Nella mattina di ieri, Hera ha incontrato l’amministrazione comunale di Sassuolo per un aggiornamento sull’esito delle analisi fatte sulla rete fognaria che serve la zona di via Peschiera, via Monzambano, via Pia, colpita dal fortissimo temporale dello scorso 6 giugno.
A quanto è emerso dalle verifiche in campo e dai sopralluoghi svolti dai tecnici, e i casi di allagamento avvenuti nell’area non sono causate dalla capacità della rete fognaria di convogliare le acque verso il depuratore, bensì ma da un fenomeno noto come “ruscellamento”, che si può verificare in caso di precipitazioni tanto intense che la pioggia non riesce a defluire nelle caditoie e nelle griglie predisposte proprio per questo scopo, ma va ad interessare altre aperture di più facile deflusso, come alcune rampe d’accesso a seminterrati, vuoi per le maggiori dimensioni di questi, vuoi perché posti sotto al livello del piano stradale.
Per porre rimedio a questa situazione, determinata dal mutato clima, il Gruppo Hera ha già ipotizzato alcune soluzioni. La più imminente di queste – illustrata al Sindaco nell’incontro di questa mattina e finalizzata proprio a limitare il fenomeno del ruscellamento – consisterà nel disporre nuove aperture di captazione per le acque piovane.
“Un problema che esiste da anni – sottolinea il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – e che è indispensabile risolvere in fretta, anche alla luce della mutazione climatiche ed alle cosiddette “bombe d’acqua” che da molto rare sono diventate sempre più frequenti negli ultimi periodi. Hera è stata subito disponibile ad individuare soluzioni possibili, anche attraverso sopralluoghi necessari per ascoltare i residenti che vivono in prima persona il problema e che possono dare utili e a volte semplici suggerimenti in grado di mitigare, se non risolvere del tutto, la questione. Continueremo a vigilare per capire come e quanto le soluzioni individuate siano efficaci” .
Gli interventi sono in fase progettuale e prenderanno il via, salvo imprevisti, entro la prima settimana di luglio. Contemporaneamente proseguono gli studi di fattibilità delle altre soluzioni atte a migliorare ulteriormente il deflusso delle acque meteoriche, attività che Hera ha ricevuto in gestione dal 2020.