Il secondo evento del XXIII Festival Internazionale delle Abilità Differenti, avrà luogo presso il Museo diocesano “Cardinale Rodolfo Pio di Savoia” – Chiesa di Sant’Ignazio, in Corso Fanti 44, a Carpi) con le esibizioni di micro- performance dal titolo: “ESSERI LIBERI” a cura della Compagnia di danza “EgoMuto” (Nazareno cooperativa) con la regia della coreografa Irene Stracciati.

Appuntamenti: venerdì 17 settembre, dalle 16 alle 19,00 e dalle 20,30 alle 22 ogni quarantacinque minuti e sabato 18 settembre, dalle 9,30 alle 12,00 ogni quarantacinque minuti. Questo evento è un dialogo con il FestivalFilosofia di quest’anno, incentrato sul tema della libertà.

La compagnia di danza EgoMuto presenterà, all’interno di un ambiente suggestivo, una serie di performances dove il corpo, attraverso la danza e il suo linguaggio, diviene messaggero di leggerezza e libertà.

I danzatori Giuseppe Borelli, Marzia Barbanti e Andrea Cipollina accompagnati dall’educatrice ballerina Alessandra Pellicciari con la direzione della coreografa Irene Stracciati, si esibiranno in vari brani musicali tratti da repertori dei musicisti Gaetano Donizetti (Una furtiva lacrima da L’Elisir d’amore), del pianista e discografico statunitense Angelo Badalamenti (House of silence), il compositore Vincenzo Bellini (Casta Diva dalla Norma), il compositore estone Arvo Part (Fragile e Conciliante), il rapper e produttore discografico Mr. Rain (Adagio in G), il musicista e compositore islandese Olafur Arnalds (Near Light).

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Irene Stracciati: danzatrice di formazione classica. Si occupa di ricerca coreografica nella danza contemporanea e di regia. Ha una propria scuola di formazione professionale per giovani danzatori. Ha ideato e conduce il laboratorio “Nonterapia” che prevede un percorso teso alla formazione professionale nella danza e nel teatro di giovani portatori di sindrome di Down e altri handicap intellettivi attraverso un percorso qualitativo, professionale e non ludico. È stata assistente (2007/2015) alla regia e alla coreografia di Virgilio Sieni, coreografo internazionale ex direttore della Biennale Danza di Venezia. È stata tra i cinque finalisti al premio “Prospettiva Danza 2011-Arteven” di Padova, con lo spettacolo “Gelo” (ispirato a Frost di Thomas Bernhard). Dal maggio 2014 inizia la collaborazione con l’Associazione “Down Dadi” di Padova e nasce l’unica compagnia “EgoSum” di danza italiana composta unicamente da sette danzatrici con sindrome di Down che, ad oggi, ha all’attivo spettacoli in vari teatri e musei.

Dal 2017 tiene un laboratorio settimanale di danza contemporanea presso la Cooperativa Nazareno di Carpi per persone con disturbi psichiatrici. Da qui nasce la Compagnia “EgoMuto” composta da cinque elementi che, oltre a vari spettacoli in Italia, ha fatto il suo primo debutto Internazionale nel dicembre 2019 a Baku in Azerbaijan presso il Centro Heydar Aliyev di Zaha Hadid.

 

Compagnia EgoMuto: è un gruppo composto da circa venti elementi, ospiti e operatori della Cooperativa Nazareno che partecipano per il terzo anno al laboratorio di danza contemporanea tenuto dalla coreografa e danzatrice Irene Stracciati. Gruppo giovane, dunque, dal percorso sorprendente. Il nome “EgoMuto” ovvero “Io Cambio”, rappresenta totalmente lo spirito e la volontà che muove sia chi conduce il laboratorio che i partecipanti, molti di loro già definibili danzatori. Il lavoro infatti si concentra, nonostante il gruppo numeroso, su ogni individuo e sulle sue peculiarità fisiche e artistiche (Io) e sul cambiamento (Muto) che ognuno di loro attua e chiede. Cambiamento continuo, Metamorfosi affascinante, produzione di bellezza.