“Sta accadendo quanto temevamo: dopo quattro mesi di conflitto, non si vedono spiragli per una fine ravvicinata. L’Italia e tutta l’Europa, senza dubbi e senza incertezze, continuano ad essere al fianco del popolo ucraino, vittima di una situazione inaccettabile sotto ogni profilo e la scorsa settimana è stata caratterizzata da un’immagine diventata iconica: il viaggio in treno verso Kiev di Draghi, Macron, Scholz. Su quel treno c’era l’Europa, c’eravamo tutte e tutti noi”.
Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli aprendo l’informazione sull’emergenza ucraina al Consiglio comunale nella seduta di giovedì 23 giugno.
Accanto ai morti (già oltre 4.500 tra i civili secondo le Nazioni Unite) e alle devastazioni (“una volta terminato il conflitto, lo sforzo per la ricostruzione dovrà essere collettivo, coinvolgere Organismi internazionali e Banche di sviluppo”) l’emergenza umanitaria si conferma preoccupante, anche se da diverse settimane non si registrano picchi nei flussi in arrivo dall’Ucraina verso l’Europa.
Muzzarelli ha quindi ricordato la Giornata Mondiale del Rifugiato celebrata il 20 giugno all’insegna dello slogan “Together, With Refugees” per sensibilizzare l’opinione pubblica sul diritto di tutti i rifugiati di essere protetti, chiunque siano e da qualsiasi parte provengano. Quelli partiti dall’Ucraina in fuga dal conflitto si stima siano oltre 7,7 milioni; altri 8 milioni sono sfollate all’interno del loro Paese e 15,7 milioni hanno urgente bisogno di protezione e assistenza umanitaria.
Secondo i dati del Viminale, 137.164 ucraini si sono rifugiati in Italia e sono 119.394 quelli che hanno presentato domanda di protezione temporanea, di questi 5.560 in Emilia-Romagna e 932 a Modena e provincia.
Complessivamente sono 3.250 (quasi la metà sono minori) gli ucraini giunti a Modena e provincia. Ad oggi circa un centinaio di loro non si sono presentati per ritirare la ricevuta del permesso di soggiorno e le persone che li ospitavano hanno dichiarato che essi sono tornati in Ucraina o hanno lasciato la provincia. Sono state invece circa 2.200 le ricevute di permesso di soggiorno protezione temporanea (con codice fiscale e possibilità di lavorare) rilasciate a Modena e il completamento delle pratiche è previsto entro il mese.
Il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ha comunicato che il 14 giugno è anche iniziato il pagamento effettivo della nuova tranche dei contributi: per ritirare il contributo economico, chi ne ha diritto e ha portato a termine la richiesta online, si deve recare, dopo aver ricevuto notifica tramite sms, presso un ufficio di Poste Italiane.
Per quanto riguarda l’accoglienza sul territorio comunale, le persone che hanno segnalato la loro presenza al Centro Stranieri del Comune di Modena sono 795; tra loro anche 480 minori, ma dal 7 giugno non sono arrivate altre richieste d’istruttoria per minori. Sempre sul versante minori, oltre una ventina tra bambini e ragazzi ucraini sono stati già inseriti nei centri estivi della città, anche grazie alle forme di sostegno finanziate coi fondi regionali. Nelle prossime settimane, amministrazione comunale e dirigenti scolastici saranno al lavoro in vista degli inserimenti scolastici di settembre.
Le persone ucraine accolte in Cas dalla Prefettura sono 146 a fronte delle 267 segnalati ai fini dell’accoglienza; ad altre 148 accoglienze ha quindi provveduto il Comune di Modena. Inoltre, 340 famiglie, per complessive 830 persone, usufruiscono dell’emporio sociale Portobello per l’approvvigionamento alimentare.
Il sindaco ha anche segnalato che per giovedì 30 giugno, presso la Polisportiva Modena Est, le associazioni ucraine stanno organizzando una cena per una raccolta fondi dedicata alle persone accolte sul territorio.
Infine, sul versante economico, Muzzarelli ha ricordato il nuovo decreto da 3,2 miliardi varato dal Governo per aiutare famiglie ed imprese colpite dai rincari energetici. Il provvedimento proroga anche per il terzo trimestre, da luglio a settembre, l’azzeramento degli oneri di sistema per le bollette dell’elettricità per famiglie e piccole e medie imprese, estendendo anche il taglio dell’Iva sul gas, pari al 5% del costo, sia per usi civili che industriali.