La dotazione tecnologica dell’Ospedale di Mirandola si arricchisce di un’altra strumentazione di ultima generazione, grazie ancora una volta alla generosità del territorio.
Al Santa Maria Bianca sono a disposizione da alcune settimane un nuovo gastroscopio operatore e un videoprocessore 4k, donati dall’Associazione La Nostra Mirandola Odv, presieduta dalla Professoressa Nicoletta Vecchi Arbizzi, e la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, che contribuiscono a innalzare il livello qualitativo dell’assistenza al paziente in ambito endoscopico.
In particolare il gastroscopio e il videoprocessore 4k consentiranno all’équipe dell’U.O. di Endoscopia Digestiva di Mirandola diretta dal dottor Mauro Manno, di gestire in totale sicurezza e tempestivamente le urgenze digestive, come ad esempio alcune tipologie di emorragie, anche causate da ingestione di corpi estranei o prodotti caustici.
L’innovativa tecnologia, dotata di un’alta risoluzione di immagine e di sistemi di acquisizione e visualizzazione che permettono di aumentare la visibilità delle strutture anatomiche, è in grado di evidenziare con grande precisione la fonte del sanguinamento attraverso apposite colorazioni virtuali. Sarà inoltre preziosa anche in occasione di esami endoscopici, come ad esempio per gastroscopie o colonscopie, anche nell’ambito dello screening per il tumore del colon retto, in quanto consente una visione ad altissima definizione.
“Porgo un sentito ringraziamento per questa donazione che eleva l’Endoscopia Digestiva di Mirandola ai più alti standard europei – sottolinea il dottor Manno –. Un passo importante dunque nel percorso iniziato alcuni anni fa, che ha previsto tra le altre cose un periodo di formazione per il personale infermieristico, per aumentare il grado di complessità delle prestazioni erogate a Mirandola, anche grazie al supporto del personale anestesiologico diretto dal dottor Alessandro Pignatti. Il gastroscopio operatore e il videoprocessore 4k ci consentono la visualizzazione delle lesioni del tratto gastro-intestinale con la massima definizione e colorazioni virtuali complesse per identificare la fonte del sanguinamento e caratterizzare le lesioni con una accuratezza pari all’analisi istologica”.
“Mi unisco ai ringraziamenti ai donatori – evidenzia Giuseppe Licitra, della Direzione sanitaria del Santa Maria Bianca – per aver contribuito a fare crescere l’Ospedale di Mirandola in termini di offerta ai pazienti del territorio. Il gastroscopio e il videoprocessore possono essere utilizzati, oltre che per le urgenze, anche nell’ambito dell’attività ambulatoriale tradizionale, nonché nello screening del tumore del colon retto. Un evidente miglioramento della qualità assistenziale a vantaggio dei cittadini dell’Area Nord, con un upgrade tecnologico che si affianca agli altri investimenti strutturali e di personale sostenuti dall’Azienda a favore del Santa Maria Bianca”.
“Vorrei ringraziare di cuore – dichiara la Prof.ssa Arbizzi, Presidente dell’Associazione La Nostra Mirandola – tutti i donatori che da 20 anni sostengono La Nostra Mirandola per aiutare il nostro Ospedale, la Presidente Dott.ssa Giorgia Butturi e il Consiglio della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola con cui abbiamo avuto un’ottima collaborazione e un’unità di intenti che hanno permesso di concludere la donazione in tempi più ravvicinati. Questa strumentazione sottolinea ancora una volta l’importanza del Santa Maria Bianca per la salvaguardia della salute degli oltre 80mila cittadini dell’Area Nord: con i tempi odierni è sempre più difficile reperire fondi e la disponibilità di questo territorio va molto apprezzata”.