Una vicenda di singolare e inaudita violenza quelle verificatasi questa notte a Castelnovo Sotto che ha visto protagonista un 35enne abitante in paese che, probabilmente complice anche l’uso smodato di bevande alcoliche, ha dapprima insistentemente citofonato alla caserma chiedendo all’operatore del 112 di essere arrestato per poi in un secondo momento ha posto in essere una serie di condotte nei confronti della caserma della stazione di Castelnovo Sotto e dei carabinieri intervenuti a seguito delle quali è finito in manette.
I carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto unitamente ai collegi di Gualtieri con le accuse di resistenza, violenza, lesioni personali, danneggiamento e ingresso arbitrario in luoghi ove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello Stato hanno arrestato un 35enne nordafricano abitante a Castelnovo Sotto, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.
Due militari hanno riportato lesioni per le quali sono dovuti ricorrere alle cure mediche presso l’ospedale di Reggio Emilia dove sono stati medicati e dimessi con alcuni giorni di prognosi.
Una vicenda che si è sviluppata in due momenti: il primo poco dopo le 5.00 quando l’uomo si è presentato alla caserma dei carabinieri di Castelnovo Sotto suonando insistentemente il citofono dicendo di voler essere arrestato. Dopo varie insistenze è intervenuto un equipaggio dei carabinieri di Gualtieri che giunti sul posto non rintracciavano l’uomo, nel frattempo allontanatosi.
Il secondo momento dopo circa un’ora quando lo stesso soggetto si presentava alla caserma dei carabinieri di Castelnovo Sotto dove dopo aver divelto la tabella degli orari e lanciato una bottiglia di birra contro il muro della caserma, scavalcava la recinzione alta oltre due metri per poi incominciare a prendere a calci la porta d’ingresso della caserma nel tentativo di sfondarla.
L’arrivo di una pattuglia dei carabinieri di Gualtieri, poi raggiunti dai colleghi di Castelnovo Sotto, non portava alla calma l’uomo che aggrediva gli operanti con calci e pugni dando corso a una violenta colluttazione che si concludeva solo allorquando i militari a mezzo delle manette di sicurezza bloccavano l’uomo. A seguito di tale condotta due militari rimanevano feriti e ricorrevano alle cure mediche mentre il 35enne veniva arrestato in ordine ai citati riferimenti normativi vilati e ristretto a disposizione della Procura reggiana.