RIMINI (ITALPRESS) – “Non possiamo pensare all’Italia come a una piattaforma logistica di arrivo delle merci”, perchè “essere semplicemente una piattaforma, in cui le merci passano per andare altrove, non lascia molto valore. In quest’ultimo anno e mezzo abbiamo immaginato l’Italia come luogo di trasformazione e di partenza delle merci, un fatto che richiede un cambiamento di ottica molto importante”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, al Meeting di Rimini. “Noi vogliamo produrre merci, magari esportarle e attirare quelle aziende che stanno tornando in Italia per farle produrre nei retroporti”, spiega. “Il gigantismo navale non si arresterà: vuol dire avere servizi sempre più avanzati” e, per questo, “servirà una specializzazione dei porti”, continua, ma “non possiamo pensare ai porti separatamente dagli aeroporti e dalle ferrovie: l’intermodalità è necessaria e questo vale anche per i corridoi sud-nord, ma anche per la T dell’Alta Velocità, per il prolungamento fino a Reggio Calabria e per le direttrici est-ovest. Bisogna creare una rete merci-passeggeri interconnessa, che consenta anche di attirare nuove forme di turismo e di attività manifatturiere”.

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