Nuovi occhi elettronici in città. In queste settimane, soprattutto in centro storico, in aree limitrofe e in altre zone della città, i tecnici del Comune di Modena stanno installando diverse nuove telecamere collegate al sistema di videosorveglianza cittadina consultabile dalle sale operative di Polizia locale e Forze dell’ordine.
Due apparecchi di ultima generazione, in ausilio a presidio del territorio e attività investigative, sono stati installati in via Taglio all’angolo con via Cesare Battisti e con via Blasia e sono già in funzione grazie all’estensione dell’infrastruttura collegata al Nuovo Diurno di piazza Mazzini, nei cui locali sono state collocate cinque telecamere che presto saranno collegate al sistema di videosorveglianza.
Nei giorni scorsi un’ulteriore telecamera è stata collocata in vicolo Caselline e un apparecchio è stato installato anche in via Galaverna all’esterno dell’edificio che ospita diverse funzioni e servizi del Comune.
Altri occhi elettronici saranno attivati in centro storico (in Sant’Eufemia e sull’asse di via Emilia centro, dall’area del Museo Civico a largo Garibaldi), oltre che in altre zone della città come a Modena Est dove, non essendoci ovunque la rete pubblica Man, si ricorre alla tecnologia cellulare e il primo stralcio prevede l’installazione di telecamere in cinque punti della zona.
Poi sarà la volta del completamento dell’integrazione nel sistema di una trentina di telecamere in zona Sud grazie a un progetto cofinanziato dal Ministero dell’Interno.
Inoltre, entro l’anno sono previsti i lavori relativi all’ampliamento della videosorveglianza nell’area Nord-Ovest della città, progetto finanziato dal Ministero dell’Interno e che prevede l’estensione del sistema nelle frazioni di Tre Olmi, Marzaglia, Cognento, San Cataldo, Bruciata, Cittanova e la complanare Modena-Sassuolo.
Spostandosi nell’Area nord, i lavori per il potenziamento della videosorveglianza riguarderanno anche l’area interessata dal progetto di rigenerazione “Modena. Abitare dopo la pandemia: la città nel quartiere”, recentemente ammesso a finanziamento nell’ambito del Pinqua, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare del ministero per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibili (Mims). Dodici i punti scelti nella zona dell’intervento (da via Canaletto alla Nonantolana, dal Mercato bestiame all’ex Consorzio agrario) con l’obiettivo del monitoraggio e del tracciamento dei veicoli in entrata e uscita da città e comparto.
Sempre nell’Area nord, ma in questo caso nell’ambito del Programma Periferie Area Nord, terminati i lavori stradali, quindi il prossimo anno, si procederà anche alla conclusione dell’installazione di altri 23 occhi elettronici nelle vie Toniolo, Finzi, Canaletto sud, del Mercato, Gerosa e nel sottopasso ferroviario.
L’ampliamento della videosorveglianza cittadina è realizzato con il coordinamento dell’Ufficio Legalità e sicurezze e dell’Ufficio Reti e Sistemi e procede come stabilito dall’aggiornamento del Piano delle sicurezze del Comune di Modena. Complessivamente il sistema conta più di 300 telecamere (a cui si aggiungono 23 di lettura targhe inserite nel Sistema di Controllo Nazionale Targhe e Transiti, altre 20 presso lo Stadio Braglia e altrettante presso il Comando della Polizia locale).
In un recente incontro con i referenti del Controllo di Vicinato, presente anche la prefetta Alessandra Camporota, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha annunciato l’intenzione dell’amministrazione comunale di potenziare il sistema di videosorveglianza arrivando entro l’anno ad almeno 350 telecamere e sostituendo vecchi apparecchi con telecamere più performanti. Attualmente le nuove telecamere che vengono installate sono tutte di tipo dome, permettono quindi di variare la posizione dell’obiettivo che può offrire una panoramica lungo assi orizzontali o una rotazione lungo quelli verticali. L’operazione può essere svolta dalla sala operativa di Polizia locale e Forze dell’ordine tramite la mappa digitalizzata, che mostra il posizionamento e l’orientamento delle telecamere; cliccando poi sull’icona della telecamera desiderata gli operatori, oltre a vedere quanto sta inquadrando, potranno orientare l’obiettivo dell’occhio elettronico nella direzione desiderata.