Si presenterà rinnovato, nella prossima stagione teatrale, il teatro comunale Luciano Pavarotti – Mirella Fregni di Modena. Con l’installazione del ponteggio sul palcoscenico, hanno preso il via, infatti, i lavori di sostituzione della graticcia, il sistema che consente la movimentazione delle scene e dell’illuminazione del palcoscenico.
L’intervento al teatro di corso Canalgrande, per un importo complessivo di 700 mila euro, è effettuato dal raggruppamento temporaneo d’impresa Marchi impianti – Candini restauri e sarà concluso entro l’avvio della prossima stagione teatrale. Tra le attività previste, anche lavori agli impianti di riscaldamento e di ricambio d’aria.
I lavori
le nuove necessità legate all’allestimento degli spettacoli, che non prevedono più l’utilizzo di scene in tessuto ma spesso in materiali compositi piuttosto pesanti, richiedono una struttura in grado di sopportare un carico di 600 chilogrammi al metro quadrato. La sostituzione della graticcia, ormai usurata, consentirà infatti di aumentare il carico di servizio. In particolare, è prevista la sostituzione dei travetti attualmente presenti al di sotto della graticcia con travetti in lamellare, in grado di sopportare carichi superiori, e l’ulteriore sostituzione delle attuali stagge in abete con stagge in faggio. Non sono invece oggetto di intervento i puntoni originari né gli elementi che rientrano nel sistema storico della torre scenica.
Con l’intervento, il sistema delle americane, le strutture a traliccio metallico su cui scorrono i motori elettrici che azionano l’impianto luci, saranno svincolate dalle capriate storiche della copertura cui attualmente sono fissate con rischio di sovraccarico: verrà, in particolare, realizzato un sistema tridimensionale metallico collegato direttamente ai muri perimetrali del teatro.
Ulteriori interventi di natura altamente specialistica, come ad esempio l’installazione di un nuovo sistema per lo spostamento delle scenografie e delle luci, sono stati assegnati a una realtà di nicchia specializzata in campo teatrale, vista la natura estremamente particolare delle realizzazioni.
Le lavorazioni relative agli impianti, che non impatteranno in alcun modo sui paramenti decorati del teatro, hanno l’obiettivo di portare maggiore omogeneità di temperatura tra i diversi ambienti della sala del teatro, dove ora la mancanza di funzionamento delle Unità trattamento aria genera disparità. I lavori andranno a risolvere la problematica legata alla mancanza di un sistema di umidificazione dell’aria e al fatto che il tratto interrato del canale di presa aria esterna risulta spesso inutilizzabile.
Il teatro comunale a Modena quest’anno compie 180 anni. Fu infatti realizzato a partire dal 1838 dall’architetto Francesco Vandelli, già autore di opere come il Foro Boario e la chiesa di San Giovanni del Cantone, cui il duca Francesco IV assegnò l’incarico. I lavori furono completati in quattro anni e, nell’ottobre del 1841, venne inaugurato il teatro, composto secondo la tradizione italiana con platea ellittica, quattro ordini di palchi e un loggione, palcoscenico con area scenica dotata di graticcia con tavole di legno parallele al boccascena, interni riccamente decorati e un palco d’onore centrale sormontato dall’aquila estense rivestita in foglia d’oro. Negli anni ’30 la quarta fila di palchi fu modificata e trasformata in galleria aperta e, dopo il passaggio della gestione diretta al Comune di Modena a partire dagli anni ’70, nel 1984 presero il via lavori di restauro, con il ripristino di parte delle modifiche intervenute nel tempo. Un ulteriore restauro venne eseguito a partire dal 1994.