L’assemblea degli azionisti di Tper ha approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021 e la destinazione dell’utile.
A valle di un lavoro di approfondimento condiviso, i Soci hanno anche approvato una revisione dello statuto dell’Azienda attualizzandolo in linea con l’evoluzione normativa, le dimensioni del Gruppo Tper, la complessità delle attività svolte e la condizione di società quotata nei mercati regolamentati oltre che con i temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. L’inserimento della sostenibilità come asset strategico aziendale negli ambiti statutari – sensibilità non ancora molto diffusa tra le linee guida di governance delle società – è testimonianza della volontà di dare impulso anche formale all’attività svolta in coerenza con il perseguimento di obiettivi di integrità, legalità e condotta etica del business secondo i criteri ESG (Environment, Social, Governance), con la visione di contribuire positivamente alla collettività, migliorando la qualità della vita e dell’ambiente, a vantaggio dei viaggiatori e, più in generale, dei portatori d’interessi e dei territori in cui Tper opera.
Sulla base della lista unitaria presentata dai soci, l’Assemblea ha provveduto a nominare i cinque componenti del Consiglio d’Amministrazione in carica per il triennio 2022-2024.
Sono stati designati i consiglieri: Giuseppina Gualtieri – nel ruolo di Presidente e Amministratore Delegato, Alessandro Albano, Eva Coisson, Salvatore Fallica e Maria Elisabetta Tanari.
Non era oggetto rinnovo, invece, il collegio sindacale – nominato per tre esercizi sociali nel luglio 2021 – che resta confermato nella sua composizione: Enrico Corsini (presidente), Fabio Ceroni e Patrizia Preti (sindaci effettivi); Romana Romoli e Gian Luigi Morten (sindaci supplenti).
In riferimento alla destinazione dell’utile netto di 5,1 milioni di euro registrato dal bilancio dell’esercizio 2021, l’Assemblea degli azionisti, su proposta del CdA di Tper, ha approvato la distribuzione di dividendi per 2,5 milioni di euro; i restanti 2,6 milioni di euro sono stati destinati a riserve, legale e straordinaria.
In questo modo, si contemperano in maniera equilibrata sia le esigenze di prudenza amministrativa e imprenditoriale che hanno caratterizzato l’operato aziendale negli anni, sia quelle di distribuire risorse ai soci azionisti in rapporto alle quote sociali.
“Ringrazio i Soci per la fiducia che hanno voluto accordarmi” – ha dichiarato la Presidente e Amministratore Delegato, Giuseppina Gualtieri – per proseguire quel percorso di sviluppo strategico della mobilità, condiviso con le istituzioni, che ha portato al raggiungimento di risultati positivi e ad un consolidamento aziendale che si è rivelato particolarmente importante specie in questi ultimi anni, segnati dalla pandemia. Se Tper oggi è un’azienda sana, a capo di un gruppo che può puntare con consapevolezza a proseguire sulla strada degli investimenti, è frutto della sinergia con gli enti azionisti e del quotidiano lavoro di squadra che ha visto coinvolti il personale, il management e il consiglio d’amministrazione, che desidero ringraziare sentitamente a chiusura di questo mandato. Siamo in una fase che si profila molto difficile e impegnativa in un contesto che pone insieme i grandi cambiamenti della sfida della sostenibilità a tutto campo, ambientale sociale ed economica all’interno di innovazioni tecnologiche di portata epocale e, allo stesso tempo, condizioni e scenari incerti e difficilissimi per le nuove emergenze derivanti dal contesto internazionale scatenato dalla guerra in Ucraina. Non sarà facile per nessuno, ma posso garantire che non mancherà l’impegno, la responsabilità, la passione e quel lavoro di squadra che è oggi sempre più importante”.
Sul piano dei numeri, il bilancio consuntivo di Tper SpA presenta – come detto – un utile netto di 5,1 milioni, un risultato particolarmente positivo, se si considera il contesto in cui è maturato e che è andato oltre le stime previsionali per effetto di eventi straordinari rispetto alla gestione caratteristica. Tra i più significativi: le risorse nazionali stanziate a favore delle aziende del trasporto pubblico 2020-2021 a compensazione di mancati introiti e maggiori costi conseguenti all’emergenza pandemica e l’incasso di contributi per oneri sociali relativi al personale per circa 7 milioni, fondi statali riferiti ad annualità trascorse che Tper aveva trattato nei precedenti bilanci in via prudenziale e che nel 2021 hanno, pertanto, comportato una entrata a ricavo straordinaria.
I costi nel 2021 sono aumentati di oltre 6 milioni sull’anno precedente, per effetto dei rincari delle materie prime, in crescita di 3,4 milioni – ascrivibili in particolare all’aumento del prezzo dei carburanti, oltre che dell’incremento di spese necessarie per l’igienizzazione di bus e locali di servizio, manutenzione dei veicoli, gestione della vendita dei titoli e spese assicurative.
