Sviluppare un Polo 0/6, ma anche un nido che punta al sostegno alla genitorialità, una scuola d’ispirazione montessoriana e un’altra capace di progettualità con la scuola dell’obbligo in grado di prevenire la dispersione scolastica.
Sono i nidi d’infanzia Gambero e Sagittario e le scuole d’infanzia Cesare Costa e San Pancrazio i quattro servizi educativi che dall’1 settembre passeranno dalla gestione comunale a quella della Fondazione Cresci@mo, soggetto creato dal Comune di Modena e a completa partecipazione pubblica che già gestisce 10 scuole d’infanzia e due nidi.
“Per ogni servizio educativo che verrà trasferito – spiega l’assessore all’Istruzione Grazia Baracchi – è stato individuato un progetto specifico rivolto al contesto sociale in cui è collocato. L’obiettivo è valorizzare l’esperienza del trasferimento nell’ambito dello sviluppo della Fondazione Cresci@mo e dell’intero sistema integrato Modena 0/6, di cui la Fondazione intende costituire uno degli assi principali per rilanciare l’attività educativa e superare i vincoli normativi per l’assunzione di personale”.
In particolare, al nido Gambero saranno sperimentati progetti di sostegno alla genitorialità in collaborazione con il Centro per le famiglie che troverà presto collocazione nel medesimo edificio, nell’ala ex sede della Casa delle donne. Per il nido Sagittario è stato predisposto un progetto di continuità e sperimentazione di un Polo 0/6 con la vicina scuola di infanzia Villaggio Zeta. Il nuovo Polo 0/6 si aggiungerà quindi a quelli già partiti lo scorso anno con il passaggio in Fondazione dei nidi Cipì (vicino all’infanzia Marconi) e Piazza (adiacente all’infanzia Villaggio Artigiano). Il progetto di continuità educativa pensato per la scuola d’infanzia Cesare Costa affonda invece le radici in quelle che sono già oggi le peculiarità del servizio e intende sperimentare progetti ponte verso la scuola dell’obbligo con l’obiettivo di prevenire la dispersione scolastica. Infine, per la San Pancrazio, collocata in una posizione più decentrata, si lavora per sviluppare una scuola di infanzia ad ispirazione montessoriana in grado di rispondere a un bisogno espresso da molte famiglie modenesi.
I trasferimenti di quattro servizi in Fondazione Cresciamo dal settembre 2021 e di ulteriori due dal settembre 2022 sono stati deliberati con l’approvazione del Bilancio di previsione 2021-2023. Successivamente le quattro strutture sono state individuate dai tecnici e dal Coordinamento pedagogico del settore Servizi educativi del Comune di Modena come le meglio rispondenti ai criteri per il trasferimento, richiamati nelle linee d’indirizzo approvate dal Consiglio comunale lo scorso anno e cioè: il numero di educatori o insegnanti a tempo determinato presenti nella struttura, la prossimità tra servizi educativi per favorire la nascita dei Poli 0/6 e la salvaguardia della continuità educativa e didattica.
Martedì 8 giugno è stato informato della scelta, condivisa poco prima con gli educatori dei servizi, anche il Coordinamento Consigli di gestione dei genitori ed è stata approvata la delibera di Giunta. Il medesimo incontro on line con assessora e tecnici del settore è stata l’occasione per la presentazione della nuova segreteria del Coordinamento Consigli di gestione.
È quindi partito il percorso di confronto con le famiglie interessate dal trasferimento in merito ai progetti che si intende avviare nei singoli servizi e, al tempo stesso, con educatori e docenti relativamente alla possibilità di restare in comando presso le strutture contribuendo a garantire la continuità educativa.
L’operazione inoltre apre le porte alla possibilità di ulteriori assunzioni di personale qualificato al di là dei vincoli imposti agli enti pubblici. Già nel 2020 Cresci@mo ha potuto infatti assumere 18 educatori a tempo indeterminato; per le nuove necessarie assunzioni la Fondazione, oltre a procedere allo scorrimento della graduatoria, ha già indetto un concorso.
Inoltre, “come avvenuto lo scorso anno, i passaggi dei servizi educativi in Cresci@mo – continua Baracchi – sarà accompagnato da un lavoro comune che coinvolgerà molti soggetti in un’ottica di progettualità partecipata e di governance da parte del Comune, in cui avrà un ruolo specifico anche la nuova consulente pedagogica della Fondazione. L’obiettivo resta quello di sviluppare una realtà che possa fare innovazione con un’offerta educativa di qualità, prestando attenzione alle famiglie”.
E a questo proposito, anche quest’anno, come già nel 2020, i servizi educativi gestiti dalla Fondazione Cresci@mo offriranno a molti dei bambini frequentanti scuole d’infanzia e nidi attività estive fino al 23 luglio.