Nelle ultime ore si sono susseguite voci in merito alla chiusura della Casa Residenza Anziani “Le Radici” di Poviglio mentre dagli organi di informazione è stata ventilata una chiusura indefinita della struttura per motivi non ben precisati.
La presidente dell’Unione Bassa Reggiana e sindaca di Guastalla, Camilla Verona, a nome dei sindaci dei comuni dell’Unione, desidera fare chiarezza e ricondurre la vicenda della Casa Residenza Anziani “Le Radici” di Poviglio sul piano tecnico.
NECESSARIA PREMESSA: GLI ORGANI TERRITORIALI
L’Unione dei Comuni Bassa Reggiana, costituitasi nel 2009, è composta dagli 8 comuni del distretto (Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio e Reggiolo) per circa 72mila abitanti e gestisce per contro degli otto comuni numerose funzioni. La Giunta dell’Unione è composta dagli 8 sindaci e ha come presidente Camilla Verona, sindaco di Guastalla.
ASP- Azienda Speciale Progetto Persona è, invece, un ente gestore ed erogatore di servizi (assistenza domiciliare, casa residenziale per anziani, centro diurno, casa albergo…) nato da normativa regionale nel 2008 come trasformazione e fusione delle IPAABB (Istituti di pubblica assistenza e beneficienza) presenti a Gualtieri, Guastalla e Luzzara. I soci di ASP Progetto Persona sono 7 comuni (tutti i comuni dell’Unione, tranne Novellara che ha una propria gestione con ente strumentale comunale, il Millefiori) e si occupa, quindi, della gestione delle strutture per anziani tramite contratti di servizio sottoscritti tra i singoli 7 comuni, l’ASP, l’Ausl distretto di Guastalla e, per alcuni servizi a valenza distrettuale, con la stessa Unione Bassa Reggiana (accoglienza di sollievo e 4 posti per persone affette da demenza). L’assemblea dei soci è composta dai 7 sindaci; ASP ha statutariamente un CDA e un direttore.
LA VICENDA DELLA CRA DI POVIGLIO: LA STRUTTURA NON VIENE CHIUSA
Non si tratta di una chiusura ma del mantenimento di un servizio socio-sanitario di primaria importanza in condizioni di emergenza. È, infatti, in corso una crisi sanitaria di portata mondiale, che ha visto il personale sanitario presente in prima linea da oltre 16 mesi, senza possibilità di riposi, ferie e permessi. La verità è che mancano infermieri, ovunque, non solo nella nostra Asl, e diventa alquanto difficile, se non impossibile, rispettare i rapporti di accreditamento e autorizzazione al funzionamento delle strutture.
Se a questo quadro si aggiunge che molte di queste strutture non sono pienamente occupate a causa delle regole anti Covid, che hanno modificato il rapporto numerico operatori/utenti su inserimenti e quarantene, si comprende la necessità di efficientare e riorganizzare, almeno temporaneamente, il servizio per consentire al personale di godere dei dovuti periodi di riposo. La situazione che si è verificata presso la struttura di Poviglio ricalca esattamente il quadro sopra descritto.
ASP-Azienda Speciale Progetto Persona, che è l’ente gestore – NON PROPRIETARIO – della CRA Le Radici grazie ad un contratto di servizio firmato con il Comune di Poviglio, già da mesi ha evidenziato all’Assemblea dei Soci la necessità di una riorganizzazione temporanea in vista del periodo estivo. La proposta, sul piano tecnico, è quella di trasferire temporaneamente i 22 ospiti presso le strutture di Brescello, Gualtieri e Luzzara per consentire di organizzare meglio personale e turnazioni e di garantire la sicurezza e il benessere degli ospiti. La scelta di trasferire gli ospiti di Poviglio, e solo loro, non quelli di altre strutture, nasce dunque da fattori legati al numero delle persone ricoverate e alla capienza delle altre strutture che potrebbero ricevere i nuovi ingressi senza particolari difficoltà.
IN PRIMO PIANO IL BENESSERE DEGLI UTENTI E DEL PERSONALE SOCIO-SANITARIO
Naturalmente il benessere psico-fisico degli ospiti rimane centrale e prioritario: per stabilire modi e tempi dei trasferimenti si terrà conto delle patologie e delle necessità dei famigliari, arrivando a mettere a loro disposizione anche mezzi di trasporto gratuiti per raggiungere le nuove destinazioni e consentire la continuità delle visite ai propri cari.
Si è pensato ovviamente anche ai dipendenti: i disagi dovuti alle nuove temporanee destinazioni di lavoro saranno compensati dalla possibilità di affrontare turni più sostenibili, godere di ferie e permessi e rientrare, da settembre 2021, nella propria struttura di Poviglio. Da parte dei Sindaci dell’Unione Bassa Reggiana non c’è alcuna volontà di penalizzare o discriminare territori. C’è, al contrario, la certezza di offrire una soluzione tecnica che garantisca continuità ad un servizio fondamentale per gli ospiti e le loro famiglie, tenendo conto delle fragilità e dei bisogni di ciascuno.
L’UNIONE BASSA REGGIANA AGISCE CON SPIRITO DI CONDIVISIONE E SOLIDARIETÀ
L’Unione Bassa Reggiana è un territorio solidale e lo ha espresso fin dalla sua costituzione: nessuno dei suoi membri è mai stato lasciato indietro, si è sempre intervenuti a sostegno l’uno dell’altro, sia che le necessità fossero di tipo economico, sia di tipo amministrativo o programmatico.
I Sindaci, spinti dalla certezza che solo insieme si possono dare risposte credibili e costruttive alle comunità, continueranno dunque ad operare con spirito di solidarietà ed impegno, mettendo in comune capacità e risorse per superare le difficoltà che si presentano oggi o si presenteranno in futuro.
(Camilla Verona, presidente dell’Unione Bassa Reggiana, a nome dei comuni del distretto)