La terza interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera era a firma di Claudia Severi, Forza Italia, avente ad oggetto “Cimitero San Prospero, messa in sicurezza”.

“Tenuto conto – si legge nell’interrogazione – che l’obiettivo è che il cimitero Monumentale San Prospero sia presto nuovamente accessibile e sicuro per chi lo frequenta; ritenuto improcrastinabile ed urgente un intervento risolutivo per le problematiche che il monumento a cielo aperto cittadino accusa pesantemente e per la necessita di salvaguardare e valorizzare questo luogo-simbolo deputato alla mantenimento di precisi

segni identitari della storia culturale civile e religiosa della Comunità Sassolese; chiede al Sindaco e alla giunta comunale di Sassuolo di conoscere: Se sono iniziati e se non, quando inizieranno, i lavori programmati e con quale cronoprogramma; se le somme stanziate si ritengano sufficienti per i necessari interventi; in quale data si prevede verrà riaperto il Cimitero San Prospero; se l’amministrazione abbia intenzione di promuovere un progetto completo e funzionale all’intero recupero e valorizzazione di questa testimonianza monumentale delle nostre radici”.

 

Ha risposto il Vicesindaco di Sassuolo, con delega al Patrimonio, Camilla Nizzoli.

“I lavori di messa in sicurezza del complesso Cimiteriale Monumentale di San Prospero, lavori per cui è in corso di completamento la procedura di aggiudicazione, aggiudicazione a seguito di procedura negoziata espletata con il criterio del massimo ribasso in data 22.04.2021, inizieranno il giorno 03.05.2021 e dovranno essere ultimati entro il 03.06.2021 salvo imprevisti. La somma pari a € 70.000,00 di cui all’impegno di spesa disposto con Determinazione Dirigenziale – Settore II – Ambiente e Territorio n. 167 del 20.04.2021 si ritiene essere sufficiente per l’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza delle strutture di copertura, interventi così come individuati nel progetto redatto dal Servizio Edilizia Pubblica di S.G.P. S.r.l. approvato con D.G. n. 61 del 15.04.2021.

Ad oggi si prevede che il Complesso Cimiteriale possa essere riaperto alla fruizione della cittadinanza a partire dalla seconda settimana del mese Giugno 2021.

L’intenzione di promuovere un progetto volto al recupero e alla valorizzazione del complesso monumentale, è senz’altro nelle intenzioni di questa amministrazione ma potrà essere presa in considerazione e valutata solamente dopo che saranno state analizzate tutte le criticità e le problematiche che, ad oggi da oltre 30 anni, hanno impedito alle precedenti amministrazioni di realizzare ciò che ora si chiede a noi che amministriamo da 2 anni. Ad oggi manca il completamento dell’iter per l’attribuzione del vincolo diretto da parte della sovraintendenza, vincolo che una volta emesso darebbe anche le linee guida per iniziare a ragionare su un progetto di recupero. Perché l’iter non sia mai stato portato a termine non mi è dato di saperlo ma certo è che, in mancanza di questo, nessun progetto può essere intrapreso.

Occorre poi ragionare sul ricollocamento massivo delle salme presenti all’interno dei corpi sia da demolire che da recuperare tenendo presente che il costo medio per ciascuna esumazione è di circa 220 euro e valutare anche l’eventuale revoca delle concessioni con compartecipazione alle spese per le tombe di famiglia che sono di proprietà.

Una volta affrontate queste problematiche, questa Amministrazione potrà decidere se e come intraprendere le azioni necessarie alla promozione di un progetto di recupero, riuso, valorizzazione del Complesso Monumentale del Cimitero San Prospero, del quale ne riconosce il valore storico, culturale ed artistico.

Le azioni che l’amministrazione dovrà quindi poi eventualmente intraprendere riguarderanno: completamento dell’iter per la Verifica dell’Interesse Culturale (VIC) presso la  Soprintendenza; dare seguito alla D.G. n. 256 del 12.10.2006 “Atto d’indirizzo, criteri per il recupero del Cimitero Monumentale di San Prospero” rimasta ad oggi lettera morta; avviare azioni per la ricerca di fonti di finanziamento, sia su canali pubblici che privati, per la copertura dei costi dell’intervento di recupero e valorizzazione”.