Uno “stage formativo” alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena per gli Ispettori di nuova nomina della Polizia Locale di Sassuolo.
Lo stage, della durata di 80 giorni ed in fase di ultimazione da parte del primo Ispettore coinvolto, fa parte di un Protocollo d’intesa sottoscritto nei mesi scorsi dalla Procura della Repubblica e dalla Polizia Locale volto a rafforzare l’ampliamento delle conoscenze e delle competenze di meccanismi, procedure, atti e istituti che governano il sistema e la procedura penale di un ufficio requirente; il miglioramento reciproco di efficienza, serietà, dinamicità, sensibilità; l’accrescimento delle potenzialità con la formazione, il maggior coinvolgimento, la motivazione e la sensibilizzazione delle persone per una struttura capace di gestire in modo corretto ed efficiente i servizi; la diffusione e consolidamento della cultura della sicurezza e del rispetto delle normative applicabili alle attività.
l percorso formativo si sviluppa a partire dall’approfondimento della conoscenza della fase della “ricezione” della Notizia di Reato, alla fase dell'”iscrizione”, passando attraverso la comprensione della “competenza” e/o qualità del fatto, all’individuazione degli elementi che l’Ufficio del Pubblico Ministero reputa e/o valuta essenziali o meno, dall’inserimento dei dati alle procedure relative all’esecuzione delle disposizioni, per svilupparsi sulle modalità di esecuzione di Atti e/o delle Misure Urgenti, di Provvedimenti, Decreti, infine alla predisposizione e/o redazione di Atti e/o attività di Polizia Giudiziaria.
Suddiviso in tre fasi distinte, il percorso prevede la presenza di un “tutor” che affianca l’Ispettore di Polizia Locale tanto nella prima fase di “Notizie di reato” e “Consegna atti”, quanto nell’ufficio del dibattimento (presso il Giudice di Pace o il Giudice Monocratico) e nell’Ufficio del Pubblico Ministero.
“Un protocollo – afferma il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – a cui abbiamo aderito volentieri dell’ottica di un accrescimento reciproco: da una parte l’aiuto allo smaltimento dell’enorme mole di lavoro della Procura, dall’altro una conoscenza sul campo da parte dei nuovi ispettori delle procedure e dei meccanismi che seguono il momento della denuncia o dell’arresto. Per questo motivo, dopo questo primo momento, siamo a completa disposizione per proseguire nel rapporto con ulteriore personale”.