoro stabile e garantito. Alcuni, dall’età più matura, hanno intrapreso questo percorso come scelta personale di riqualificazione lavorativa. Tra le iscritte al corso troviamo anche una ex casalinga e madre di famiglia che condividerà con la sua giovane figlia questa esperienza. Del gruppo fa parte anche un cittadino ucraino, giunto da poco in Italia ed intenzionato a stabilirsi nel nostro Paese, motivo per cui sta parallelamente seguendo anche un corso di lingua italiana.
“Per gran parte delle aziende italiane di trasporto pubblico (specialmente al Centro Nord) la carenza di autisti è ormai un problema strutturale: siamo quindi molto lieti di vedere tanti giovani e, soprattutto, tante donne che desiderano avviarsi a questa professione, la cui utilità per il buon funzionamento delle nostre comunità viene troppo spesso sottovalutata e sminuita” afferma Antonio Nicolini, Presidente di SETA. “Già da diversi anni – prosegue Nicolini – si riscontrano crescenti difficoltà nel reperire e fidelizzare conducenti di autobus, un mestiere che purtroppo non è più attrattivo come un tempo, sia per ragioni culturali sia per motivi economici. Per questo motivo SETA è impegnata in un percorso strategico di valorizzazione e fidelizzazione del personale che prevede importanti misure incentivanti. Tutte le assunzioni avvengono esclusivamente con contratto di lavoro a tempo indeterminato ed ai dipendenti offriamo, oltre a quanto previsto dal Contratto nazionale di categoria, un accordo integrativo aziendale, un premio annuale di produzione ed un corposo pacchetto di servizi di welfare. Giovani e donne che vogliono intraprendere la professione di autista possono conseguire patente D ed abilitazione CQC con copertura integrale dei costi a carico dell’azienda. Infine, a chi è già autista e proviene da fuori regione viene fornito un alloggio in assegnazione temporanea, i cui costi e relative procedure sono a carico di SETA”.
Le azioni attivate da SETA negli ultimi mesi stanno dando buoni frutti: tra settembre 2022 e gennaio 2023 sono stati oltre trenta (complessivamente, nei tre bacini provinciali serviti di Modena, Reggio Emilia e Piacenza) i nuovi autisti assunti. Inoltre, grazie alle domande ricevute, entro l’inizio dell’estate SETA attiverà un nuovo percorso di formazione per aspiranti autisti, anche in questo caso con garanzia di assunzione a tempo indeterminato.