Altri 150.000 euro dal Comune a sostegno dell’economia locale: li ha deliberati la Giunta, approvando i criteri per un bando rivolto operatori che decidono di aprire o trasferire in Centro storico determinate attività dal 1° settembre 2021.
Saranno contributi a fondo perduto il cui importo massimo, per ciascuno operatore, non potrà superare i 15.000€: l’apertura o trasferimento dovrà avvenire entro sei mesi dall’ottenimento della sovvenzione, e l’attività dovrà rimanere aperta per almeno tre anni, pena la revoca dell’erogazione e l’obbligo di restituire la somma ricevuta dal Comune.
Il bando, previsto entro luglio, sarà per attività commerciali di vendita al dettaglio in sede fissa, di svago e divertimento, artistiche e artigianali, nel settore turistico-ricettivo, di pubblico esercizio, artigianali enogastronomiche con o senza somministrazione, studi professionali; sono stati invece espressamente escluse dalla sovvenzione, considerata « l’importante funzione di aggregatore sociale che solo alcune attività possono rivestire in un centro storico », le seguenti tipologie: scommesse e gioco; minimarket; “compro oro, argento e similari”; vendita di armi, munizioni e materiale esplosivo, fuochi d’artificio, articoli per soli adulti; commercio e somministrazione alimenti e bevande con distributori automatici funzionanti 24 ore in locali esclusivamente destinati a quello; “call center”.
Altre limitazioni riguardano eventuali aperture di pubblici esercizi o attività artigianali enogastronomiche in piazza Garibaldi, considerata la «già importante presenza di attività similari site in detta sede»; e il mero trasferimento di un’attività già situata in Centro, considerato che il fine perseguito dall’Amministrazione è « incrementare la presenza in Centro storico di attività commerciali che lo rivitalizzino e lo rendano maggiormente attrattivo anche in chiave turistica».
«Ancora una volta – afferma Stefania Gasparini, Vice-Sindaco e assessore all’economia – il Comune dimostra con azioni concrete il proprio forte impegno con risorse dirette, e la chiara volontà di non lasciare vetrine vuote in Centro. Fra gli scopi del nostro provvedimento, per cui abbiamo coinvolto le categorie, c’è anche quello di favorire l’avviamento di attività economiche di nuova costituzione e, con una attenzione a quelle a prevalente o totale partecipazione femminile e giovanile. Per il Comune di Carpi è il primo bando del genere».