TOKYO (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Ha preso il via a Tokyo la sedicesima Paralimpiade estiva. A fare gli onori di casa della rassegna che si dipanerà in terra nipponica fino al prossimo 5 settembre è stato l’imperatore del Giappone Naruhito, accompagnato dal presidente del Comitato Internazionale Paralimpico Andrew Parsons. “Preparatevi a un vento di cambiamento” è stato il messaggio che ha dato inizio alla sfilata delle delegazioni presenti ai Giochi. Ad aprire la parata è stato il team degli atleti Rifugiati con la bandiera tenuta alta dal nuotatore afghano Abbas Karimi, segnale forte da tutto il mondo paralimpico in questo momento di crisi che si sta vivendo a Kabul e dintorni. Poco dopo è toccato all’Italia (foto Bizzi/CIP), capeggiata dai due portabandiera, il nuotatore Federico Morlacchi e la schermitrice Bebe Vio. Una folta rappresentanza dei 115 atleti in gara a Tokyo (63 donne, 52 uomini) ha sfilato alle loro spalle in rappresentanza di 15 delle 22 discipline in cui l’Italia sarà impegnata a partire da domani. “E’ stata un’emozione assurda essere davanti a tutti, portare la bandiera con Bebe ed essere seguito da atleti di un grande calibro. Questa cerimonia mi ha dato una carica enorme, per cui sono pronto a tuffarmi in vasca e ad aprire le danze”, ha commentato il nuotatore lombardo. Gli ha fatto eco Bebe Vio: “E’ stato bellissimo, super emozionante e con Federico ci siamo divertiti tantissimo. A un certo punto ci si è anche incastrata la bandiera, per cui ci abbiamo messo quasi due ore per sventolarla nella maniera corretta. Comunque, scherzi a parte, è stato molto bello e siamo molto onorati di aver avuto questo ruolo e speriamo di aver rappresentato l’Italia nel migliore dei modi”. Presente allo stadio olimpico anche la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali:”Stesso stadio. Stesse emozioni. Nel segno dello sport non ci sono differenze. Ritroviamoci uniti sotto al tricolore che oggi Bebe e Federico hanno portato con fierezza. Forza azzurri! Da domani tutta Italia fa tifo per voi” le sue parole. E’ toccato all’imperatore Naruhito pronunciare la classica formula: “Dichiaro aperti i Giochi”, per dare il via ufficiale alla manifestazione, mentre la cerimonia è proseguita tra luci, colori ed emozioni.
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