La forte flessione della domanda di mobilità dovuta alla pandemia ha penalizzato le vendite dei titoli ed il totale dei passeggeri trasportati (-30% rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid, in linea con i dati nazionali di settore), ma il 2021 ha fatto comunque registrare l’inizio di un recupero rispetto al 2020 che ancora oggi si sta riscontrando, anche se ancora al di sotto dei dati registrati nel 2019: rispetto al 2020, anno di maggiore criticità derivante dalla pandemia, i ricavi 2021 da vendite dei titoli di viaggio sono aumentati di circa 4 milioni di euro ed i passeggeri hanno superato i 106 milioni, con un +4,5% rispetto all’anno precedente: oltre 96 milioni sono i viaggi compiuti nel bacino metropolitano bolognese e 9,8 milioni a Ferrara e provincia.
La buona affezione al trasporto pubblico trova conferma nel trend dei titoli più fidelizzanti, rafforzato dalle politiche di incentivazione all’uso della mobilità collettiva della Regione e delle Amministrazioni locali, intraprese anche mediante abbonamenti gratuiti per bambini e studenti. Il numero di abbonati annuali, dai 97mila del 2020, sale ai 106mila del 2021, con un aumento del 9%.
Il bilancio di Tper SpA evidenzia un fatturato di 214 milioni (+11,4 milioni rispetto al 2020), un patrimonio netto di 158 milioni (+4,4 mln sul 2020) ed indicatori di performance in crescita rispetto al 2020: il margine operativo lordo (EBITDA) della società ammonta a 28,7 mln (+5,3 mln), il margine operativo netto (EBIT) a 10,5 mln (+7,6 mln).
Sulla solidità aziendale sviluppata negli anni poggia la capacità di Tper di provvedere a piani di investimento in grado di affrontare le sfide del mercato puntando su innovazione tecnologica, digitalizzazione, transizione energetica e sostenibilità ambientale a tutto campo. Il 2021 ha visto l’entrata in servizio di 110 nuovi bus ecocompatibili per oltre 23 milioni di investimenti (11 milioni di contributi pubblici e 12 milioni in autofinanziamento), l’ulteriore implementazione e sviluppo della piattaforma digitale integrata Roger – applicazione multifunzionale di e-ticketing, infomobilità e assistenza globale di viaggio – e la realizzazione della copertura del servizio urbano di Bologna, Ferrara e Imola con il sistema di validazione EMV che consente il pagamento del viaggio con carte bancarie contactless.
Un percorso di sviluppo che prosegue senza indugio: i piani aziendali prevedono investimenti per 220 milioni nel prossimo triennio.
La politica d’acquisto di nuovi mezzi è ispirata alla decarbonizzazione e all’utilizzo di modalità di trazione ad alta sostenibilità, come l’energia elettrica (acquistata solo da fonti rinnovabili, quindi a emissioni zero all’origine) per alimentare bus a batteria e filobus, ed il gas naturale, incluso il metano liquido e il biometano; il futuro è aperto anche su una flotta a idrogeno, come previsto dalle amministrazioni di Bologna e Ferrara con l’apposito impiego di fondi del PNRR per il rinnovo ecologico del parco veicolare pubblico.
Per Tper, peraltro, la transizione ecologica è già una realtà consolidata su cui l’azienda, in linea con le politiche degli Enti, ha investito nel tempo: ne sono testimonianza i dati del recente rapporto ISTAT sull’Ambiente Urbano dei comuni capoluogo in cui si conferma che, sia a Bologna che a Ferrara, oltre due bus su tre sono “a basse emissioni”. Il report conferma, inoltre, ancora una volta Bologna come il capoluogo di città metropolitana in Italia con la più alta percentuale di bus a basse emissioni, nonché la città italiana con la maggiore estensione filoviaria, un importante indicatore della lungimiranza nell’infrastrutturazione dei servizi di trasporto pubblico a trazione elettrica.
Il bilancio di Tper – per la prima volta redatto in forma integrata unendo in un solo documento la presentazione dei dati di natura civilistica ed il Bilancio di Sostenibilità riferito ai temi ambientali, sociali, relativi al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta alla corruzione – rendiconta le attività, oltre che dell’azienda capogruppo, di un gruppo industriale – comprendente anche sette società controllate operanti nel settore della mobilità di persone, merci e attività connesse – che impiega stabilmente alle proprie dipendenze 2.320 persone.
Tper è impegnata a garantire la sostenibilità anche tenendo conto del valore generato sul territorio, come indotto in termini di volano economico e occupazionale. Nello specifico, Tper misura annualmente il suo impatto diretto (azienda e società controllate), indiretto (comprendente la prima linea di fornitura) e indotto (sul territorio inteso in senso ampio). Per il 2021 il valore esteso è pari a 196 milioni di euro, mentre si stimano circa 800 occupati in più come indotto in termini di personale, oltre ai dipendenti, in conseguenza delle attività del Gruppo Tper.