Passaggio di consegne, l’altra mattina in Provincia, tra consigliere di parità. A Maria Giovanna Mondelli – che ha lasciato al termine dei limite massimo di due mandati, per lei protrattisi dieci anni causa prorogatio – è subentrata Francesca Bonomo, che dal 2017 la affiancava come consigliera supplente con delega operativa. Nel ringraziare “la consigliera Mondelli per il lavoro svolto in tutti questi anni, con grande competenza ed impegno”, il presidente Giorgio Zanni ha rivolto un caloroso in bocca al lupo a Francesca Bonomo, assicurandole “il massimo sostegno della Provincia al prezioso lavoro svolto dalle consigliere di parità contro ogni forma di discriminazione di genere, in particolare sul lavoro”.
La positiva collaborazione tra le consigliere di parità e la Provincia è dimostrata anche dalla delega operativa che, quattro anni fa, era stata assegnata alla consigliera supplente, una prassi inedita a livello nazionale che ha assicurato maggiore operatività all’ufficio e consente, ora, un passaggio di consegne all’insegna della continuità.
La nuova consigliera di parità, Francesca Bonomo, è una professional coach reggiana con una esperienza ventennale nella gestione delle risorse umane all’interno di imprese private: “L’ufficio della consigliera, che si occupa di discriminazioni di genere e molestie nei luoghi di lavoro – spiega – continuerà ad essere aperto e dinamico, lavorando a fianco di istituzioni, sindacati e imprese”.
“La risposta a chi si rivolge a me è preceduta da un grande ascolto attivo dei bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori – continua Bonomo – Ascoltare attivamente significa mettere in campo empatia e rispetto dei tempi dell’altro. Poi vi è l’azione, altra parola chiave che caratterizzerà il mio mandato: obiettivi sensati, misurabili, concretamente realizzabili”.
Chi si rivolge alla consigliera di parità quasi sempre si trova disorientato e avere al fianco un supporto risolutivo è la chiave per ripartire e ritrovare una serenità troppo spesso minata da situazioni inaccettabili nel proprio luogo di lavoro: “Demansionamenti, molestie, minacce, ritorsioni, soffitti di cristallo, impedimenti a svolgere un ruolo genitoriale che possa convivere con il ruolo di lavoratrice o lavoratore, parole come coltelli che tolgono il sonno e minano l’autostima – racconta Bonomo – Purtroppo questo è ancora lo scenario, che si è inasprito durante la pandemia, togliendo sempre più quella capacità di mettersi nei panni degli altri, di sforzarsi di capire, di attuare una volontà evolutiva”.
“Oggi si parla molto di parità di genere, con tanti proclami, ma poche azioni serie, concrete ed efficaci – conclude la nuova consigliera di parità – Nei prossimi anni questi temi saranno sempre più diffusi e per questo avremo la possibilità, se vogliamo, di modificare la rotta, senza farci demoralizzare da ciò che, al contrario stiamo osservando e abbiamo osservato negli ultimi anni, a causa del peggioramento generale delle condizioni femminili, soprattutto in ambito lavorativo”.
Oltre una dozzina i casi – tutti inevitabilmente complessi e delicati – che la consigliera di parità sta attualmente seguendo e un centinaio le segnalazioni inoltrate ogni anno, con un trend in leggero calo dal 2020, ma che ora, specie in seguito allo sblocco dei licenziamenti, potrebbe subire una brusca impennata.
Cosa fa e come contattare la consigliera di parità. Le consigliere ed i consiglieri di parità – presenti in ambito provinciale, regionale e nazionale – svolgono funzioni di promozione e di controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini nel lavoro. Nell’esercizio delle funzioni loro attribuite, sono pubblici ufficiali ed hanno l’obbligo di segnalazione all’autorità giudiziaria dei reati di cui vengono a conoscenza per ragione del loro ufficio. Intraprendono inoltre ogni utile iniziativa, nell’ambito delle competenze dello Stato, ai fini del rispetto del principio di non discriminazione e della promozione di pari opportunità per lavoratori e lavoratrici. Il servizio a favore delle persone che si rivolgono loro è completamente gratuito.
L’ufficio della Consigliera di parità di Reggio Emilia si trova nella sede della Provincia, in corso Garibaldi 59; si riceve per appuntamento scrivendo a consiglierapari@provincia.re.it.