Arrivano 130 milioni di euro in Emilia-Romagna, per rimborsare i danni subiti da cittadini, attività e imprese a seguito di alluvioni e maltempo, a partire da Nonantola, il comune nel Modenese colpito dalla rotta del Panaro lo scorso 6 dicembre.
Sono stati stanziati dal Governo con due provvedimenti complementari: il primo è una delibera del Consiglio dei ministri su proposta del Dipartimento di protezione civile del Consiglio dei Ministri per circa 30 milioni di euro che consentirà in tempi rapidi il rimborso a cittadini (5mila euro) e imprese (20mila euro) danneggiati dalle ondate di maltempo di maggio e novembre 2019 e dagli eventi alluvionali del 2020.
Il secondo, inserito nel Decreto Sostegni bis, prevede un ulteriore stanziamento di 100 milioni di euro per il territorio modenese colpito dall’esondazione del fiume Panaro a dicembre 2020. Una somma, quest’ultima, che coprirà le cosiddette eccedenze, cioè i danni di privati e imprese non coperti in via ordinaria, e che servirà per ulteriori interventi di messa in sicurezza del territorio. Un provvedimento straordinario indirizzato ai Comuni colpiti sia dal sisma del 2012 che dall’alluvione, tra cui, in primis, Nonantola. Uno stanziamento doppiamente importante perché cade proprio nei giorni del nono anniversario del sisma in Emilia-Romagna.
Le misure sono state illustrate oggi in una video conferenza stampa dal teatro Troisi di Nonantola dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dalla sindaca di Nonantola, Federica Nannetti. Con loro, collegate da remoto, l’assessora regionale all’Ambiente e protezione civile, Irene Priolo, e la direttrice dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e protezione civile, Rita Nicolini.
“Quella di oggi è davvero una bella giornata, grazie a una notizia straordinaria- sottolinea Bonaccini-. Con queste risorse riusciremo a risarcire tutte le famiglie e le imprese emiliano-romagnole che sono state danneggiate dal maltempo e a proseguire nell’azione di intervento ordinario e straordinario di messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena. Andiamo oltre ai rimborsi ordinari, riuscendo a coprire, nel caso dei Comuni già colpiti dal sisma, soprattutto Nonantola, tutti i danni subiti, spesso ingenti. E a farlo in tempi solitamente molto più lunghi, anche anni, mentre dopo pochi mesi abbiamo la certezza dei fondi necessari. Per questo oggi sono venuto venire qui di persona, a Nonantola, per essere vicino a una comunità che, pur colpita duramente, ha dimostrato sempre grande compostezza, avanzando richieste tutte legittime. Avevamo promesso il nostro massimo impegno, e siamo riusciti a onorarlo. Questo grazie alla sensibilità del Governo attuale e di quello precedente. Ricordo che venimmo qui, subito dopo l’alluvione di dicembre 2020, insieme agli allora ministro Francesco Boccia e al capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, che ringrazio entrambi. Così come ringrazio poi l’attuale capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, insieme al ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e alla sottosegretaria Maria Cecilia Guerra, che hanno seguito passo passo i provvedimenti”.
“Il secondo fattore che voglio sottolineare- prosegue il presidente- è ancora una volta il gioco di squadra: il ruolo della Regione, la risposta corale delle amministrazioni locali, e il lavoro dell’Agenzia regionale per la protezione civile, perché solo con una rendicontazione rapida e puntuale dei danni si può agire velocemente. In queste circostanze dimostriamo che lo Stato c’è, le istituzioni funzionano e oggi possiamo ribadire con forza che dalle nostre parti quando qualcuno promette, poi mantiene”.
“L’importante decisione del Governo- aggiunge Priolo– permette un risarcimento completo a cittadini e imprese dell’Emilia-Romagna che aspettavano queste risorse da tempo. Non resta indietro nessuno, perché con gli indennizzi stanziati dal Consiglio dei Ministri diamo una risposta concreta alle comunità messe a dura prova dagli eventi meteo eccezionali che hanno colpito in modo frequente il nostro territorio con quattro ondate di maltempo nell’arco di soli due anni. Adesso, garantiamo di procedere il più in fretta possibile con tutti gli atti che ci competono per erogare i rimborsi. Con questi fondi, inoltre, potremo dare una risposta positiva anche agli interventi contro il dissesto idrogeologico mettendo al sicuro le popolazioni del modenese”.
“Oggi per me è una giornata molto bella- afferma la sindaca Nannetti-, per la quale voglio ringraziare tutta la Regione. Per mesi abbiamo lavorato in silenzio, in modo costante e congiunto per arrivare a ottenere questo straordinario risultato. I 130 milioni di euro non sono solo per il Comune di Nonantola e questo dimostra che quando c’è un lavoro d’insieme a beneficiarne è l’intera comunità regionale. La risposta delle istituzioni c’è stata e c’è, e questo è il modo migliore per ricominciare a partire proprio dalla fiducia verso le istituzioni che lavorano sodo per arrivare a giornate come questa”.
Per quanto riguarda il provvedimento da 30 milioni di euro, quasi 21 milioni sono destinati agli indennizzi per privati e imprese colpiti dalle quattro ondate di eventi meteo eccezionali che hanno interessato il territorio regionale tra maggio 2019 e dicembre 2020. Le risorse garantiranno un primo ristoro di 5 mila euro per i privati per i danni sulle abitazioni e 20 mila euro per quelli che hanno interessato le attività produttive. Altri 10 milioni 400 mila euro sono invece la quota destinata ai nuovi cantieri contro il dissesto idrogeologico.
A beneficiare dei contributi, in particolare saranno in tutto 3.676 privati: sono 1.282, residenti in 60 Comuni, quelli che hanno riscontrato danneggiamenti alla propria casa in occasione dei tre eventi estremi susseguitisi da maggio a novembre 2019; altri 2.394 sono stati interessati dagli eventi del 2020, in 14 comuni: la maggior parte, ben 2.394, sono gli alluvionati di Nonantola che hanno subito le conseguenze della rotta dell’argine del Panaro, lo scorso 6 dicembre
Per quanto riguarda le imprese, risultano in tutto 477 quelle interessate dal provvedimento nazionale: 158 per il maltempo del 2019, operanti in 29 comuni; 319 per il 2020, in 6 comuni. A far la parte del leone, anche in questo caso, sono le aziende aventi sede a Nonantola e allagate: si tratta di 278 imprese.