Si è concluso il primo step per la costituzione dell’Osservatorio comunale in materia di legalità e contrasto alla criminalità organizzata. Ricordiamo che Il Comune di Spilamberto ha ottenuto un contributo di 16.000 euro da parte della Regione Emilia-Romagna per la creazione di questo osservatorio. Lo scopo è creare uno strumento che permetta di pianificare in maniera corretta, da un punto di vista organizzativo, logistico, politico, metodologico ed economico-finanziario, la creazione di un osservatorio comunale che miri alla promozione delle legalità e al contrasto della criminalità organizzata sul proprio territorio in un’ottica di analisi dei fenomeni e di sviluppo di politiche di prevenzione. Il primo step ha riguardato un’indagine finalizzata a delineare le linee di sviluppo delle politiche nei prossimi tre anni creando uno strumento stabile di gestione di queste tematiche.
L’indagine sia qualitativa che quantitativa ha rilevato la percezione del fenomeno della criminalità organizzata contattando un campione rappresentativo della popolazione residente e realizzando interviste a stakeholder del territorio (rappresentanti delle forze politiche presenti in Consiglio Comunale, Associazioni di Categoria, Sindacati, Forze di Polizia). I dati vengono resi pubblici in occasione del 23 maggio, Giornata nazionale della legalità, data simbolo per commemorare le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio. Inoltre il 22 ed il 23 maggio sul Municipio verrà esposta la bandiera di Avviso Pubblico.
L’indagine quantitativa si è basata su un campione composto da 151 residenti attraverso un sondaggio telefonico su 854 contatti. La qualità della vita è stata giudicata positiva nel 61% dei casi (solo il 5.9% opinioni negative). Per quanto riguarda gli ambiti specifici il dato negativo sulla qualità cresce sul versante lotta alla criminalità e sicurezza dove le risposte negative sono rispettivamente al 27% e al 26,4%. Gli intervistati reputano nel 49% soddisfacente la qualità dell’amministrazione locale. Sui problemi del territorio quello più sentito è quello della disoccupazione a cui seguono la criminalità di matrice straniera e l’immigrazione. Il 42% del campione ha dichiarato anche che la criminalità è in aumento. Interrogati poi sui fattori alla base dell’espansione del fenomeno mafioso nel Nord-Italia gli intervistati hanno indicato la possibilità di coltivare interessi economici criminali nelle aree più ricche del paese quale principale causa. Responsabilità vengono additate anche alle istituzioni: gli amministratori sono colpevoli di aver sottovalutato il fenomeno per il 21% dei rispondenti mentre un operato inefficiente delle Forze dell’Ordine è da condannare per il 3%. Quando gli intervistati sono stati esplicitamente sollecitati a dichiarare se, a loro avviso, la mafia sia presente sul territorio, il 62% ha risposto affermativamente. Successivamente, gli intervistati erano invitati ad indicare due possibili strumenti di contrasto all’espansione mafiosa. Delle 220 menzioni totali, 45 riguardano attività di educazione alla legalità e 42 di lotta alla corruzione. Segue un auspicato inasprimento delle norme (36 citazioni), l’osservatorio sulla legalità e una maggiore trasparenza bancaria. Tra gli altri interventi suggeriti, prevalgono quelli volti a creare una migliore coscienza collettiva tra i cittadini, seguiti da proposte che vanno dal miglioramento delle condizioni economiche (in modo da non costringere quanti fossero in difficoltà a percorrere vie illegali), ad una più efficace performance della classe politica e della magistratura.
Per quando riguarda l’indagine qualitativa sono state effettuate tredici interviste semi-strutturate su piattaforma online con opinion leader segnalati dall’Amministrazione (responsabili di funzione e amministratori del Comune, Forze dell’Ordine, Associazioni di categoria economica, Sindacati e Associazionismo e volontariato). L’impressione generale degli intervistati è che, a livello percettivo, negli ultimi anni i fenomeni di microcriminalità sul territorio siano in aumento. Molti intervistati evidenziano comunque che vi è una percezione di insicurezza superiore rispetto al dato reale. Secondo la maggioranza degli intervistati, i reati che sono più percepiti sul territorio di Spilamberto e che destano preoccupazione sono i furti, in primo luogo nelle case e secondariamente nelle attività commerciali. Oltre ai furti, è stato sottolineato, da diversi intervistati, un aumento del fenomeno degli scippi. L’altro problema di microcriminalità evidenziato dagli intervistati sul territorio è quello legato allo spaccio di droghe, soprattutto leggere. Rispetto al tema delle infiltrazioni mafiose si rileva come ci sia conoscenza e cognizione di un fenomeno che, secondo la percezione degli intervistati, si sviluppa sul territorio, anche se in maniera molto occulta e poco evidente. Considerando il territorio di Spilamberto e dei Comuni limitrofi, una delle attività più segnalate dagli intervistati per la presenza della criminalità organizzata è quella che riguarda la somministrazione di manodopera nei settori delle carni e dell’agroindustria. Infine, è stata riconosciuta l’importanza di investire, nell’affrontare i temi della legalità e del contrasto alla criminalità, sulla conoscenza e sulle attività di sensibilizzazione nelle scuole. Sul tema specifico dell’Osservatorio l’impressione degli intervistati è che l’osservatorio debba avere una connotazione operativa e sovracomunale a livello di Unione Terre di Castelli. Molti ritengono che debba essere funzionale alla segnalazione di situazione problematiche e all’analisi dei fenomeni che si sviluppano sul territorio a cui debbano seguire azioni concrete da parte delle autorità competenti. Allo stesso tempo si ritiene che un osservatorio locale debba poi, considerata la natura dei temi trattati, prevedere un collegamento con le esperienze ed i tavoli già in essere a livello provinciale.
“Rendere pubblici i dati di questa ricerca in questi giorni– spiega il Vicesindaco Salvatore Francioso – in vista del 23 maggio, Giornata nazionale della legalità, data simbolo per commemorare le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio, è per noi davvero importante. Si tratta di una ulteriore possibilità di confronto e dialogo con la cittadinanza e il tessuto economico del territorio su una tematica delicata che merita da parte nostra un costante presidio. L’osservatorio ci offrirà l’opportunità di fare una analisi più puntuale che consentirà di dotarci in futuro di uno strumento di monitoraggio costante. L’obiettivo dell’Amministrazione è partecipare al prossimo bando regionale per ottenere un secondo contributo che ci permetterà di sviluppare ulteriormente il progetto. Il report completo della ricerca è stato condiviso con il Consiglio Comunale, le associazioni di categoria e le forze dell’ordine ed anche, se possibile compatibilmente con la situazione Covid, sarà condiviso con la cittadinanza, attraverso un incontro pubblico. Sarà inoltre scaricabile e consultabile in modo completo dal sito del Comune”.