Sono 35, tra ragazze e ragazzi, i nuovi volontari del Servizio civile universale che oggi, martedì 25 maggio, si sono ritrovati alla Tenda di viale Molza per iniziare insieme il loro percorso di lavoro nei servizi del Comune di Modena.
I ragazzi saranno impegnati per un anno nell’ambito dei programmi di intervento “Ri-Generazioni di comunità”, che prevede servizi in ambito educativo e culturale, e “Nuovi orizzonti di relazioni sociali”, che vedrà i volontari impegnati nei centri per disabili e anziani, elaborati dall’amministrazione per lo svolgimento del servizio civile e approvati dal Dipartimento nazionale delle politiche giovanili e del Servizio civile universale.
A salutarli, l’assessore a Cultura, Politiche giovanili e Città universitaria Andrea Bortolamasi che ha messo in evidenza “il segnale di speranza e di futuro dato dalla nuova partenza del servizio civile. Un percorso di crescita e formazione – ha proseguito – nel quale come amministrazione continueremo ad investire, per una città sempre più attenta alle nuove generazioni”.
Entrambi i programmi si collocano nell’ambito degli obiettivi proposti dall’Agenda 2030, in particolare l’obiettivo 4 “Fornire un’educazione di qualità, equa, inclusiva e un’opportunità di apprendimento per tutti”, l’obiettivo 11 “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri e sostenibili”, l’obiettivo 3 “Assicura la salute e il benessere per tutti e per tutte le età”. Nell’ambito del programma “Ri-Generazioni di comunità” i volontari saranno impiegati nella promozione culturale svolgendo servizio al Museo civico, nelle Biblioteche, all’Archivio storico ma anche a Memo, Make it, Centro musica e Centro giovani, ma anche al Centro Europe Direct, all’Informagiovani e all’Ufficio per le politiche giovanili e nel Gruppo volontari Crocetta. Nell’ambito del progetto “Nuovi orizzonti di relazioni sociali”, i ragazzi daranno il loro contributo nei quattro Poli del Comune, nei centri diurni per disabili e per anziani, nelle sedi della Croce Blu e del Gavci.
Il servizio civile, come ha spiegato la responsabile dell’Ufficio giovani Giovanna Rondinone, durerà 12 mesi e prevede un impegno di 25 ore settimanali per un compenso di circa 433 euro mensili.
Il servizio civile universale è una forma di cittadinanza attiva per giovani tra i 18 e i 28 anni, comunitari e non comunitari regolarmente soggiornanti, che propone azioni di solidarietà e inclusione sociale, tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale e accompagna i giovani in un percorso di crescita personale offrendo loro, accanto a esperienze in grado di rafforzarne l’autonomia e il grado di partecipazione alla comunità, la possibilità di sviluppare competenze da spendere nel mondo del lavoro.
In quest’ottica, novità di quest’anno è un percorso di orientamento di trenta ora, programmato negli ultimi mesi di servizio, per fornire ai ragazzi informazioni, strumenti e tecniche utili per progettare il proprio futuro formativo e professionale
Unimore offre il riconoscimento dei crediti per le attività svolte attinenti al percorso di studio. Al termine dell’esperienza, verrà rilasciata la certificazione delle competenze a cura di Formodena.