Ha pubblicato un’inserzione sul web per vendere a 800 euro una bicicletta da corsa in carbonio, ma anziché ricevere i soldi si è ritrovato il conto svuotato di ben 3.500 euro. Contattato da un sedicente acquirente, su richiesta di quest’ultimo ha concordato come modalità di pagamento la ricarica del conto attraverso l’utilizzo della postazione ATM. La vittima, un 50enne reggiano, recatosi a eseguire l’operazione su indicazione dell’interlocutore effettuava una serie di operazioni che, anziché ricaricare il suo conto dei 750 euro pattuiti, se lo ritrovava pesantemente alleggerito di 3.500 euro. Terminata l’ultima operazione il truffatore si rendeva irreperibile.
A questo punto il 50enne si rivolgeva ai carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza formalizzando la relativa denuncia per truffa. Dopo una serie di riscontri i militari risalivano ad un 18enne bresciano con specifici precedenti di polizia, a carico del quale venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa, per la cui ipotesi di reato veniva denunciato.