Il Distretto Sanitario di Vignola rafforza i propri percorsi al servizio delle donne e delle future mamme. Nelle scorse settimane, infatti, sia il Consultorio Familiare di Vignola che la Casa della Salute di Spilamberto sono state dotate di due nuovi ecografi, uno ad alta definizione per le ecografie in gravidanza e uno portatile per le ecografie ginecologiche. In particolare, il Consultorio Familiare di Vignola con i propri professionisti (ostetriche, ginecologi e psicologi), offre da anni assistenza al percorso nascita, all’allattamento, consulenze contraccettive, visite ginecologiche curative e screening del cervicocarcinoma, possibilità di esecuzione di isteroscopie diagnostiche, assistenza alle donne immigrate con mediazione culturale fissa e programmata. Dal 2018, poi, è stato attivato lo spazio giovani adulti per la preservazione della fertilità.
“Il potenziamento tecnologico del Consultorio Familiare del Distretto di Vignola – afferma Maria Pia Biondi, Direttrice del Distretto Sanitario di Vignola – rappresenta un miglioramento qualitativo importante dei servizi offerti alle donne di questo territorio, riducendo la necessità di spostamenti verso altri centri specialistici e permettendo così di eseguire gli esami contestualmente alla visita consultoriale. L’impegno dell’Azienda USL al rinnovo delle tecnologie si affianca all’impegno di adeguamento degli spazi dedicati al Consultorio Familiare di Vignola: è infatti partito un cantiere di lavori, all’interno della sede ospedaliera, che realizzerà i nuovi ambulatori del servizio”.
“Da oggi la presenza del nuovo strumento ecografico ad alta definizione negli ambulatori di Vignola consente di potenziare i percorsi assistenziali delle utenti del Consultorio Familiare, sia per le ecografie ostetriche che per le ecografie ginecologiche – spiega Stefania Travagli, Responsabile dei Consultori familiari dell’Area Sud -. Per quanto riguarda l’attività ecografica ostetrica, consente l’esecuzione di ecografie del primo, secondo e terzo trimestre in modo accurato, con l’utilizzo di sonda 3D, di velocimetria Doppler e possibilità di archiviazione delle immagini; permette, inoltre, di adeguare l’imaging alla costituzione addominale materna consentendo di migliorare l’assistenza clinico-strumentale nelle gravidanze con profilo assistenziale ad alto rischio. La nuova attrezzatura permette un migliore monitoraggio della crescita fetale limitando così l’invio ai centri di terzo livello solo in casi selezionati ed un timing del parto più adeguato”.