Alla luce delle attuali liste d’attesa e dell’esigenza di cercare di garantire l’accesso ai servizi educativi a quanti più richiedenti possibili, il Comune di Castelfranco Emilia ha deciso di fare un ulteriore ed importante sforzo di bilancio, aumentando i posti disponibili nei Nidi d’Infanzia, che passano dagli attuali 293 a quota 350. Un intervento che prevede un investimento ulteriore di circa 85mila euro, con copertura a bilancio grazie a scelte di efficientamento (raddoppio degli utenti dei servizi integrativi mantenendo gli stessi costi) e di nuove priorità di spesa dell’Amministrazione coerenti con gli indirizzi ministeriali e regionali.
Il via libera definitivo ieri in Giunta, con voto favorevole all’unanimità. Dunque, novità importanti in arrivo che “rappresentano la prosecuzione della risposta integrata che abbiamo già dato lo scorso anno – dichiara il Sindaco Giovanni Gargano spiegando che – stiamo facendo veramente del nostro meglio per aiutare le famiglie che hanno questo tipo di necessità, compatibilmente con i fondi e gli spazi fisici a disposizione”.
Entrando nello specifico, è stata deliberata l’istituzione di una sezione aggiuntiva presso il Nido Scarabocchio, anche ipotizzando una riorganizzazione degli spazi della Scuola d’Infanzia Picasso che potrà ospitare al suo interno i servizi integrativi Emilio e Stella Stellina. Non solo.
E’ stato anche confermato il mantenimento dei servizi sperimentali “Spazio bambino” e “Nido a orario flessibile” che rappresentano un’ulteriore opportunità in termini di flessibilità e, contestualmente, è stato deciso che, qualora ci fossero posti di nido disponibili presso i nidi privati convenzionati, c’è la disponibilità a proporre ai gestori privati l’inserimento di bambini dalla lista d’attesa della graduatoria comunale alle medesime condizioni di tariffe per l’utenza, previa corresponsione di adeguato contributo comunale verso gli stessi gestori privati: contributo che dovrà essere stabilito di concerto tra le parti e inserito come “addendum” alle convenzioni vigenti.
Complessivamente, dunque, il Piano dell’Offerta Educativa passa a 350 posti complessivi, così suddivisi:
– n° 163: posti nido d’infanzia a gestione diretta o in appalto (contro i 149 del precedente piano);
– n° 20: posti nido a orario flessibile;
– n° 40: posti presso i nidi convenzionati;
– n° 9: posti servizio spazio bambino;
– n° 30: posti maternage (contro i 20 del predente piano);
– n° 63: posti servizio Centro Bambini e Famiglie (contro i 30 del precedente piano);
– n° 25: posti Scuola infanzia (sezione 5 anni).
Soddisfazione anche nelle parole dell’Assessore alla Scuola Rita Barbieri che ha voluto evidenziare come “dopo un periodo difficile come quello della pandemia, purtroppo non ancora terminato, dobbiamo prestare ascolto al bisogno positivo di ripartenza. Una ricostruzione che deve avvenire in ognuno di noi e che insieme ci deve portare a nuova fiducia. Il lavoro e le opportunità di socializzazione sono fondamentali per una nuova ripartenza ed una Amministrazione attenta deve offrire servizi altrettanto attenti e puntuali. Quando abbiamo aperto le iscrizioni ai servizi di Nido d’Infanzia – ha aggiunto – ci siamo resi conto della grande richiesta. Muovendoci con attenzione e scrupolosità, abbiamo valutato la possibilità di ampliare l’accoglienza di una ulteriore sezione e di ampliare ulteriormente l’offerta nei servizi educativi integrativi. Questa manovra – ha concluso – ci consentirà di accogliere più bambini e di rispondere in continuità con ciò che da sempre ci proponiamo di fare, rispondendo ai bisogni delle nostre famiglie”.