Alla fine ha vinto il modenese Giovanni Panini di Ixoost, davanti a Stefano Rabitti di Bittydesing (rubierese) e al carpigiano Simone Gasparini di Dualbit. E’ questo il podio dell’ottava edizione del premio Giovani Imprenditori Lapam, edizione 2021. 20 storie imprenditoriali di successo, nate e sviluppate da giovani: da anni Lapam scommette su questo con il suo Gruppo Giovani e la premiazione dell’edizione 2021 è stata particolarmente complicata, proprio per la qualità delle imprese candidate al premio. Alla premiazione c’erano, oltre alla presidente del Gruppo Giovani Lapam Monica Telleri, giunta al termine del suo mandato, il presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confartigianato Davide Peli, il presidente di Confartigianato Emilia Romagna Davide Servadei, Claudio Soli di BPER Banca che ha sostenuto anche in questa edizione il premio e il pro-rettore vicario di Unimore Gianluca Marchi, che ha tra l’altro fatto parte della giuria. “Si tratta di un traguardo importante per un evento che non vuole limitarsi a raccontare storie di impresa – ha sottolineato Luca Puccini, vice segretario generale Lapam -, per quanto interessanti, ma promuovere attivamente sul territorio una peculiarità del nostro Paese: la cultura del lavoro autonomo. La nostra missione – ha concluso Puccini – è quella di contribuire a rendere il vostro lavoro più semplice e sostenibile. Mi auguro che, anche grazie al vostro esempio, il legislatore, gli amministratori locali, i più giovani, capiscano meglio il valore del fare impresa così ben rappresentato dalle vostre storie”.
Molti tra i partecipanti sono imprenditori e imprenditrici di prima generazione. Alcuni specializzati in settori che fino ad alcuni anni fa erano appannaggio esclusivo di grandi società o addirittura erano lavori che non esistevano: penso a chi realizza software o a chi si occupa di comunicazione e marketing digitale. Altre storie dimostrano come l’esperienza della pandemia non è stato soltanto uno shock, ma una sorta di catarsi. Un momento per ripensare al proprio percorso professionale e decidere di cambiare provando a mettersi in proprio. Altri ancora hanno avuto un’intuizione, assecondato una passione, dato forma concreta a un’idea, riuscendo a trasformarla in una professione. Infine vi sono diverse storie di imprenditori che hanno scelto di tornare e aprire un attività sul territorio dopo essersi formati altrove: Borghi di Caffè Borghi, Fabio Fraulini, che ha imparato da Cracco a Milano poi è tornato a Vignola, Giulia Bonacini, ingegnera che ha rilevato Torte Gualmini a Montefiorino.
A vincere, come detto, Giovanni Panini di Ixoost che col cugino Matteo ha avuto un’idea molto… modenese e legata alla motor valley: creare impianti audio di fascia alta, personalizzati con parti originali di automobili di lusso. Ixoost ora ha clienti in tutto il mondo e un mercato in grande ascesa. Seconda piazza per Stefano Rabitti di Bittydesign: ancora automobili come protagoniste, ma in questo caso modellini telecomandati con scocche personalizzate. Sul terzo gradino del podio si cambia settore: Simone Gasparini con Dualbit ha creato insieme al socio Alberto Paladino una software house giovane e innovativa, capace di realizzare app soluzioni di realtà aumentata applicata alla logistica.
Sono stati assegnati anche cinque premi speciali: quello sostenibilità ambienta ed economia circolare è andato a Davide Casini di Car Datailing di Maranello, quello rinnovamento nel passaggio generazionale ai formiginesi Francesca e Stefano Ghinelli di Stil Legno, il premio per lo sviluppo di nuove strategie commerciali al vignolese Fabio Fraulini di Tola Dolza, quello servizi digitali innovativi al sassolese Tommaso Simonini di YF Event, mentre quello di chi ha votato online sul sito Lapam al modenese Giorgio Pasetto di Medendi.