La Chirurgia generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dalla dottoressa Micaela Piccoli, è stata selezionata dalla Società Europea di Endocrinochirurgia per essere uno dei 25 centri di formazione europeo in ambito endocrino-chirurgico per la Jean-Francois Henry Fellowship. Il centro di Baggiovara è uno dei 4 riconosciuti a livello italiano, insieme a Padova, La Sapienza di Roma, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. La Società Europea di Endocrinochirurgia (ESES), nata nel 2002, include i professionisti di 16 Paesi Europei.
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato – commenta il Direttore generale Claudio Vagnini – che pone il nostro centro a livello di realtà molto importanti nel campo della chirurgia mininvasiva come l’Università di Padova, l’Università La Sapienza di Roma e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Questo riconoscimento da un lato certifica l’ottimo lavoro fatto in questi anni, in un contesto multidisciplinare, dall’altro si può considerare un punto di partenza per il futuro. La formazione, infatti, è uno degli aspetti chiave della mission di un’Azienda Ospedaliero – Universitaria”.
“Si tratta di una vera e propria fellowship – spiega la dottoressa Micaela Piccoli – dove i chirurghi di tutta Europa, con indirizzo specialistico endocrino-chirurgico, possono intraprendere un percorso formativo completo ed internazionale”. Tra i requisiti necessari di inclusione, oltre l’alto volume di interventi, è stata valutata anche la possibilità di trattare tutti gli organi endocrini (tiroide, paratiroidi, surrene, pancreas endocrino e localizzazioni viscerali di tumori neuroendocrini) e la varietà di procedure e tecniche offerte (tradizionale, laparoscopica, video-assistita, robotica, monitoraggio dei nervi laringei durante le procedure al collo, dosaggio del paratormone intatto intraoperatorio nella chirurgia delle paratiroidi, uso del verde indocianina negli interventi su pancreas, surreni e paratiroidi). “Tutte queste caratteristiche – conclude Piccoli – presenti all’interno della Chirurgia Generale di Baggiovara, sono state tali da porci tra i Centri di Eccellenza a livello Europeo”.
Un’altra caratteristica importante che qualifica un Centro di eccellenza è la presenza di un gruppo multidisciplinare aziendale (EMDG: Endocrine multidisciplinary group) che vede nello scambio di conoscenze tra professionisti la possibilità di offrire al paziente il migliore percorso diagnostico-terapeutico. Il tutto grazie alla collaborazione attiva con l’Endocrinologia (diretta dalla prof.ssa Manuela Simoni e che vede Il prof. Vincenzo Rochira referente del gruppo), la Radiologia dell’Ospedale Civile (diretta dal dottor Vincenzo Spina e l’Anatomia Patologica (diretta dal prof. Antonino Maiorana).
“Per me – afferma la dott.ssa Barbara Mullineris, chirurga responsabile dell’Endocrinochirurgia – è un onore far parte dei centri di riferimento della Jean-Francois Henry Travelling Scholarship, perché il Prof. J.F Henry, è stato per me un grande maestro durante il mio percorso formativo a Marsiglia, non solo nella chirurgia endocrina ma anche nella vita”. Jean François Henry è tra i membri fondatori della ESES, uno dei massimi esperti al mondo di Endocrinochirurgia, che è stato presidente dell’ESES e dell’Associazione Internazionale di Endocrinologia (IAES). È lui ad aver voluto questa rete formativa a livello europeo.
Il volume annuale della chirurgia generale di Modena consiste in circa 280 tiroidectomie di cui un 20% robotiche, circa 30 paratiroidectomie che nell’80% sono condotte con tecniche mini-invasive o robotiche, 20 surrenectomie tutte mini-invasive laparoscopiche o robotiche, 10 tumori neuroendocrini localizzati tra pancreas ed intestino.
“Sono orgogliosa di questo nuovo traguardo raggiunto – conclude la dottoressa Piccoli – in una sanità pubblica di valore, dove innovazione tecnologica e competenze professionali sono garantite e messe a disposizione di tutti i cittadini. L’attività formativa è inoltre una nostra prerogativa. Questo riconoscimento a livello internazionale ne è una conferma ulteriore”.