Con un pomeriggio di laboratori per grandi e piccini e la benedizione del vicario della diocesi don Giuliano Gazzetti, giovedì 9 settembre alle 18, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli inaugureranno ufficialmente gli orti di viale Gramsci dove, oltre all’attività degli ortolani, hanno preso il via le iniziative sociali e ricreative per animare l’area. Partecipa all’inaugurazione anche Carlo Petrini fondatore di Slow Food, associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce in armonia con ambiente ed ecosistemi.
Accanto all’assegnazione degli orti, l’amministrazione comunale, con la pubblicazione delle Linee guida e poi dell’avviso di manifestazione d’interesse a collaborare alla co-progettazione, ha avviato infatti il percorso per una gestione innovativa dell’area attraverso una progettazione che coinvolge cittadini e associazioni del territorio con finalità sociali, ricreative, didattiche e culturali.
In una zona già oggetto di un vasto piano di riqualificazione urbana e sociale, la nuova area ortiva è stata progettata dal Comune di Modena proprio con l’intenzione di farne un luogo d’incontro e d’integrazione intergenerazionale, uno spazio per favorire la socializzazione tra le persone che vivono nel quartiere sensibilizzando la comunità a prendersi cura degli spazi urbani e formando adulti e bambini al rispetto ambientale, favorendo la vita all’aria aperta, la coesione e il presidio sociale, incentivando i cittadini a vivere più tempo negli spazi pubblici anche per migliorare la sicurezza e rafforzare il senso di appartenenza.
Ad aggiudicarsi la progettazione è stata la cooperativa sociale La Porta Bella la quale coordina le attività organizzate d’intesa con Caritas Arcidiocesi di Modena Nonantola, coop Aliante, società coop sociale Caleidos, Gruppo Ceis, Alchemia, Cesav, associazione culturale Zero in condotta, Ancescao e Centro sociale orti di Albareto. Tali realtà sono state quindi coinvolte nell’avvio di un progetto sperimentale e multidisciplinare per animare l’area ortiva, un percorso a cui partecipano attivamente anche l’associazione In tandem e la coperativa sociale Mediando.
La consegna dell’area ortiva realizzata nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana dell’intera area verde in fondo a viale Gramsci, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna, è avvenuta al termine della scorsa estate. E già in inverno, i volontari di Ancescao, l’associazione che gestisce gli ortolani, armati di guanti, vanghe e mascherine, hanno effettuato i primi interventi di pulizia, preparazione e piantumazione del terreno. Sono poi progressivamente partite le attività di animazione co-progettate con i Servizi sociali dall’associazione La Porta Bella perché gli orti sociali di viale Gramsci intendono essere un luogo in cui coltivare la terra e le relazioni, partendo dallo stare insieme all’aria aperta per coltivare non solo frutta e verdura, ma anche legami e progettualità; un contesto in grado di offrire l’opportunità di incontrarsi, fare attività e stare bene insieme.