Nella mattina di ieri, la Squadra Mobile, durante un servizio volto alla repressione del fenomeno della truffa ad anziani, ha intercettato un’autovettura che era stata utilizzata nei giorni precedenti per delle truffe col la “tecnica dell’INPS”.
In sostanza i rei si fingono impiegate dell’INPS e convincono le anziane vittime a farle entrare nella propria abitazione con la scusa di dover redigere un contratto, a quel punto distratta la vittima, si impossessano dei loro beni.
In particolare, l’auto in questione è stata notata mentre si allontanava da un edificio sito a Bologna in zona Mazzini. Pertanto, mentre un equipaggio ha iniziato a seguire la predetta auto, un altro equipaggio si è recato all’interno dello stabile interessato entrando in contatto con una signora ultranovantenne che era stata vittima di truffa.
Nella circostanza la donna aveva subito il furto del bancomat e del foglietto in cui aveva scritto il relativo pin, custoditi entrambi all’interno del portafogli. Tutta la messinscena, molto articolata al fine di carpire la fiducia della vittima, è durata 45 minuti.
Appreso l’accaduto, la prima pattuglia ha informato la seconda la quale ha provveduto a fermare le due donne, pregiudicate per reati specifici, le quali avevano appena effettuato 3 prelievi utilizzando il bancomat dell’anziana signora per un totale di 750 euro. La Squadra Mobile ha pertanto provveduto all’arresto, poi convalidato, delle due donne per furto in appartamento aggravato da artifizi e raggiri e utilizzo indebito di carta di credito.