Officine Maccaferri, società italiana leader internazionale di ingegneria civile, geotecnica e costruzioni ambientali a capo di un gruppo di oltre 70 società in grado di servire 130 Paesi, ha ottenuto l’omologazione della proposta concordataria in continuità sostenuta da un gruppo di obbligazionisti composto dai fondi internazionali Carlyle Global Credit Investment Management LLC, GLG Partners Limited e Stellex Capital Holdings Luxembourg S.a r.l. (l’“Ad Hoc Group”).
La proposta di concordato di Officine Maccaferri poggia sull’impegno dell’Ad Hoc Group di fornire la liquidità necessaria per il soddisfacimento dei creditori. A tal fine, Stellex ha acquisito l’intero capitale sociale di Officine Maccaferri in una procedura competitiva indetta nel contesto del processo di risanamento di SECI S.p.A. (attualmente in fallimento), e conferito le azioni in un trust di scopo istituito secondo le indicazioni del Tribunale di Bologna, volte a garantire l’indipendenza del trustee dal conferente e, conseguentemente, la tutela dei creditori.
Il decreto di omologa, che segue la retrocessione delle azioni a Stellex e la riorganizzazione della compagine societaria di Officine Maccaferri, dà il via all’esecuzione del piano predisposto dalla società da completarsi auspicabilmente entro la fine dell’anno. Il piano prevede, tra l’altro, un aumento di capitale inscindibile di euro 60 milioni interamente sottoscritto dall’Ad Hoc Group e l’emissione di un prestito obbligazionario da quotarsi presso l’MTF della Borsa di Vienna a favore degli attuali obbligazionisti.
Il piano consentirà a Officine Maccaferri di avviare un nuovo percorso di crescita e consolidamento della propria posizione nel mercato internazionale.
Si tratta di una delle operazioni più significative e attese dal mercato, in cui l’Ad Hoc Group è stato assistito da Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher con un team guidato dal partner Bruno Cova (nella foto a sinistra) e composto dal counsel Juljan Puna (nella foto a destra), dalle associate Martina Famlonga e Marwa Baktash, e dalla junior associate Sara Artelli oltre ad altri professionisti che hanno seguito aspetti particolari, tra cui, il counsel Leonardo Fedrini per la fiscalità, i partner Francesca Petronio e Fabio Cozzi per il contenzioso, la partner Vincenza Altieri per gli aspetti legati al trust.
Latham & Watkins ha seguito gli aspetti antitrust e FDI con un team guidato dal partner Luca Crocco e composto, tra l’altro, dai counsel Rita Motta e Jana Dammann, mentre Gattai, Minoli, Partners ha seguito gli aspetti finanziari con un team guidato dai partner Lorenzo Vernetti ed Emanuela Campari Bernacchi. Milbank ha seguito gli aspetti di diritto inglese e USA.
DC Advisory ha agito in qualità di financial advisor dell’Ad Hoc Group.
Officine Maccaferri è stata assistita invece dallo studio Zoppini da un team composto, tra gli altri, da Andrea Zoppini e da Giulio Angeloni, in collaborazione con il General Counsel della società, l’Avv. Giovanni Nanni.
DLA Piper ha curato gli aspetti di debt capital market e Paul Hastings quelli di diritto inglese e USA. Lo studio Trombone Dottori Commercialisti Associati ha seguito i profili amministrativi.